Letta carica la piazza Pd: la rimonta è possibile

di Maria Teresa MeliIl leader del Partito democratico: non gli consentiremo di stravolgere la Carta Costituzionale «Non permetteremo alla destra di stravolgere la Costituzione più bella del mondo»: Enrico Letta dal palco di piazza del Popolo scandisce con decisione le parole. I militanti lo hanno accolto gridando «Enrico, Enrico» e lui li ringrazia: «Sentirvi ripetere questo nome è una sensazione incredibile». Dietro di lui, a semicerchio tutti i massimi dirigenti del Partito democratico. Quando il leader arriva, la piazza non è pienissima. Il segretario del Pd scende dal minibus elettrico, oggetto di tante ironie in questa campagna elettorale («meglio del jet privato», replica lui lanciando una stoccata a Matteo Renzi) e si diffondono le note di Canzone popolare di Ivano Fossati e di Live is Life di Opus. La stessa colonna sonora delle scorse amministrative. «Porta bene» dicono al partito democratico, pensando alle recenti elezioni locali in cui i dem hanno strappato diversi comuni al centrodestra. Letta sorride e saluta. I militanti si scaldano e scatta l’applauso. Prima di Letta, sul palco, parlano tutti i big del partito, ma anche gente comune. Due minuti ognuno per non andare lunghi, due minuti che quasi tutti rispettano. I conduttori temono di non riuscire a mantenere la tabella di marcia solo quando è il turno di Vincenzo De Luca. Ma anche il potente governatore della Campania, dopo aver definito Giorgia Meloni «una sora Cecioni» e Letta «un segretario non scoppiettante», si attiene al ruolino di marcia. Nel mirino di tutti c’è (e non poteva essere altrimenti) la leader di Fratelli d’Italia. Silvio Berlusconi e Matteo Salvini giocano un ruolo da comprimari. Anche se le parole del leader di Forza Italia hanno lasciato basiti molti dem. «Inaccettabili» per il segretario. Giuseppe Conte negli interventi dei pd c’è e non c’è. Giovedì Letta aveva detto che tra di loro «la rottura è irreversibile», ieri è stato più cauto: «Dopo il voto sarà più facile parlarsi». Ed è contro Meloni che si scaglia Elly Schlein, la Ocasio Cortez nostrana: «Amo una donna, non sono una madre, ma non sono meno donna». Sul palco anche i ministri. Lorenzo Guerini che dice: «Non dobbiamo tornare l’Italietta del passato». Il ministro della Difesa ribadisce anche la vicinanza all’Ucraina. Dario Franceschini, che interviene dopo che l’orchestra ha suonato «Bella ciao»: «Non passeranno». Andrea Orlando che afferma con enfasi: «Ci giochiamo un pezzo della nostra libertà». Parlano le capogruppo, i vice segretari, i governatori della regioni, con Stefano Bonaccini che riprende Giorgia Meloni che chiede di modificare il Pnrr: «Non sa di che parla». Nicola Zingaretti rilancia il tema dei diritti, citando il ddl Zan, Letta lo rassicura: «Nella prossima legislatura diventerà legge». Il segretario dem cerca di motivare il «popolo» del Pd: «Questa è una piazza vera, non quella di ieri dove sono state pronunciate parole intollerabili sui vaccini, il Covid la scienza».Il Pd cerca quella che il segretario definisce «la rimonta possibile». Anche Franceschini ci crede: «Le cose stanno cambiando». Ma Debora Serracchiani lancia un grido d’allarme: «Questa campagna è stata brutta perché in molti, anche chi dovrebbe essere grato al Pd, hanno un unico obiettivo, distruggere il Partito democratico». I giornalisti guardano i dirigenti dello stato maggiore schierati dietro Letta e si chiedono: chi tradirà per primo? Forse più d’uno, che quello è il vizio del Pd, ma ieri non era questa l’aria che si respirava a piazza del Popolo. Nemmeno sul palco dei maggiorenti dem. Lo sforzo congiunto parlava di un partito che tenta di rovesciare la sorte e i pronostici. «Andiamo a vincere», concludeva Letta. E una vittoria, per il Pd sarebbe anche un pareggio al Senato. Non consentirebbe al centrodestra di governare. O di cambiare la Costituzione senza i voti del centrosinistra. Il Corriere ha una newsletter dedicata alle elezioni: si intitola Diario Politico, è gratuita, e ci si iscrive qui 23 settembre 2022 (modifica il 23 settembre 2022 | 23:19) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-23 21:25:00, Il leader del Partito democratico: non gli consentiremo di stravolgere la Carta Costituzionale, Maria Teresa Meli

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