Europei femminili, telecroniste travolte dal disastro in campo

di Aldo Grasso

Nella prima gara, la Nazionale di Milena Bertolini ha vissuto un primo tempo da incubo. Ma la delusione più grande è venuta dalla telecronaca su Rai1

Le aspettative erano molte ma sono state tradite. Peccato. Nella prima gara degli Europei femminili, la Nazionale di Milena Bertolini ha vissuto un primo tempo da incubo. La Francia è partita fortissimo, ha segnato due gol in tre minuti e poi ha allungato nel finale della prima frazione. Sotto per 5-0, nella ripresa l’Italia ha giocato decisamente meglio. Ripeto, peccato perché il calcio femminile italiano ha bisogno di vittorie per far schizzare l’effetto emulazione. Per me, la delusione più grande è venuta dalla telecronaca su Rai1 di Tiziana Alla, con il commento tecnico di Carolina Morace (a bordo campo Alessandra D’Angiò). Per carità, non voglio equivocare: hanno fatto il loro onesto lavoro, un po’ travolte dal disastro in campo. Forse bisognerebbe evitare le frasi retoriche («le nostre giocatrici entrano in campo con occhi di tigre»). Forse bisognerebbe evitare qualche scivolone del tipo «dalla postura delle azzurre si vede che lo sconforto è evidente».

Le nostre calciatrici avevano tutte la stessa postura? Forse Carolina Morace dovrebbe contenere i suoi «spiegoni» e soprattutto non sostituirsi alla commissaria tecnica della Nazionale («ci vorrebbe un cambio tattico», «le italiane dovrebbero giocare così» o commenti del genere). Da tempo sogno la Grande Rivoluzione e chi se non le donne sono capaci di grandi rivoluzioni? La Grande Rivoluzione è passare finalmente dalla radiocronaca alla telecronaca, a un racconto che integri parola e immagine. Con i telecronisti uomini ormai la battaglia è persa: sono troppo narcisi, troppo pieni di sé, troppo incapaci di cambiamenti per sperare che smettano di dirci quello che tutti vedono e soprattutto di parlare per novanta e più minuti come fossero loro i veri protagonisti dell’incontro. Mai imitare gli uomini. Peccato, sarà per la prossima volta.

11 luglio 2022 (modifica il 11 luglio 2022 | 20:46)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-07-11 18:47:00,

di Aldo Grasso

Nella prima gara, la Nazionale di Milena Bertolini ha vissuto un primo tempo da incubo. Ma la delusione più grande è venuta dalla telecronaca su Rai1

Le aspettative erano molte ma sono state tradite. Peccato. Nella prima gara degli Europei femminili, la Nazionale di Milena Bertolini ha vissuto un primo tempo da incubo. La Francia è partita fortissimo, ha segnato due gol in tre minuti e poi ha allungato nel finale della prima frazione. Sotto per 5-0, nella ripresa l’Italia ha giocato decisamente meglio. Ripeto, peccato perché il calcio femminile italiano ha bisogno di vittorie per far schizzare l’effetto emulazione. Per me, la delusione più grande è venuta dalla telecronaca su Rai1 di Tiziana Alla, con il commento tecnico di Carolina Morace (a bordo campo Alessandra D’Angiò). Per carità, non voglio equivocare: hanno fatto il loro onesto lavoro, un po’ travolte dal disastro in campo. Forse bisognerebbe evitare le frasi retoriche («le nostre giocatrici entrano in campo con occhi di tigre»). Forse bisognerebbe evitare qualche scivolone del tipo «dalla postura delle azzurre si vede che lo sconforto è evidente».

Le nostre calciatrici avevano tutte la stessa postura? Forse Carolina Morace dovrebbe contenere i suoi «spiegoni» e soprattutto non sostituirsi alla commissaria tecnica della Nazionale («ci vorrebbe un cambio tattico», «le italiane dovrebbero giocare così» o commenti del genere). Da tempo sogno la Grande Rivoluzione e chi se non le donne sono capaci di grandi rivoluzioni? La Grande Rivoluzione è passare finalmente dalla radiocronaca alla telecronaca, a un racconto che integri parola e immagine. Con i telecronisti uomini ormai la battaglia è persa: sono troppo narcisi, troppo pieni di sé, troppo incapaci di cambiamenti per sperare che smettano di dirci quello che tutti vedono e soprattutto di parlare per novanta e più minuti come fossero loro i veri protagonisti dell’incontro. Mai imitare gli uomini. Peccato, sarà per la prossima volta.

11 luglio 2022 (modifica il 11 luglio 2022 | 20:46)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version