Fdi punta al liceo del made in Italy. Il Pd propone più fondi per viaggi e gite

La nuova scuola/I programmi elettorali

Molte le proposte dedicate alle competenze e conoscenze degli studenti. Si entra nel merito dei percorsi: dai licei agli istituti tecnici e professionali

di Eugenio Bruno

(AdobeStock)

4′ di lettura

C’è chi (Fratelli d’Italia) punta al liceo del made in Italy. E chi (il M5S) controbatte con la «scuola dei mestieri». Così come c’è chi (La Lega) propone, più in generale, di rivedere i programmi formativi insieme ai datori di lavoro. Poi c’è chi (il Pd), dopo aver suggerito – come abbiamo raccontato in precedenza – di innalzare l’obbligo scolastico a 18 anni propone un fondo per finanziare viaggi studio, sport, gite. O ancora chi (Forza Italia) scommette sul coding e sulla didattica digitale. Oppure chi (Azione-Italia viva) vuole ridisegnare l’istruzione professionale sul modello degli Its. In realtà, come vedremo a breve nel dettaglio, l’elenco delle proposte dedicate alle competenze e conoscenze degli studenti è molto più lunga. Ed è un buon segno perchè significa che i partiti almeno nell’abbozzare le loro linee programmatiche si sono ricordati dell’esistenza degli studenti. Se poi si fossero anche ricordati di parlarne in campagna elettorale sarebbe stato meglio. Ma questo è un altro discorso. Qui ci limitiamo ad analizzare che cosa hanno messo nero su bianco gli schieramenti che si candidano a governare l’Italia dopo il 25 settembre

Le ricette del centrodestra

Mentre l’accordo quadro “per l’Italia” si limita a citare il generico rilancio delle scuole tecniche professionali e il sostegno agli studenti meritevoli e incapienti, i singoli partiti del centrodestra vanno più nel dettaglio. Partiamo da FdI e dal liceo del made in Italy. Un accenno la leader Giorgia Meloni nelle settimane scorse lo aveva dato già a voce. Adesso c’è anche il dettaglio della sua idea; si tratta di formare «gli studenti – anche con tirocini e scambi culturali all’estero, tramite le nostre rappresentanze diplomatiche – sia dal punto di vista della conoscenza della produzione italiana di alto livello sia della promozione delle attività di business orientate verso il mercato estero». Una proposta che va a braccetto con l’aggiornamento dei programmi scolastici così da potenziare sia le materie scientifiche (senza andare però a discapito di quelle classiche, precisa Fratelli d’Italia) sia l’inglese.

Di programmi parla anche il Carroccio. E lo fa per auspicare che vengano rivisti «i piani formativi e di studio scolastici ed universitari, concordandoli con le associazioni o le federazioni di coloro che rappresentano i potenziali datori di lavoro per gli studenti». un obiettivo che la Lega punta a raggiungere, da un lato, con il rafforzamento dell’alternanza scuola lavoro durante gli studi e, dall’altro, con l’introduzione di una «misura equivalente per chi ormai ha terminato o abbandonato gli studi, e fatica ad accedere al mondo del lavoro». Grazie a una piattaforma territoriale che incroci domanda e offerta di occupazione.

Sebbene non usi neanche una volta il termine «studenti» pure Forza Italia dice la sua sul tema. Sia per proporre l’ora di «educazione emotiva» di cui abbiamo già parlato nelle pagine precedenti, sia per auspicare un uso più capillare del coding e della didattica digitale sfruttando le opportunità offerte dalla banda larga, sia per invocare «più formazione professionale (sistema duale) e più tecnologi del futuro attraverso gli Its Academy».

, 2022-09-23 06:58:00, Molte le proposte dedicate alle competenze e conoscenze degli studenti. Si entra nel merito dei percorsi: dai licei agli istituti tecnici e professionali, di Eugenio Bruno

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