di Daniele Sparisci, inviato a Imola
L’olandese partirà davanti a tutti nella gara sprint del sabato (che deciderà la griglia del Gp di domenica), in seconda fila Norris e Magnussen. Sainz scatta 10° dopo l’errore
Capitani nella tempesta, Max Verstappen e Charles Leclerc, mentre i gregari imbarcano acqua e Carlos Sainz addirittura affonda. Piovono bandiere rosse sul primo atto del thriller all’autodromo Enzo e Dino Ferrari, ancora tutto da scrivere. Le sventolano i commissari per cinque volte, non il popolo del Cavallino infangato alla Rivazza: è un festival di testacoda e di baci sul muro, di escursioni sull’erba, sulla ghiaia. Imola bagnata, il cielo capriccioso e imprevedibile, qualifiche da «Braveheart» sulla pista «vecchia scuola».
Roba da duri. Come i due in prima fila. Verstappen non si scalda per le pole «normali», figuriamoci per quella della gara sprint. Questa partenza al palo, la sua 14ª in carriera, resterà nelle statistiche ufficiali — il format introdotto l’anno scorso è stato modificato per dare il giusto tributo all’autore del giro più veloce — , ma soprattutto gli dà l’assist per conquistare gli otto punti assegnati al vincitore del mini-Gp, su 21 giri. Lo stesso mini-Gp che stabilisce la griglia della gara vera di domenica, di 63 tornate. Schema un po’ contorto ma divertente, come il caos di queste qualifiche non-qualifiche.
Il risultato è che la Ferrari si è complicata la vita e si trova a rincorrere dopo aver mostrato un ritmo indiavolato sull’umido. La doppietta delle libere sembrava il preludio a un dominio netto. Ma la superiorità sulla Red Bull (Perez 7°, in seconda fila ci vanno Norris e Magnussen) non è stata sfruttata. Carlos l’ha buttata via di nuovo girandosi da solo: «Non so che cosa sia successo, era un giro veloce, ma non spingevo al limite. Mi scuso con tutto il team». Un brutto modo per festeggiare il contratto appena prolungato.
Leclerc ha calcolato male le mosse ed è stato anche parecchio sfortunato. Beffato dal fuoripista di Bottas, Verstappen invece ne ha approfittato, questione di attimi: l’olandese ha firmato il miglior crono, pur rallentando in regime di bandiere gialle, e quando è passato sotto il traguardo è scattato lo stop della sessione per rimuovere l’Alfa del finlandese.
Per quanto il tempismo tardivo dei commissari abbia fatto storcere la bocca dentro alla Ferrari, Charles se la prende con sé stesso: «Sono deluso e frustrato, perché nel secondo tentativo ho scelto di tenere le gomme per la fine, poi è arrivata la bandiera rossa a compromettere il piano». Infine, l’ultimo colpo a disposizione è stato vanificato dalla pioggia in aumento e dall’incidente finale di Norris. «È colpa mia, anche se c’erano cose che non potevo controllare. Ma siamo solo all’inizio di un fine settimana e un secondo posto non è un disastro. È tutto ancora in gioco».
Q3: Magnussen nella ghiaia, Bottas sull’erba
Nel Q3 condizioni difficilissime di aderenze, dopo poco più di un minuto scatta un’altra bandiera rossa. Per l’uscita di Magnussen alle Acque Minerali: il danese della Haas ha perso l’anteriore finendo nella ghiaia ma buon per lui che aveva già realizzato un tempone. Anche Alonso rischia tantissimo riprendendo l’Alpine con una mezza magia dopo una scodata su un cordolo. Non ce la fa invece Valtteri Bottas, il finlandese finisce sull’erba. Scatta un altro stop, il più lungo, per rimuovere l’Alfa. A 40” dalla fine esce anche Lando Norris, ancora alle Acque Minerali, ed è di nuovo bandiera rossa.
Q2: Sainz a muro, Mercedes fuori dai top 10
Primo grosso colpo di scena, ed è una brutta sorpresa per la Ferrari. Carlos Sainz si gira e finisce contro il muro alla curva della Rivazza, aveva già realizzato un ottimo crono e stava provando a migliorarsi, è stato tradito dall’asfalto umido. È il secondo incidente di fila dopo quello dell’Australia, arriva a ventiquattrore dal rinnovo del contratto fino al 2024. L’errore è grave ma non ancora decisivo: può rimontare nel mini-Gp di domani (ore 17, SkySport e Tv8) scattando dalla decima posizione ma a Imola superare è difficile. Sulla sua vettura era stato sostituito il motore in via precauzionale dopo il botto di Melbourne, si proverà a recuperare la vecchia unità leggermente danneggiata. «Non ho capito che cosa sia successo- ha detto Sainz-, chiedo scusa a tutta la squadra».Sainz non si trova con la nuova macchina 2022, o almeno non riesce a guidarla come Leclerc. «Questione di feeling, con quella dell’anno scorso andavo meglio. Capita a un pilota. So che devo lavorare, ma anche che i risultati non arriveranno subito. Magari dovrò attendere un po’» Con la pioggia tornata a cadere i tempi realizzati in precedenza sull’asciutto diventano irraggiungibili: e così resta fuori dai top 10 la Mercedes. Russell 11° e Hamilton 13°, nervoso e irriconoscibile il sette volte campione del mondo: «Sono deluso: eravamo arrivati qui con ottimismo e invece… E’ una prestazione sotto le aspettative, dobbiamo continuare a lavorare». Fuori anche Lance Stroll (Aston Martin), Zhou (Alfa Romeo) e Mick Schumacher (Haas).
Q1: fiamme per Latifi, disastro AlphaTauri
La prima sessione è subito movimentata: bandiera rossa i guai di Alexander Albon. Fiamme dai freni sulla Williams, scoppia la gomma posteriore destra e il thailandese ex Red Bull deve rientrare ai box. Ma lascia tanti detriti in pista e servono diversi minuti per ripulirla, per lui la giornata è già finita. Clamoroso flop per la Mercedes, la macchina è inguidabile nonostante i piccoli aggiornamenti. I problemi di porpoising sono cronici, Hamilton non riesce mandare in temperature le gomme. Ed è un disastro assoluto: l’anno scorso qui era in pole, stavolta sfiora l’onta dell’esclusione al primo «taglio» ma alla fine passa con il brivido, con il 15° crono per soli quattro millesimi. Quando gli comunicano il distacco dalla vetta reagisce così: «E’ una follia, non ci credo» Eliminati Albon, Ocon, Latifi. Venerdì da dimenticare per l’AlphaTauri: la scuderia di Faenza affonda nel giardino di casa, fuori sia Tsunoda che Gasly.
22 aprile 2022 (modifica il 23 aprile 2022 | 08:22)
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, 2022-04-23 06:22:00, L’olandese partirà davanti a tutti nella gara sprint del sabato (che deciderà la griglia del Gp di domenica), in seconda fila Norris e Magnussen. Sainz scatta 10° dopo l’errore , Daniele Sparisci, inviato a Imola