F1 Gp Arabia Saudita, le qualifiche: Perez pole position davanti a Leclerc e Sainz

di Daniele Sparisci e Redazione Sport

A Jeddah spunta la Red Bull di Perez davanti alle Ferrari e al compagno Verstappen. Mick Schumacher, violento impatto contro il muro, in ospedale per controlli

L’ansia, l’allerta attentati, la paura per il bruttissimo incidente di Mick Schumacher, a 220 km/h contro le barriere. E la beffa. L’onda rossa si asciuga sul più bello dopo aver mostrato una forza enorme per tutto il fine settimana. All’ultimo tentativo Sergio Perez, il più improbabile della compagnia, dà il colpo di reni decisivo per strappare la pole a Charles Leclerc, e a Carlos Sainz.

A 32 anni il messicano della Red Bull esulta per la sua prima partenza al palo di una carriera iniziata grazie agli sponsor di Carlos Slim, il re delle telecomunicazioni. «Mi sono preso dei rischi in più e hanno pagato, non mi aspettavo di batterli» racconta il Checo, sapendo che niente è deciso su una pista-lotteria. Con Max Verstappen addirittura quarto, lento e impreciso come poche volte gli capita. L’umore grigio dell’olandese si abbina alle facce dei ferraristi, sentivano di avere la prima fila in pugno. «Si poteva fare — conferma Mattia Binotto — ma su un tracciato diverso dal Bahrain siamo stati competitivi. Ed è la risposta che cercavamo».

È stata un’altalena tecnica, con la Ferrari più veloce sulle curve e la Red Bull più rapida in rettilineo grazie a una configurazione aerodinamica più scarica. Il Cavallino però ha tutti i mezzi per il ribaltone, Perez in testa è aggredibile più di Verstappen. Leclerc: «Ho dato tutto, non avevo previsto un Perez così, ha fatto un giro super. Ma saremo tutti vicini, conteranno strategie e guida». Sia lui che il compagno possono giocarsi la carta della tranquillità contro avversari reduci da un doppio ritiro in Bahrein che non possono più sbagliare.

Ma la tranquillità in questo Gp arabo è un concetto inesistente, soprattutto dopo l’attacco missilistico che venerdì ha colpito i depositi dell’ Aramco a 20 km da qui. Ai quali sabato la coalizione guidata da Riad ha risposto con raid aerei su obiettivi nelle zone dello Yemen controllate dalla milizia Houthi. Il movimento sciita, sostenuto dall’Iran, ha annunciato che sospenderà gli attacchi per tre giorni. La F1 ha accettato di correre in una situazione assurda, con le batterie di missili contraerei a proteggere l’area della pista, dove ieri nel paddock si aggiravano rappresentanti del governo, della famiglia reale saudita. E i vertici dell’Aramco, sponsor del Circus e dell’Aston Martin. Ai box della Red Bull rideva il superchef Gordon Ramsay, mentre Fabio Capello era nel garage della Ferrari. Binotto, come gli altri team principal, ha sostenuto la scelta di disputare comunque il Gp: «Abbiamo ricevuto rassicurazioni dalle autorità, lasciare il Paese non sarebbe stata la scelta giusta. Il nostro è un messaggio di cambiamento potente, nessuno nella squadra voleva andare via».

Ma diversi piloti (tra i quali non i ferraristi) non avrebbero voluto correre e soltanto dopo una lunghissima notte di trattative sono stati convinti. Fra questi Lewis Hamilton: oggi parte dalla pit-lane, appena tre mesi fa era in pole qui per vincere alla domenica. Cambiano i protagonisti, le regole, le macchine, ma resta una certezza. La F1 a Gedda è uno sport estremo, troppo.

Ore 20.15 — Verstappen sotto osservazione per un’infrazione, Perez festeggia la sua prima pole in carriera. Domani alle 19 la gara.

Ore 20.11 — La top 10: Perez, Leclerc, Sainz, Verstappen, Ocon, Russell, Alonso, Bottas, Gasly e Magnussen

Ore 20.09 — Colpo di scena finale per una prima fila che sembrava tutta della Ferrari: per 25 millesimi Perez ha beffato Leclerc e Sainz. Ma la gara di domenica è ancora tutta da scrivere.

20.07 — Giro fenomenale di Perez, è sua la pole davanti a Leclerc e Sainz. Solo quarto Verstappen.

20.05 – Perez scavalca di 25 millesimi le Ferrari, quarto Verstappen.

20.05 -Sainz non si migliora, Leclerc invece sì.

20.03 — Verstappen, addirittura ottavo, effettuerà un ultimo tentativo, così come le due Ferrari.

Ore 19.58 – Dietro alle due Ferrari Perez, Verstappen non riesce a migliorare ed è lontano: «Ho zero grip con queste gomme».

Ore 19.56 — Leclerc e Sainz si lanciano subito e già sono i più veloci con lo spagnolo davanti al monegasco per 44 millesimi.

Ore 19.55 — Macchine in pista per il Q3, Ferrari e Red Bull si giocano la pole. Gli altri i posti dalla seconda fila in giù, almeno sulla carta

Ore 19.50 — A giocarsi i primi dieci posti sono Sainz, Leclerc, Perez, Verstappen, Alonso, Bottas, Gasly, Magnussen, Ocon e Russell.

Ore 19.47 — Finisce il Q2: Sainz, Leclerc, Perez e Verstappen. Esclusi dalla top 10: Norris, Ricciardo, Zhou e Stroll. Russelll si salva con il decimo tempo

Ore 19.45 — Bella battaglia tra Sainz e Leclerc, sorpasso e controsorpasso di tempi.

Ore 19.43 — I primi migliori dieci resteranno a giocarsi la pole nella sessione successiva, il Q3: Leclerc per ora resta il miglior tempo davanti a Perez e Verstappen con Sainz quarto.

Ore 19.40 – Ripartiti.

Ore 19.38 — Tutto pronto per riprendere le qualifiche, le macchine stanno per tornare in pista per gli ultimi cinque minuti del Q2. Davanti a tutti in pit lane Magnussen.

19.35 — Il Q2 riprenderà tra 6’

Ore 19.34 — Steiner, il team principal della Haas, dice che il pilota sta bene, parla e ha chiamato anche la mamma. Nell’impatto si era distrutta la radio quindi la squadra aveva perso le comunicazioni con il tedesco.

Ore 19.31 — Bollettino della Fia su Schumacher: i primi esami al centro medico non hanno evidenziato lesioni, il pilota è stato comunque trasferito all’ospedale delle forze armate King Fahad per controlli precauzionali.

19.27 — La regia inquadra, finalmente, Schumacher junior nel centro medico, in barella, ma cosciente e decisamente sorridente.

Ore 19.24 — Continuano le operazioni di pulizia della pista, Mick Schumacher intanto è stato elitrasportato in ospedale dove gli sarà fatta una Tac di accertamento. Il team Haas ha spiegato che il figlio di Michael «sembra stare fisicamente a posto».

Ore 19.20 — Schumacher ha parlato con la mamma Corinna; dopo un incidente del genere è necessario seguire un protocollo dedicato, la Fia lo ha già attivato.

Ore 19.16 — I piloti tornano dentro le macchine anche se ancora non c’è un’indicazione su quando ricomincerà al sessione. La pista è molto sporca, la Haas di Schumacher ha perso liquidi. Il team Haas dice che Schumacher sembra «fisicamente in buona salute» ma sarà portato in ospedale per accertamenti.

Ore 19.12 — Mancano 4’58’’ da disputare della seconda sessione di qualifiche. Jeddah si conferma una pista pericolosa.

Ore 19.04 — Qualifiche ancora interrotte per consentire agli addetti ai lavori di ripulire la pista dai molti detriti dopo l’incidente di Mick Schumacher.

Ore 19.00 — Il fatto che si sia staccato il retrotreno della macchina di Schumacher è un effetto dei nuovi regolamenti, pensato per ridurre l’accelerazione in caso di incidente.

Ore 18.59 — Al momento dell’incidente Mick Schumacher aveva il nono tempo ed era qualificato per il Q3, ma stava cercando di migliorarsi ugualmente.

Ore 18.55 — Continuano le operazioni per rimuovere la monoposto di Mick Schumacher: il retrotreno della Haas si è spezzato nell’impatto avvenuto ad altissima velocità.

Ore 18.53 — Aggiornamento ufficiale dal team Haas: «Mick è cosciente, è uscito dalla macchina e si sta dirigendo al centro medico della pista».

Ore 18.52 — Entra l’ambulanza in pista sul luogo dell’incidente di Mick Schumacher. Non vengono riproposti replay dell’incidente. Il pilota è cosciente ed è nella sua macchina, sta parlando con il dottori

Ore 18.48 – Auto medica in pista, visibile preoccupazione al box della Haas.

Ore 18.47 — Schumacher ha sbattuto violentemente sulle barriere all’uscita della curva 11 dopo aver preso male la curva. Si attendono notizie sulle condizioni del pilota.

Ore 18.44 — Cinque minuti alla fine del Q2, Mick Schumacher perde il controllo della Haas e sbatte contro le barriere. Botto violento, la monoposto è distrutta e la pista è piena di detriti. Scatta la bandiera rossa.

Ore 18.43— Mick Schumacher, botta violentissima contro il muro ad alta velocità!

Ore 18.42 — Carlos Sainz adesso sale in quarta posizione dietro a Verstappen. Davanti Leclerc e Perez.

Ore 18.40 — Ricciardo blocca completamente Leclerc in sorpasso ed è sotto investigazione.

Ore 18.38 — Leclerc parte subito forte in 1’28’’883, Sainz invece non riesce a completare la simulazione di qualifica. Arriva anche Sergio Perez dietro al monegasco.

Ore 18.35 — Al via il Q2, da qui usciranno le dieci macchine che andranno a giocarsi la pole nella sessione successiva. I ferraristi subito in pista.

Ore 18.30 — Hamilton chiede scusa in radio: «I am sorry guys». Russell passa con il quarto tempo. Il più veloce del Q1 è stato Sainz, poi Verstappen e Leclerc.

Ore 18.27 — È la prima grande sorpresa delle qualifiche: Hamilton tre mesi fa qui a Jeddah vinceva la gara , invece il sette volte campione del mondo esce insieme ad Albon, Hulkenberg, Latifi e Tsunoda

Ore 18.25 — Stroll 15°, Hamilton rimane fuori dalla Q2! Lewis aggancia l’ultimo tempo utile, ma viene scavalcato all’ultimo istante dal canadese dell’Aston Martin.

Ore 18.24 — Verstappen migliora e scavalca Leclerc in seconda posizione, in testa c’è ancora Carlos Sainz mentre l’altra Red Bull di Perez è quinta.

Ore 18.22 – Hamilton ha il 16° tempo, sarebbe il primo degli esclusi.

Ore 18.21 — Problemi alla power unit di Tsunoda che già aveva sostituito il motore. L’affidabilità dei motori Honda lasciati in gestione a Red Bull e AlphaTauri sta creando un notevole allarme. Hamilton continua a faticare, ha un ritardo di 1’’6 da Sainz.

Ore 18.18 — Primi giri veloci di Red Bull e Ferrari: Verstappen in 1’29’’330, Sainz e Leclerc superano l’olandese e dettano il ritmo.

Ore 18.17 —Uno-due Ferrari con Sainz e Leclerc sotto all’1’29” nel Q1.

Ore 18.14 — Ripartono le qualifiche, mancano 11 minuti alla fine della prima sessione, il Q1. In pista entra Hulkenberg con l’Aston Martin.

Ore 18.12 — Sessione sospesa per rimuovere la Williams, i migliori tempi sono di Magnussen e di Mick Schumacher, poi Norris e Ricciardo. Leclerc e Sainz hanno dovuto abortire il giro lanciato.

Ore 18.09 — Bandiera rossa, Latifi è finito a muro colpendo le barriere. La Williams del canadese va rimossa, ha perso il controllo dell’anteriore alla curva 13.

Ore 18.07 — Dentro anche le Ferrari, sarà importante trovare subito il ritmo per poi spingere nelle sessioni successive. Ai box della Rossa c’è anche Fabio Capello.

Ore 18.04 — Qualifiche iniziate: siamo nel Q1, la prima di tre fasi dove passano le prime 15 macchine. Primi a entrare in pista sono le Haas di Magnussen e Schumacher, dentro anche Hamilton e l’Alfa di Zhou

Ore 18.00 — Via alla Q1.

Ore 18.00 — Per aumentare la sicurezza del circuito è stata allargata l’ultima la curva (la 27, dove aveva sbattuto Verstappen a dicembre) e sono stati posti maxischermi prima di alcuni punti ciechi per consentire ai piloti di individuare eventuali macchine ferme.

Ore 17.55 — A Jeddah la pole non è garanzia di vittoria: è una pista velocissima e caotica, l’ingresso della safety car è dato per certo. Le corse della Formula 2 ne hanno offerto un esempio fra bandiere rosse e incidenti.

Ore 17.50 — Da seguire anche le qualifiche di Valtteri Bottas: il finlandese ex Mercedes, sull’Alfa motorizzata Ferrari è andato molto forte, qui e nel primo Gp in Bahrain. Può mischiare le carte dietro a Ferrari e Red Bull.

Ore 17.43 — Grande fatica per la Mercedes, la sorpresa negativa di questa stagione. Con il cambio di regolamento gli ingegneri hanno optato per un concetto estremo di monoposto, ma non sta pagando: Hamilton ha chiuso le terze libere undicesimo, addirittura 14° Russell.

Ore 17.40 — Nonostante l’inquietudine per l’attacco missilistico di venerdì, il paddock è pieno di ospiti vip. Fra questi il superchef Gordon Ramsay. Ci sono esponenti del governo e dalla famiglia reale saudita.

Ore 17.35 — L’ultimo turno di prove libere ha confermato un grande equilibrio fra Ferrari e Red Bull. Leclerc ha chiuso davanti a Verstappen per 33 millesimi. Dietro Sergio Perez davanti all’altro ferrarista, Carlos Sainz.

Ore 17.30 — Manca poco alle qualifiche del Gp dell’Arabia Saudita, secondo appuntamento del Mondiale. È il circuito stradale più veloce della F1, è lungo oltre 6 km con l’insidia dei muretti, nell’edizione 2021 Max Verstappen perse la pole all’ultima curva. Stavolta a giocarsi la prima fila ci sono Red Bull e Ferrari.

Prendono il via alle 18 le qualifiche del Gran Premio d’Arabia Saudita, a Jeddah (in programma alle 19 di domenica 27 marzo). Il weekend di gara è stato caratterizzato fin qui dalla preoccupazione per l’esplosione di una raffineria a venti km dal circuito, causata da un missile lanciato dagli yemeniti del gruppo sciita degli Houthi: il ceo della F1 Stefano Domenicali è stato rassicurato sulla sicurezza dalle autorità locali e, dopo una serie di riunioni tra team principal e i piloti — alcuni dei quali, tra cui Lewis Hamilton, in favore del boicottaggio del Gran Premio — si è deciso di continuare a correre.

Oggi alle 16 si sono concluse le ultime prove, con la Ferrari di Charles Leclerc che è stata è la più veloce anche nelle FP3. Il monegasco, già leader nelle prime due sessioni, ha girato in 1’29”735 precedendo le due Red Bull: secondo il campione del mondo in carica, l’olandese Max Verstappen (1’29”768) e terzo il messicano Sergio Perez (1’29”833). Quarto tempo per la seconda Rossa dello spagnolo Carlos Sainz (1’30”009) che si lascia alle spalle il finlandese dell’Alfa Romeo Valtteri Bottas (1’30”030). Fuori dalla top ten la Mercedes dell’inglese Lewis Hamilton, solo undicesimo a quasi un secondo da Leclerc. Alle 18 il via alle qualifiche per stabilire la griglia di partenza.

articolo in aggiornamento

26 marzo 2022 (modifica il 26 marzo 2022 | 22:31)

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, 2022-03-26 21:08:00, A Jeddah spunta la Red Bull di Perez davanti alle ferrari e al compagno Verstappen. Mick Schumacher, violento impatto contro il muro, in ospedale per controlli, Daniele Sparisci e Redazione Sport

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