La fintech Hype: Conti online e formazione, così gestiremo i soldianche della generazione Z

intervista

di Nicola Saldutti18 feb 2023

La fintech Hype: «Conti online e formazione, così gestiremo i soldi

Giuseppe Virgone

vero, siamo indietro. Ma l’Italia uno dei Paesi che sta accelerando di pi sul digitale in questi ultimi anni, quando sono arrivato alla Presidenza del Consiglio nel 2016 solo poche centinaia di migliaia di persone avevano l’identit digitale, ora sono 35 milioni e 45 milioni usano PagoPA. Segno di una forte accelerazione dovuta anche alla pandemia. E questo riguarda tutti, la pubblica amministrazione, le banche, le imprese, la formazione. Giuseppe Virgone, classe 1968, da qualche settimana ricopre l’incarico di ceo e direttore generale di Hype, 1,7 milioni di clienti digitali. Semplicit e velocit sono le due chiavi della trasformazione. Abbiamo bisogno di prodotti che seguano sempre di pi le nostre abitudini, non tu che vai allo sportello ma lo sportello che deve adattarsi a te.

Per i servizi finanziari come vede il cambiamento?
Sicurezza e semplicit di utilizzo, questa la caratteristica dirimente per attrarre clienti. Dal declinare le proprie generalit all’aprire un conto. Ora basta registrare un video ma con l’intelligenza artificiale si potr ancora di pi semplificare il riconoscimento. Se chiedi a un ragazzo di 16 anni di aprire un conto, non concepir nemmeno di dover uscire di casa quando pu fare tutto da una app. Per anche da un’app ci sono documenti e informazioni che ancora siamo costretti a chiedere, con l’intelligenza artificiale avremo un’interazione mediata dalla tecnologia, tutto questo sar ancora pi semplice, ergonomico, veloce. Vedo Hype come una tech company che fa accoglienza finanziaria.

Cosa vuol dire?
Un cliente che si senta protetto, sicuro di servizi in grado di consentirgli di gestire al meglio i suoi soldi anche grazie alla garanzia di una solida base azionaria, composta da grandi banche e investitori. Viviamo un tempo nel quale se non si mantengono le promesse, i clienti, a cominciare dalla generazione Z, cambiano rapidamente. Le banche tradizionali non riescono a garantire la stessa flessibilit. Non si pu rimanere al passo, bisogna sempre trovarsi un po’ pi avanti del mercato. Consentire ai clienti di utilizzare i propri soldi in modo semplice, sicuro, di accedere a servizi che gli permettono di gestire al meglio il loro denaro. Vogliamo essere “accoglienti” e grazie al digitale, disintermediare i possibili condizionamenti, errori o interessi di un’assistenza “troppo” umana.

Vero, per in questa fase complicata per la classe media tutto pi difficile…
Certo, ci sono meno soldi a disposizione. Per questo le forme di rateizzazioni, su misura, stanno diventando centrali. Serve una forte integrazione in una app per poter interagire con i servizi bancari e servizi pubblici. La app come una casa nella quale faccio tutte le cose pi importanti, un ecosistema che aiuta a vivere la propria vita quotidiana. Ora abbiamo una pletora di app utilizzate magari una volta sola. Ecco, puntiamo ad avere a bordo tutti i servizi considerati importanti. Quando l’euro digitale diventer una realt, vogliamo essere tra i primi. Pensi al risparmio: poter accantonare piccole cifre, magari gli arrotondamenti di un acquisto consente in un certo tempo di raggiungere cifre significative. Direi questo: dobbiamo seguire le abitudini, non cercare di cambiarle. Sono due i grandi temi che ci avvolgono nella vita di tutti i giorni: l’interazione con il mondo pubblico e l’interazione con i nostri soldi e con il consumo. Avere all’interno di una sola app la possibilit di gestire con semplicit e velocit le mie finanze, di acquistare, di interagire con i servizi pubblici, di accedere a prodotti assicurativi centrale. L’app deve diventare come la mia casa. Ecco perch parlavo di accoglienza finanziaria. Quando la digitalizzazione entrer nei servizi sanitari, avrai un ulteriore cambio di abitudini e vita, ma questo un altro grande capitolo.

anche vero che la cultura finanziaria nel Paese non particolarmente alta…
Ecco perch dobbiamo sempre usare un linguaggio moderno, tra poco lanceremo una nuova iniziativa che serve per aiutare il nostro target pi giovane. Lo lanceremo il 22, sostanzialmente dar una serie di vantaggi e anche di servizi volti a spiegare come gestire i soldi. Non parlerei di educazione finanziaria, per. Tu preferiresti qualcuno che ti aiuta o che ti educa? Ovviamente che ti aiuta. Questo progetto aiuter e parler in modo nuovo a un target interessato a gestire meglio i propri soldi. Parliamo di persone tra i 20 e i 40 anni.

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