Emanuela Folliero: Così abbordai mio marito. Stefano DOrazio? Ci lasciammo con un brindisi. Il calendario? Ero contraria

di Michela Proietti

La conduttrice: Evitai un molestatore gettandomi da un’auto. Il calendario? Ero contraria. Ho conosciuto Pino Oricci al mare: provavo a nuotargli vicino per conoscerlo, ma era imprendibile. Ci sono riuscita al bar, davanti a sei caff

Emanuela Folliero, per 28 anni ha dato la buonanotte all’Italia con I Bellissimi. E ora?
Potrei anche vincere un Oscar, ma rimango quella dei Bellissimi. Tre anni fa ho concluso il contratto con Rete 4, ma una stagione della mia vita che terminata in modo positivo e ora sono pi libera: prima avevo un’esclusiva e nessuno mi chiamava. Ora lavoro anche in Rai.

I suoi ex datori di lavoro?
Non ho avuto proposte interessanti da loro. A parte il Grande Fratello Vip: ma ho pensato al mio adolescente, Andrea, e al suo giudizio. Quando entriamo nei negozi dove c’ musica e ballo lui mi fulmina: “mamma, no!”.

Julia Roberts ha detto che Hollywood non le perdona l’et. Lei ha da poco compiuto 58 anni.
In realt, per come vanno le cose in televisione in Italia, credo di essere una donna troppo giovane per avere un programma tutto mio.

Non le manda a dire.
Sono schietta. Lo ero anche ai provini.

Ha dovuto difendersi?
successo. A un casting mi chiesero di spogliarmi nuda. Risposi: “Non sono venuta dal dottore” e me ne sono andata, non prima di aver avvisato le altre che aspettavano fuori dalla porta. Ma sono entrate lo stesso.

Come si difesa dalle molestie?
Tra un chiacchiera e l’altra, tiravo fuori che avevo un pap avvocato. E quando lo dicevo, l’approccio cambiava.

Da che famiglia proviene?
Sono nata a Milano da genitori milanesi, ma il nonno paterno era pugliese. Da piccola mi chiamavano cigno nero, perch ero secca secca, avevo i capelli neri e guardavo con l’occhio di lato. Mia zia diceva: “mmmh… questa qui strana”.

Era strana?
No, solo molto introversa, per una timidezza estrema. Da adolescente soffrivo di una forma di malinconia che chiamavo “tristezza molesta”. Ero alla ricerca della mia strada.

Come l’ha trovata?
Iniziando a lavorare. Mentre frequentavo il liceo artistico ho cominciato a distribuire volantini sui pattini a rotelle: facevo parte dei Roller Project, percorrevamo il tratto di strada da San Babila a Loreto attaccandoci alle macchine.

N on era pericoloso?
Avendo fatto pattinaggio artistico me la cavavo. Una volta per sono andata contro una vetrina e ho abbracciato un tipo, Rummenigge….

Nel frattempo faceva la pubblicit.
A 18 anni sono stata avvicinata da un modello: mi ha portata in agenzia e mi hanno scritturata per la Valtur. L’ho rivisto anni dopo, marito di Andie MacDowell. Era Paul Qualley.

La televisione?
Ho cominciato con Licia Dolce Licia: avevo 20 anni e il provino consisteva nel girare in tondo, scambiandoci degli sguardi.

Prendeva tutto quello che arrivava?
Non volevo fare la modella ma neppure la valletta: l’ho fatta per un breve periodo a Ok!Il prezzo giusto. Poi per l’ho anche presentato.

Non pensava che rifiutare fosse rischioso?
Il nostro lavoro cos: precari per sempre. Gianna Tani, la casting manager, mi consigliava di tenere alta l’asticella: poi ad un certo punto mi ha proposto di sostituire Cinzia Lenzi.

Perch hanno scelto lei?
Forse perch ero di Milano. La Lenzi abitava a Firenze e faceva la pendolare. Mi hanno detto che ero stata scelta proprio da Berlusconi.

Le hanno detto anche il motivo?
Per il sorriso rassicurante e lo strabismo di Venere. Non per le tette: avevo una camicia a fiorellini abbottonata, con le maniche a sbuffo.

Ma diventata subito un sex symbol.
Ma non mi ci sono mai sentita: da piccola mi chiamavano poker d’ossi e sec symbol. Andavo in giro con il golf di mio fratello, anche al mare.

Silvio Berlusconi.
L’ho incontrato per la prima volta a Segrate, veniva in mensa e si metteva a raccontare le barzellette e a distribuire i pasti: “Folliero ma non le ho mai fatto la corte? Ah no? Perch?”

Ha contato pi la fortuna o il talento?
Ho detto molti no che mi sono costati . Ma alla fine ho fatto cos tanti programmi che per ricordarmene devo andare su Wikipedia.

Un suo pregio?
Non vivo nel passato, ma solo nel futuro.

Un incidente di percorso.
Ad un certo punto un agente mi ha suggerito il Paolo Limiti Show, un programma Rai di prima serata: “tanto hai il paracadute, torni in Mediaset quando vuoi”: mi hanno messo a fare la valletta. E quel paracadute non si apriva pi….

Il calendario.
Avevo 38 anni, non ne volevo sapere. Poi mi hanno dato una pila di libri dei pi grandi fotografi e sono andata anche a guardarmi le pornostar, per capire le posizioni. Quando l’ho visto in edicola ho pensato: “non lo comprer nessuno”. Abbiamo dovuto ristampare.

Qualche critica?
Alfonso Signorini mi ha detto che con gli stivali bianchi sembravo “da Nomentana”.

Oggi il nudo non pi ammesso.
Una forma eccessiva di protezione delle donne: suona come l’ammissione di essere indifese. A me capitato di tutto, da quello in ascensore che ha aperto il cappotto al tipo che si strusciava sul tram 90. Una volta mi sono buttata gi dall’auto con l’autostop perch stava finendo male: certo, queste cose non devono pi succedere.

Stranamore.
Sono stranamore di mio nella vita, mi piace ascoltare le persone, faccio miei i problemi degli altri cercando una soluzione.

Dopo aver preso il posto di Iva Zanicchi, ha preso quello di Alberto Castagna.
Ero nel camper, poi a fine trasmissione andavamo a cena. Lui era gi malato e una sera a tavola davanti gli altri mi ha detto: “l’anno prossimo questo lavoro lo fai tu, mi sono rotto i coglioni e vado a pescare”.

Come ha saputo della sua morte?
Come tutti, da Bonolis, a Sanremo. Mi diceva“voglio morire da vivo”: era in dialisi ma rubava dal mio piatto. Era affamato di vita.

Le hanno chiesto di sostituirlo.
Mancavano alla fine della trasmissione sei puntate, dovevo salire sul treno in corsa. Per rispetto a lui ho aspettato la stagione successiva.

Ha iniziato pochi giorni dopo il parto .
Dopo 15 giorni dal taglio cesareo, per l’esattezza. Ricordo la truccatrice e la parrucchiera, mi hanno anche vestito e messo il busto…

Una mamma tardiva: aveva 42 anni.
Ero in cura per le cisti ovariche, dopo una visita la mia dottoressa mi ha detto che ero incinta. A quell’et si chiama “premium baby” e prima di affezionarmi all’idea ho voluto essere certa di portare a termine la gravidanza.

Il padre di suo figlio?
Un ragazzo di Bassano del Grappa, che conoscevo da sei mesi e colmava alcuni miei vuoti. Non eravamo fatti per stare insieme, ma si trasferito a Monza per starci pi vicino.

Il baby-blues.
In clinica ho avuto un crollo. Le infermiere mi hanno vista piangere e si diffusa la voce della depressione post-partum. Ho detto: “devo reagire”. E ho deciso di farmi aiutare.

Da chi?
Da uno psicologo di Bergamo che mi ha consigliato il mio garagista. Aveva scritto un libro di dinamica mentale applicata e mi ha ridato in mano le chiavi della mia vita.

Suo marito Pino Oricci.
L’ho conosciuto in Sardegna. L’ho visto andare in acqua e ho pensato: “per, niente male”. Provavo a nuotargli vicino, ma lui faceva triathlon ed era imprendibile.

Alla fine?
L’ho abbordato al bar. Ha ordinato sei caff e gli ho domandato: “Li bevi tutti tu?”.

Il suo ex storico Stefano D’Orazio.
Ci ha presentati un amico a un concerto dei Pooh: mi ha invitata a cena Da Vittorio, a Bergamo. Mi scriveva frasi d’amore sui tovaglioli di stoffa: “tanto con quel che costano”, diceva…

Perch vi siete lasciati?
Programmi di vita differenti. Ci siamo lasciati con un brindisi, davanti a una coppia di amici: “volevamo dirvi che non stiamo pi insieme”. Da quel giorno siamo diventati amici.

La sua morte.
Anche dall’ospedale faceva battute a sua moglie Tiziana: “c’ chi sta peggio di me”. Una sera mi capitato un braccialetto che Stefano aveva regalato a mio figlio. Poche ore dopo morto.

La scomparsa di Maurizio Costanzo.
Inaspettata. Quando andavo a Roma passavo a trovarlo. L’ultima volta mi ha regalato una delle sue tartarughine portafortuna. Era sempre generoso, anche con le parole: quando gli chiedevano chi fossero le conduttrici che meritavano qualcosa in pi, citava me.

Le ha dato qualche consiglio?
Quando facevo Stranamore mi diceva di inviargli le storie degli ospiti, cos poteva suggerirmi il modo migliore per esporle.

Lei molto attiva sui social.
Mi scrivono i “money slave”, quelli che vogliono regalarti una borsa di Louis Vuitton o pagarti la spesa senza volere nulla in cambio.

Ha mai accettato?
Certo che no, ma mi diverto molto.

Chirurgia estetica s o no?
Resisto, piuttosto ritocco le foto.

Yoga o pilates?
Ballo da sala. Da piccola ho fatto ginnastica correttiva per la scoliosi. Il pilates simile….

Il prossimo programma?
L’8 marzo registro una puntata di Celebrity Chef con Alessandro Borghese, insieme a Patrizia Rossetti. L’idea mi diverte molto.

Cosa si rimprovera?
La pigrizia: sono una che non va alle feste e agli eventi, mi fa una fatica furibonda. E nel mio ambiente, per lavorare, tocca fare salotto.

26 febbraio 2023 (modifica il 26 febbraio 2023 | 07:05)

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