Ferrari, Leclerc: linvito a lavorare della scuderia per lui è come una mazzata

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di Giorgio Terruzzi

Charles sa che se la Rossa non cambia non pu (ancora) lottare. Il panorama del Gran Premio del Bahrain peggiora lo sconfortante quadro del finale del 2002. Guasti e problemi che mostrano la Ferrari in fortissimo ritardo sulla Red Bull. E non solo

Lavorare, lavorare, lavorare. Il verbo, pronunciato di nuovo ieri dai ragazzi Ferrari, suona come una mazzata. Sul morale dei nostri, sull’intera stagione. Molto rumore per nulla, viene da dire, pensando a Verstappen che avrebbe potuto vincere anche con una sosta in pi, giusto per fare due chiacchiere ai box con i meccanici, raggianti.

Un Gp che peggiora il panorama stravisto nella seconda met della scorsa stagione, con speranze gi sfinite per chi attende qualche guizzo confortante. Tipo quelli che ha cacciato in pista Alonso, unica vera novit di questo 2023, felice nel passo e nel sorpasso al suo antico compare Hamilton.

Bene, certo, ma non abbastanza per cambiare il verso del Mondiale, per accarezzare l’anima dei ferraristi, ferita da una prima sequenza di note stonate. Leclerc ha pagato il prezzo pi alto. Ha resistito invano; si arreso per un guasto non del tutto decifrabile , dopo sostituzione di una batteria nell’immediata vigilia della gara; ha Sainz davanti in classifica. Una raffica di notizie che per lui suona gi come una condanna alla rincorsa.

Quel verbo, appunto, lavorare, usato come una maschera trasparente sopra lo sconforto. Bastava guardarlo. Il viso che perde luce, l’espressione contratta di chi vorrebbe ma non pu ancora, non pu mai. Il fatto che le scuse, come le consolazioni, non sembrano a portata di mano mentre appare una nuova salita, una rinnovata impazienza. Si, s, lo scorso anno and diversamente, con Max k.o., proprio come Charles ieri. Con Leclerc vincitore proprio come Verstappen ieri. Dunque, calma con i verdetti.

Giusto, ma la Red Bull del campione del mondo, nel 2022, si ferm dopo aver combattuto per l’intera gara con la Ferrari. Nulla di paragonabile con il primo atto di una nuova sfida che, di fatto, non nemmeno comparsa. Un confronto mancato, su una pista definita ostica, anche se lo scorso anno consegn alla Ferrari una clamorosa doppietta. Eppure, all’asfalto del Bahrain siamo costretti a pensare, pur di convincerci che sia lui il vero, occasionale, colpevole.

6 marzo 2023 (modifica il 6 marzo 2023 | 07:38)

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