Il Savoia calcio a Emanuele Filiberto, il principe rileva il club di Torre Annunziata: «Progetto anti criminalità»

Casa Savoia

di Enrica Roddolo08 nov 2022

Il progetto, anticipato con un’intervista al Corriere nel mese di ottobre, entra nel vivo. Mercoledì 9 novembre, appuntamento a Torre Annunziata, davanti alla Basilica della Madonna della Neve, cuore della città e anche crogiolo di tutti i guai di un territorio. Lì il nipote dell’ultimo re, arriverà per candidarsi a rilevare la squadra del Savoia Calcio 1908. «A Torre Annunziata incontrerò la dirigenza attuale, i tifosi e presenteremo la nostra proposta. Ho individuato tre persone con le quali proveremo a dare un futuro al Savoia, un futuro di società sportiva pulita», dice il principe Emanuele Filiberto che per l’operazione ha costituito un veicolo finanziario ad hoc.

Il principe imprenditore si dà al calcio

La newco si chiama Casa Reale Holding Spa.

Filiberto, principe imprenditore, uomo di spettacolo e molto altro iniziò giovanissimo negli uffici ginevrini della Banque Syz. E il principe snocciola il team che con lui è pronto a rilanciare i colori della squadra che porta il nome dei Savoia. «Nazario Matachione, l’ingegnere Roberto Passariello e Marco Limoncelli. Matachione, noto per le sue capacità imprenditoriali, nonostante qualche sua iniziale perplessità alla fine si è deciso a starmi vicino per un aiuto esclusivamente tecnico grazie all’esperienza maturata nel settore. Passariello è un esperto in certificazioni internazionali, della lotta al doping e dello sport pulito. Quanto a Limocelli arriva dalla finanza. Con noi anche l’avvocato Elio D’Aquino, garante della massima trasparenza e legalità: avrà l’incarico di tenere lontana camorra e criminalità. Anzi, vorrei lanciare con il Savoia 1908 (al momento dodicesimo nel girone A di eccellenza) anche un progetto per tenere i giovani lontani dalla criminalità».

Un centro sportivo per i giovani

A portare il principe a Torre Annunziata sono stati i fatti d’attualità

: «Seguo con attenzione la società sportiva da un paio di anni – ci ha raccontato il figlio di Vittorio Emanuele —, mi colpì quando tornai per la prima volta in Italia e incontrai il club: mi regalarono la loro maglia … e il fatto che non abbiano mai cambiato quella maglia, quel nome, ecco mi ha fatto piacere. Come mi ha addolorato vedere la camorra, gli scandali e i conseguenti arresti, macchiare quei colori, quelli della più antica società sportiva del Centro-Sud». L’idea che il giovane Savoia ci confida è infatti quella di «creare anche un centro sportivo per i giovani, per aggregarli e tenerli lontani dalla criminalità».

Insomma, dopo gli anni della tentazione della politica, adesso il nipote di Umberto II guarda allo sport. Anche se ammette «Non conosco personalmente il nuovo ministro per lo Sport, Andrea Abodi, ma è noto per la grande competenza in materia sportiva e confido nel suo appoggio al progetto».

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, 2022-11-08 16:57:00, Il nipote dell’ultimo re d’Italia pronto a comprare la squadra campana. «Rilanceremo la società e daremo vita a un progetto per tenere i giovani lontani dalla criminalità», Enrica Roddolo

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