Fff, il camping di Greta dal conto salato

di Chiara Sandrucci

Sardo, FFF: «Ci è stato chiesto persino un piano per il rischio idrogeologico nel caso di esondazione del Po». Intanto sono già 200 i volontari per il Climate Social Camp

Mille questioni burocratiche e permessi troppo difficili da ottenere, ma la macchina organizzativa va avanti. Sono già 200 i volontari, tutto è pronto per la cucina vegana. A dieci giorni dal meeting europeo dei Fridays For Future e dal «Climate Social Camp» al parco della Colletta dal 25 al 29 luglio, gli attivisti hanno però dovuto rinunciare ai due concerti gratuiti serali. Il previsto vertice in Prefettura in programma ieri non è stato più necessario, sono proseguite soltanto le riunioni con gli uffici tecnici del Comune. «Ci è stata richiesta anche l’indagine fitostatica degli alberi, 80 euro ciascuno per 200 alberi nella zona del parco dove sorgerà il campeggio e persino un piano per il rischio idrogeologico nel caso di esondazione del Po, malgrado il fiume sia in secca e l’evento duri solo 5 giorni», riferisce Luca Sardo dei Fridays For Future, che suggerisce una riflessione.

«Se si pensa che sia positivo e meritorio che i giovani organizzino eventi di questo tipo in città per cause importanti come il clima, allora il Comune dovrebbe individuare delle aree adatte dove poterli fare senza dover partire da zero».

Gli eventi serali saranno ridimensionati, tutto il resto è per il momento confermato. Gli artisti impegnati per il clima che avevano dato la loro disponibilità, come La rappresentante di lista, Vasco Brondi e gli Sweet Life Society non terranno un concerto ma soltanto un incontro. «Peccato, questi concerti sarebbero stati importanti per attrarre nuovi potenziali attivisti», dice Carlotta Reviglio, esponente dei Fridays che si sta occupando dei volontari e del refettorio che sarà allestito al campeggio.

«Abbiamo già ricevuto l’adesione di circa 200 volontari, che saranno distribuiti in “eco crew”: turni al bar, attività e pulizia ai dibattiti, accomodation e accoglienza all’info point, distribuzione del cibo». La cucina sarà rigorosamente vegana per colazione, pranzo, cena ed eventuali panini. I pasti forniti dalla ditta di ristorazione Cirfood saranno offerti a prezzi politici, 7 euro per un pranzo completo. Alcuni rifornimenti arriveranno dall’invenduto al mercato grazie alla collaborazione con il comitato «FoodNotBombs».

Al meeting ufficiale dei Fridays for Future, organizzato al Campus Einaudi, sono attesi circa 400 membri del movimento da tutta Europa compresa Greta Thunberg che vorrebbe però mantenere un basso profilo. Tra gli invitati, anche attivisti in arrivo dalle zone del mondo più colpite dai disastri climatici. Quasi tutti dormiranno nelle palestre del Primo liceo artistico e dell’Einstein messe a disposizione da Città metropolitana. Al campeggio della Colletta, organizzato insieme ad altri movimenti come Extinction Rebellion e Acmos, monteranno invece le tende tutti gli altri.

Gli iscritti attuali sono 500, ma si attendono tra le 700 e le 750 persone. L’obiettivo del Camp è di allargare la discussione e il dibattito anche alle questioni sociali legate alla crisi climatica, coinvolgendo tutti i movimenti per il clima sul futuro di una lotta comune. Non solo i Fridays For Future, al secondo meeting europeo dopo la prima edizione a Losanna nell’agosto 2019, ma chiunque altro sia interessato. Un doppio evento che ha complicato non poco l’aspetto organizzativo.

La newsletter del Corriere Torino

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Torino e del Piemonte iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Torino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui

15 luglio 2022 (modifica il 15 luglio 2022 | 08:18)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-07-15 20:22:00,

di Chiara Sandrucci

Sardo, FFF: «Ci è stato chiesto persino un piano per il rischio idrogeologico nel caso di esondazione del Po». Intanto sono già 200 i volontari per il Climate Social Camp

Mille questioni burocratiche e permessi troppo difficili da ottenere, ma la macchina organizzativa va avanti. Sono già 200 i volontari, tutto è pronto per la cucina vegana. A dieci giorni dal meeting europeo dei Fridays For Future e dal «Climate Social Camp» al parco della Colletta dal 25 al 29 luglio, gli attivisti hanno però dovuto rinunciare ai due concerti gratuiti serali. Il previsto vertice in Prefettura in programma ieri non è stato più necessario, sono proseguite soltanto le riunioni con gli uffici tecnici del Comune. «Ci è stata richiesta anche l’indagine fitostatica degli alberi, 80 euro ciascuno per 200 alberi nella zona del parco dove sorgerà il campeggio e persino un piano per il rischio idrogeologico nel caso di esondazione del Po, malgrado il fiume sia in secca e l’evento duri solo 5 giorni», riferisce Luca Sardo dei Fridays For Future, che suggerisce una riflessione.

«Se si pensa che sia positivo e meritorio che i giovani organizzino eventi di questo tipo in città per cause importanti come il clima, allora il Comune dovrebbe individuare delle aree adatte dove poterli fare senza dover partire da zero».

Gli eventi serali saranno ridimensionati, tutto il resto è per il momento confermato. Gli artisti impegnati per il clima che avevano dato la loro disponibilità, come La rappresentante di lista, Vasco Brondi e gli Sweet Life Society non terranno un concerto ma soltanto un incontro. «Peccato, questi concerti sarebbero stati importanti per attrarre nuovi potenziali attivisti», dice Carlotta Reviglio, esponente dei Fridays che si sta occupando dei volontari e del refettorio che sarà allestito al campeggio.

«Abbiamo già ricevuto l’adesione di circa 200 volontari, che saranno distribuiti in “eco crew”: turni al bar, attività e pulizia ai dibattiti, accomodation e accoglienza all’info point, distribuzione del cibo». La cucina sarà rigorosamente vegana per colazione, pranzo, cena ed eventuali panini. I pasti forniti dalla ditta di ristorazione Cirfood saranno offerti a prezzi politici, 7 euro per un pranzo completo. Alcuni rifornimenti arriveranno dall’invenduto al mercato grazie alla collaborazione con il comitato «FoodNotBombs».

Al meeting ufficiale dei Fridays for Future, organizzato al Campus Einaudi, sono attesi circa 400 membri del movimento da tutta Europa compresa Greta Thunberg che vorrebbe però mantenere un basso profilo. Tra gli invitati, anche attivisti in arrivo dalle zone del mondo più colpite dai disastri climatici. Quasi tutti dormiranno nelle palestre del Primo liceo artistico e dell’Einstein messe a disposizione da Città metropolitana. Al campeggio della Colletta, organizzato insieme ad altri movimenti come Extinction Rebellion e Acmos, monteranno invece le tende tutti gli altri.

Gli iscritti attuali sono 500, ma si attendono tra le 700 e le 750 persone. L’obiettivo del Camp è di allargare la discussione e il dibattito anche alle questioni sociali legate alla crisi climatica, coinvolgendo tutti i movimenti per il clima sul futuro di una lotta comune. Non solo i Fridays For Future, al secondo meeting europeo dopo la prima edizione a Losanna nell’agosto 2019, ma chiunque altro sia interessato. Un doppio evento che ha complicato non poco l’aspetto organizzativo.

La newsletter del Corriere Torino

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Torino e del Piemonte iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Torino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui

15 luglio 2022 (modifica il 15 luglio 2022 | 08:18)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, Chiara Sandrucci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version