di Viviana Mazza
Raggiunti i 218 seggi, ma il margine di vantaggio sui Dem è estremamente ridotto. Ecco che cosa succederà
DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
New York – Il partito repubblicano ha conquistato i 218 seggi necessari per la maggioranza alla Camera: una maggioranza estremamente ridotta (i repubblicani dovrebbero alla fine vincere tra i 218 e i 223 seggi su un totale di 435, secondo le proiezioni), ma sufficiente per bloccare il programma legislativo del presidente degli Stati Uniti per i prossimi due anni e aprire indagini su Joe Biden e suo figlio Hunter. Alcuni deputati vogliono il suo impeachment, ma si arenerebbe comunque al Senato, del quale i democratici mantengono il controllo. E’ il risultato delle ultime elezioni di midterm, nelle quali era stata prevista la possibilità di un’onda rossa dei repubblicani, che non si è materializzata nonostante l’inflazione, il basso tasso di approvazione del presidente, il fatto che diversi distretti erano stati ridisegnati (gerrymandering) a loro vantaggio e nonostante lo storico vantaggio di cui gode il partito di opposizione nel voto di metà mandato. I democratici sono riusciti a difendere anche seggi estremamente in bilico in distretti moderati e suburbani, dalla Virginia al Minnesota al Kansas.
Nonostante il partito abbia riversato gran parte della colpa su Donald Trump e i candidati da lui appoggiati, l’ex presidente ha annunciato martedì sera la sua candidatura alla nomination repubblicana per la Casa Bianca. Ha dichiarato che gli americani «non hanno ancora sentito la gravità della sofferenza della nostra nazione» e che tra un paio d’anni se ne renderanno conto e voteranno diversamente. Biden ha riconosciuto la vittoria dell’opposizione in un comunicato: «Le elezioni della scorsa settimana hanno dimostrato la forza e la resilienza della democrazia americana. C’è stato un forte rigetto dei negazionisti elettorali, della violenza politica e delle intimidazioni. E’ stata una dichiarazione di empatia, che indica che in America la volontà popolare prevale. Mi congratulo con il leader McCarthy per la conquista della maggioranza alla Camera e sono pronto a lavorare con i deputati repubblicani per portare risultati alle famiglie dei lavoratori».
Una minoranza così risicata renderà più difficile la vita anche ai leader repubblicani. McCarthy, che ha ottenuto la nomination per diventare Speaker della Camera, dovrà lavorare per ricevere l’appoggio della maggioranza dei 435 membri della Camera il prossimo 3 gennaio. Nel suo stesso partito ci sono molti membri allineati con Trump che hanno messo in discussione il suo ruolo e posto condizioni per il proprio appoggio. Ci sono molti deputati appena eletti che hanno negato la legittimità dei risultati delle elezioni presidenziali del 2020. In campagna elettorale i repubblicani hanno promesso di tagliare le tasse, costruire il Muro al confine con il Messico e lo stesso McCarthy ha dichiarato che non ci sarà più un «assegno in bianco» all’Ucraina. Il leader della minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, è stato rieletto ieri dopo aver sconfitto il senatore repubblicano Rick Scott, la prima sfida al suo ruolo negli ultimi 15 anni. Già durante le elezioni di midterm, i due repubblicani si erano scontrati tra loro sulla strategia da seguire. Scott, che si diceva «scontento per lo status quo», già durante le elezioni di midterm nel suo ruolo di responsabile per la campagna elettorale al Senato si era scontrato con McConnell, preferendo promuovere un programma che includeva tagli all’assistenza sociale (cosa per cui la Casa Bianca attaccava il partito), mentre McConnell voleva che l’elezione fosse semplicemente un referendum su Biden. La vittoria dei repubblicani alla Camera implicherà anche una scelta per Nancy Pelosi. Non sarà più leader della maggioranza democratica: deciderà di restare nel seggio in cui è stata riconfermata a San Francisco e che occupa da 35 anni? Manterrà o no il ruolo di leader dei democratici ora che sono la minoranza? Il suo portavoce ha negato che abbia alcun interesse per l’ambasciata a Roma.
17 novembre 2022 (modifica il 17 novembre 2022 | 02:03)
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, 2022-11-17 01:07:00, Raggiunti i 218 seggi, ma il margine di vantaggio sui Dem è estremamente ridotto. Ecco che cosa succederà, Viviana Mazza