di Giovanna CavalliLo showman replica alle polemiche sulla premier al G20 di Bali con la figlia: «Al di là di come la si pensi politicamente, qui c’è maschilismo, c’è sessismo» «Sarò il tuo depu-tato, prendo 3 euro l’ora», si è offerto ironico Fiorello, mettendo (forse) una parola definitiva all’accanito dibattito sulla scelta della premier Giorgia Meloni di portare con sé la figlia Ginevra, 6 anni, al G20 di Bali. «Al di là di come la si pensi politicamente, qui c’è del mammismo, c’è maschilismo, c’è sessismo, c’è tutto nelle polemiche», ha detto ieri mattina lo showman nella sua diretta Instagram (e RaiPlay) di «Aspettando Viva Rai 2!», prequel del programma che andrà in onda sull’omonima rete dal 5 dicembre. «Ma una mamma deve per forza stare a casa con i bambini? O può lavorare e al contempo essere madre?», domandava (retoricamente) ai suoi ospiti: «E poi Giorgia Meloni non è l’unica, basti pensare ad altri capi di Stato che si sono portati dietro intere famiglie. Berlusconi forse non si portava figli e nipoti? Prodi? Prodi era pieno. E Draghi non si portava Di Maio e pure la balia di Di Maio, che era un navigator?». Infine la proposta alla premier. «Lo avete letto su tutti i giornali, lei tanti anni fa ha fatto da tata alla mia figlia più grande, Olivia, ed è stata bravissima, le leggeva i libri. Allora io adesso le voglio rendere il favore. Voglio parlare non alla presidente del Consiglio, ma alla donna Giorgia. Ciao, sono Rosario, ti ricordi? Se ti capitasse un altro G20, cara Giorgia, perché spendere soldi per una babysitter? Ci vengo io e faccio da tato a Ginevra». Nel libro autobiografico «Io sono Giorgia», edito da Rizzoli, la leader di Fratelli d’Italia lo ha rivelato lei stessa: «Per me la militanza significava avere scelto di lavorare la sera o la domenica per riuscire a contribuire alle spese di casa senza togliere tempo all’attività politica. E così ho fatto la babysitter (anche della figlia della compagna di Fiorello, sì)». All’epoca aveva 18 anni e si occupava della piccola Olivia, che ne aveva 4, come raccontò nel 2019 al «Maurizio Costanzo Show». E in una vecchia intervista spiegava che «giocavamo col Lego, non con le Barbie, perché io le detesto. E poi guardavamo i cartoni. Cenerentola? Orribile, mettitela te la scarpina di vetro! Io odio il rosa, le principesse e tutta quella roba lì. Poi c’era Pocahontas, altra storia diseducativa dove la protagonista si innamora del conquistatore, mentre io sono per l’autodeterminazione dei popoli». 18 novembre 2022 (modifica il 18 novembre 2022 | 07:35) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-18 05:59:00, Lo showman replica alle polemiche sulla premier al G20 di Bali con la figlia: «Ma una mamma deve per forza stare a casa con i bambini?», Giovanna Cavalli