Ferrari, che cosa si è rotto sul motore di Leclerc a Barcellona. I risultati degli esami a Maranello

di Daniele Sparisci

A Maranello hanno aperto l’unità che ha tolto la vittoria a Charles nel Gp di Spagna: turbo e Mgu-h non sono riparabili, salvi V6 e Mgu-k. Rischia penalità

Gli esami effettuati lunedì a Maranello sul guasto alla power unit di Leclerc al 27° giro del Gp di Spagna sono stati completati. Il malfunzionamento ha danneggiato il turbo e l’Mgu-h, la componente elettrica che recupera l’energia dei gas di scarico.

Sono salvi invece il V6 e l’Mgu-k, si tratta del secondo motore stagionale che Leclerc aveva montato in occasione del Gp di Miami, questi pezzi potranno essere riutilizzati nell’arco della stagione. L’analisi delle cause dello stop ha portato a escludere vizi progettuali o problemi di affidabilità specifica dei due componenti, né di altre parti della power unit. Dalla squadra di Mattia Binotto non trapelano allarmi particolari nonostante lo zero in classifica del numero 16, che è valso il doppio sorpasso nella classifica costruttori e piloti da parte della Red Bull e di Max Verstappen. Il team principal ha già messo in conto che dovrà scontare penalità quest’anno. Sarà costretto a passare alla quarta unità entro la fine del campionato con entrambi i piloti. Non è una bella notizia per Leclerc dovendo recuperare 6 punti di svantaggio sull’olandese: già Monaco o dopo si troverà a dover montare il terzo turbocompressore dell’anno, dopo 6 Gp è già al limite.

Su che cosa abbia innescato il cedimento c’è il massimo riserbo. Escludere difetti strutturali significa spostare le responsabilità altrove. A un errore di montaggio? A un controllo di qualità inefficace? È la prima grana di affidabilità, anche nei test precampionato era filato tutto liscio. Nel fine settimana di Barcellona – caratterizzato da caldo record, 36 gradi- c’erano stati problemi anche su power unit dei team clienti. In particolare, quella dell’Alfa di Valtteri Bottas aveva ceduto durante le libere del venerdì, pare per un guaio simile. Poi in gara Zhou, sulla monoposto gemella, si era ritirato al 28° giro, la spiegazione data dalla scuderia svizzera è stata «surriscaldamento».

Charles invece dopo aver parcheggiato la F1-75 in garage aveva detto: «Ritirarsi così fa male davvero, stavo gestendo con grande tranquillità e non c’era stata nessuna avvisaglia per una cosa del genere. La botta è forte, ma se guardo a come andava la macchina ho fiducia per il futuro. Gli aggiornamenti hanno funzionato benissimo». Leclerc aveva da subito sospettato di un guaio al turbo. Questo fine settimana correrà il Gp in casa a Montecarlo, sperando di interrompere la maledizione del Principato dove non ha mai finito una corsa da quando è in Formula 1.

23 maggio 2022 (modifica il 23 maggio 2022 | 21:32)

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