Europei di basket 2022, Italia-Estonia 83-62: partenza sprint prima di Antetokoumpo

di Flavio Vanetti

Trascinata da Fontecchio e Melli l’Italia vince la gara d’esordio a Eurobasket contro l’Estonia. Domani c’è la Grecia, che ha battuto la Croazia di misura

Una vittoria pensando a Danilo Gallinari. Purtroppo da Boston arriva la triste novità che gli accertamenti aggiuntivi fatti svolgere dai Celtics hanno stabilito che non solo un menisco ma anche il legamento crociato del ginocchio sinistro, già operato anni fa, si è rotto nell’incidente di Brescia contro la Georgia: la stagione del Gallo è già finita e il recupero sarà lungo e duro. È stato un successo netto sull’Estonia per cominciare bene l’Europeo davanti al pubblico di casa, anche se sugli spalti del Forum ci sono frotte di tifosi baltici.

È stata un’Italia da 7+ e il voto non è più alto perché va parametrato rispetto al valore degli avversari, pericolosi solo per qualche tiraccio dalla distanza (Kriisa il più velenoso: 20 punti) ma alla lunga fragili e tendenti allo scarso (in quell’area continentale si pesca largamente meglio con lituani e lettoni). La svolta nel secondo quarto, quando un 14-0 (da 21-20 a 35-20, sulla tripla di Datome) ha messo le basi del 31-15 nella frazione con cui gli azzurri hanno impacchettato la sfida. Toccato anche il +23, Azzurra ha amministrato, senza più spingere ma senza nemmeno rischiare.

Sugli scudi Fontecchio (19 punti e impressionante quando in un paio di minuti scarsi ha piazzato una sequenza di tre triple di fila), Polonara (la miglior valutazione è la sua: 27), il Melli uomo ovunque (17 e 6 rimbalzi) e il Datome dalle zampate d’esperienza. L’Italia ha tirato piuttosto bene — 49% complessivo —, ha dominato a rimbalzo (43-27: buon segnale) e ha cercato più del solito le soluzioni dentro l’area, anche se la propensione a tentare dalla grande distanza è nel suo Dna e stasera è valsa un 10/30 da tre dopo aver avuto medie perfino più alte.

E adesso l’esame di greco. Anzi, di Antetokounmpo. Nel senso di Giannis perché anche se qui ci sono pure i fratelli Thanasis e Kostas, quello che conta è lui, il totem dei Milwaukee Bucks. Nell’incontro la Croazia era andata sotto addirittura di 19 ma è riuscita a fare breccia nella distrazione degli avversari per rimontare (fino a -2) prima di cedere 89-85 imbattendosi nello show personale di The Greek Freak. Dorsey è stato la spina dorsale della Grecia, ma è Antetokounmpo che ha fatto il killer: spettacolo finale con rimbalzi, contropiedi e schiacciate per un tabellino da 27 punti e 11 rimbalzi. I greci sono tosti come previsto, i croati se non fanno gli abatini e al netto del ritardo di forma di Saric, campione reduce da un anno e oltre di stop, sono pericolosi. In entrambi i casi, non una bella notizia, anche se gli azzurri devono avere il coraggio di affrontare tutti a viso aperto.