F1, Red Bull e il caso budget cap: domani la decisione: le sanzioni possibili e la difesa

di Piergiusepppe Donadoni

Mercoledì 5 ottobre è attesa la pubblicazione della Fia sui bilanci dei team sul 2021. Il timore di Ferrari è Mercedes è che il team inglese trovi un modo per evitare una sanzione pesante

Il Budget-gate è venuto fuori alla vigilia del Gp di Singapore ma in realtà, dall’inizio di settembre, nella settimana prima di Monza, tra i ben informati hanno iniziato a circolare le voci riguardanti lo sforamento nella passata stagione del budget cap da parte di due squadre (sarebbero Aston Martin e Red Bull). C’erano tante preoccupazioni legate al tetto finanziario, emerse più volte per bocca di Mattia Binotto sin dai primi appuntamenti di questa lunghissima stagione. Soprattutto riguardo alle relazioni che le squadre potevano e possono sviluppare tramite collaborazioni con aziende esterne, alle quali andrebbero ad affidare parte degli aggiornamenti senza metterli a bilancio. Sarebbe proprio questo il punto su cui la Fia e Red Bull starebbero discutendo da molte settimane.

Lo ha ammesso Helmut Marko ai media tedeschi. «Ci sono alcuni punti in cui abbiamo interpretato il regolamento in modo diverso dalla Fia, per questo ne stiamo discutendo. Abbiamo diverse aziende, come Red Bull Advanced Technologies, Red Bull Technology e Red Bull Powertrains. Per noi è importante separarle molto chiaramente in termini di costi del personale» ha affermato il consulente austriaco. Al momento in casa Red Bull non sarebbero tanto preoccupati di una possibile sanzione, quanto di come dettagli così importanti e segreti siano potuti finire in mano ad almeno una squadra. «Come fanno Mercedes e Ferrari a conoscere i nostri conti?». C’è il forte sospetto che il tutto sia partito da Mercedes, la stessa squadra che, secondo gli altri team, fu informata in anticipo della concessione da parte della Federazione di un secondo tirante sul fondo da utilizzare per il Gp del Canada e che è riuscita a convincere l’organo di controllo a cambiare i regolamenti 2023 in funzione anti-porpoising partendo da una sua proposta, poi smussata tramite un ovvio compromesso tra le parti.

Una forte preoccupazione da parte della Red Bull, nulla di più ad oggi, che guarda a Shaila-Ann Rao, dallo scorso giugno segretario generale per il Motorsport della Fia, al posto di Peter Bayer. Una personalità molto legata a Mercedes, essendo stata capo degli affari legali del team campione del mondo, e soprattutto a Toto Wolff visto che è da sempre considerata come una sua (super) consulente. Anche ai piani bassi del team anglo-tedesco sapevano del Budget-gate come se l’informazione fosse circolata molto velocemente per avere maggiori possibilità di saltare fuori, visto che mercoledì 5 ottobre la Federazione emetterà i «Certificati di conformità» sui budget 2021 di tutte e dieci le squadre.

Parlare di cifre precise è un po’ fuorviante poiché è tutta una questione di come la Federazione vorrà interpretare il regolamento. Ci sarebbero comunque sei macro-costi in più che l’organo di controllo della massima serie del Motorsport vorrebbe inserire a bilancio e che la Red Bull non avrebbe inserito. «Se la Fia ne prenderà in considerazione solo due, allora saremo sotto il limite di bilancio ed anche di molto. Per questo, quello che si legge in giro sono numeri completamente assurdi» ha affermato Helmut Marko. Tuttavia, se la Fia li considerasse tutti, si parlerebbe di uno sforamento che potrebbe anche essere superiore ai 10 milioni di dollari.

Che cosa può fare una squadra con quella cifra? In termini di sviluppo di un’auto sono una cifra considerevole se pensiamo che Alfa Romeo ha stanziato 2,4 milioni per aggiornare la sua C42, il che significa potenzialmente quattro anni di sviluppi. Vedendola invece dalla parte di Ferrari, «con sette milioni — nemmeno 10 quindi— potrei pagare 70 ingegneri, che mi porterebbero molti decimi sul giro. Le regole finanziarie sono probabilmente più potenti delle regole tecniche e sportive messe insieme se pensiamo ai vantaggi che possono portare» ha spiegato Laurent Mekies. Che poi ha continuato in modo piuttosto duro e deciso. «Non è più un segreto che due squadre hanno superato il tetto di budget per il 2021, una in misura significativa, l’altra in misura minore. Consideriamo questo come qualcosa di molto serio e ci aspettiamo che la Fia gestisca la situazione in modo esemplare».

Tuttavia, nelle altre squadre c’è l’importante timore che le conversazioni in atto da qualche settimana tra Fia e Red Bull possano portare ad un accordo per evitare un importante punizione, utilizzando poi questo pasticcio per chiudere delle aree grigie certamente presenti nel regolamento finanziario. La Red Bull si starebbe insomma giocando le attenuanti date dall’anno zero di applicazione del budget cap e dalla sua complessità: qualcosa che le altre squadre valutano estremamente scorretto poiché comunque il vantaggio tecnico usufruito sarebbe molto importante anche e soprattutto in vista della prossima stagione. Wolff è stato chiaro: «Se Red Bull e Aston Martin avevano una strategia per sforare il budget cap nel 2021, l’avranno utilizzata anche in questa stagione».

E torniamo così alle perplessità più volte espresse da Mattia Binotto in tema di aggiornamenti portati in pista in questa stagione da Red Bull che, anche grazie alla direttiva tecnica 39, è ora il punto di riferimento tecnico della F1.

4 ottobre 2022 (modifica il 4 ottobre 2022 | 15:04)

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, 2022-10-04 13:04:00, Mercoledì 5 ottobre è attesa la pubblicazione della Fia sui bilanci dei team sul 2021. Il timore di Ferrari è Mercedes è che il team inglese trovi un modo per evitare una sanzione pesante, Piergiusepppe Donadoni

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