l’intervista Mezzogiorno, 20 aprile 2022 – 13:55 L’eurodeputato parla di sistema degenerato: «Il consenso alla Regione Puglia si costruisce così» di Michele Cozzi Raffaele Fitto, europarlamentare, co-presidente del gruppo parlamentare europeo dei Conservatori e Riformisti: l’ex capogruppo di Forza Italia, Stefano Lacatena, passa con il partito di Emiliano e pare stia per ottenere un importante incarico all’urbanistica. Sorpreso o irritato? «In Puglia ci sono due problemi, collegati al mercimonio da parte di Emiliano: l’assenza totale di limiti e regole, e osservo che tutto viene consentito e poi il dato che i singoli si prestino a questo mercato. Il centrodestra, nonostante questa fase di difficoltà, non credo possa essere valutato dai comportamenti dei singoli. Siamo in presenza di un mercato». Qual è l’agente di tale mercato? «La Regione Puglia in cui si costruisce il consenso. Negli ultimi anni il sistema è degenerato». Solo casi personali, oppure si è dinanzi ad uno scollamento di fondo della classe dirigente del centrodestra? «Il centrodestra deve riorganizzarsi senza dubbio. Noi di Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni, facciamo della coerenza un punto nevralgico della nostra politica. Esiste il problema della classe dirigente, sia dal punto di vista valoriale, sia dal punto di vista della conoscenza, e delle competenze. Per questo è partita la scuola di politica con l’adesione di tanti giovani». Lei rappresenta l’uomo forte del centrodestra pugliese da oltre un ventennio. Si sente sul tavolo degli imputati? «Ho sempre svolto il mio ruolo confrontandomi con gli elettori. Non faccio il parlamentare europeo per caso. Poi creare una coalizione vincente è una cosa diversa e per questo occorre avere posizioni lineari. Perché c’è un mercato delle vacche alla luce del sole e un altro silenzioso, underground». Si parla sempre del vecchio piano-Fitto come l’origine dei mali della sanità pugliese. Che dice? «Non governo dal 2005. E chi per 17 anni ha sfasciato il sistema sanitario, continua a straparlare del mio piano. Avrebbero dovuto aggiornare e approvare altri 2 o 3 piani, ma non hanno fatto nulla». Quali sono i risultati? «Debiti fuori controllo, in parte giustificati dall’emergenza Covid e utilizzati per la campagna elettorale, mancanza di scelte strategiche, l’ospedale in Fiera. Poi c’è il tema del personale. I dipendenti delle Sanitàservice fanno parte del sistema sanitario o no? Se non lo fossero, sarebbe opportuno che lo diventassero per avere il quadro chiaro oppure si gioca su due tavoli?». Quindi, intravede un metodo di governo? «Certo, questo riguarda ogni ambito. Consulenze, convenzioni, stabilizzazioni, centinaia di assunzioni giustificate con la logica delle coincidenze, per dirla con una battuta. Il sistema è del tutto fuori controllo, con 500 milioni di deficit». Ma l’opposizione che fa? «Il compito dell’opposizione è mettere in campo una serie di iniziative, come sta facendo il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che sta svolgendo un lavoro eccellente. Non vorrei che con la logica della collaborazione si dimenticasse che l’opposizione deve fare l’opposizione». La newsletter del Corriere del Mezzogiorno – PugliaSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Puglia iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 20 aprile 2022 | 13:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-20 11:56:00, L’eurodeputato parla di sistema degenerato: «Il consenso alla Regione Puglia si costruisce così»,