Elezioni politiche 2022, i risultati in Toscana. Astensione primo partito: 3elettori su 10 disertano le urne

il voto 26 settembre 2022 – 05:59 Code al mattino in molte città, ma alla fine l’affluenza è al 69% di 8 punti sotto quella delle elezioni 2018 di Mauro Bonciani Il primo voto a settembre per le elezioni politiche, con il taglio dei parlamentari che in Toscana significa passare da 56 a 36 tra deputati e senatori, ha visto lunghe code ai seggi la mattina e poi una situazione più normale nel pomeriggio, in una lunga giornata iniziata alle 7 e chiusa alle 23 senza incidenti nelle quasi quattromila sezioni sparse in tutta la Toscana. Gli aventi diritto al voto erano circa tre milioni e alle 23, come in tutta Italia, l’affluenza è stata di molto inferiore rispetto al 2018, 69,2% contro il 77,3%, con un calo di oltre 8 punti anche in Toscana, che pure si è confermata tra le regioni con più partecipazione. I RISULTATI IN DIRETTA DELLE ELEZIONI IN TOSCANA Gli exit poll hanno evidenziato il netto vantaggio del centro destra, il centro sinistra seconda forza ma nettamente distaccato, terzo il Movimento Cinque Stelle, quarto il cosiddetto terzo polo di Italia Viva e Azione, ma il primo partito anche in Toscana è stato quello degli astensionisti, con la quota del 30% superata. Come da tradizione l’affluenza alle urne è stata più alta nelle grandi città, Firenze (73%) e Prato (71%) in testa, ma anche a Pisa, mentre le province di Massa Carrara e Grosseto si sono confermate quelle dove si vota meno, con quasi dieci punti percentuali in meno rispetto alla provincia di Firenze. Un calo di voti significativo, arrivato dopo che alle 12 si era al contrario registrato un leggero aumento rispetto al 2018, con il 22,3% degli aventi diritto in Toscana che aveva votato contro il 21,1 di quattro anni prima, un aumento registrato nonostante le lunghe code, con anche trenta minuti di attesa a Firenze, complici le nuove procedure con lo strappo del talloncino anti frode prima di mettere le schede nell’urna. Praticamente tutti i big e candidati toscani si sono fatti fotografare al seggio e «fisiologiche» sono state definite da Palazzo Vecchio le sostituzioni per le rinunce di 81 scrutatori e tre presidenti, mentre alla Fortezza da Basso è stato eseguito lo spoglio per i voti arrivati dall’estero, un’altra prima volta per la Toscana. In attesa dei risultati definitivi, l’attenzione è andata all’astensionismo. «La Toscana ha fatto un po’ meglio dell’Italia e si conferma tra le regioni italiane dove è più alta l’affleunza, ma il calo è significativo — dice Antonio Floridia, responsabile dell’Osservatorio elettorale della Regione Toscana — Ormai siamo di fronte ad un 25% degli aventi diritto al voto in regione che non va più a votare e ad un 15-20% di “elettori mobili”, di indecisi che a seconda del caso, sia che siano elezioni politiche o comunali o regionali, decide se andare alle urne e chi votare. Chi si avvantaggerà dall’astensionismo? Difficile dirlo, certo questa volta gli elettori di centro destra erano più motivati, ma magari hanno dato per scontato la vittoria e non sono andati in massa… O invece nel centro sinistra ha prevalso la confusione e lo scoramento. Vedremo alla luce dei veri dati». Si conferma la geografia del voto, con Grosseto e Massa Carrara fanalini di coda, perché? «È vero, non cambia questa tradizione politica in quei territori, forse dovuta anche alla emigrazione, ai tanti residenti all’estero, e alle tante seconde cose. Vedremo poi se si confermerà in fatto che il centro sinistra vince nelle zone “della Ztl” e il centro destra nelle periferie». La newsletter Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Firenze iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Fiorentino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 26 settembre 2022 | 05:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-26 07:23:00, Code al mattino in molte città, ma alla fine l’affluenza è al 69% di 8 punti sotto quella delle elezioni 2018,

Pietro Guerra

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