Foggia, ucciso al lido a colpi di pistola. Paura per i turisti in spiaggia

di Luca Pernice

Assassinato il pregiudicato Maurizio Cologno all’ingresso del parcheggio di uno stabilimento balneare. Una residente: «Non si può più vivere così, potevano esserci anche dei bambini»

FOGGIA — «Ho sentito dei rumori, come spari di una pistola. Ma non ci ho dato peso, con tutto il casino della spiaggia. Poi ho visto gente che andava verso il parcheggio. Ci sono andato anche io e ho visto il lenzuolo bianco che copriva il corpo». Un bagnante, scosso, racconta l’omicido di Maurizio Cologno, 52 anni di San Severo, pregiudicato. Il delitto a Marina di Lesina, all’ingresso del parcheggio dello stabilimento balneare «Holiday», a poco meno di duecento metri dalla spiaggia che, nonostante il tempo incerto, era affollata di bagnanti e di bambini che giocavano.

Un’esecuzione, che ha spaventato bagnanti e residenti : «Ho sentito — racconta una signora che abita di fronte al parcheggio — una prima esplosione di colpi d’arma da fuoco. Poi una pausa e quindi altre esplosioni. Quando siamo scesi ci hanno detto che era stato ucciso un uomo. Assassinato davanti al parcheggio del lido. Non è possibile. Potevano esserci anche dei bambini. Non si può vivere in questo modo». «Abbiamo sentito le urla — racconta il titolare del lido, Antonio Splendido — poi abbiamo visto una persona accasciata a terra. È successo tutto in pochi istanti, non sappiamo nient’altro».

Stando ad una prima ricostruzione, intorno alle 11 due persone si sarebbero avvicinate a Cologno, che forse chiedeva soldi ai bagnanti che parcheggiavano l’auto, sparando cinque o sei colpi di pistola. Per il cinquantaduenne non c’è stato nulla da fare. Alcuni proiettili hanno forato la carrozzeria di un’automobile, mentre altri hanno raggiunto la vittima in più parti del corpo, anche alla testa. Cologno avrebbe tentato di scappare, forse con il monopattino con cui era solito muoversi, che è stato trovato accanto al cadavere.

I carabinieri e la Procura di Foggia, non escludono alcuna ipotesi. La pista della criminalità organizzata appare la meno battuta, nonostante le modalità dell’esecuzione e nonostante non mancassero i precedenti penali della vittima: reati contro il patrimonio, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, estorsione, porto abusivo di armi e reati in materia di sostanze stupefacenti. Il 2 marzo del 2013 Cologno era stato arrestato perché — in regime di sorveglianza speciale — sfondò la porta del Comune di San Severo, minacciando assessori, impiegati comunali e il capo di gabinetto. Pretendeva di essere assunto dalla ditta che si occupava dei parcheggi in città e voleva essere ricevuto dal sindaco: non avendo avuto l’incontro andò su tutte le furie. Nel 2017 un altro arresto, per detenzione di droga ai fini di spaccio.

Marina di Lesina è la frazione balneare di Lesina che, nel periodo estivo, raggiunge anche cinquantamila presenze. Il sindaco Primiano Di Mauro parla di «un’isola felice» che però, per la sua vicinanza a centri ad alta concentrazione criminale «merita maggiore attenzione e controllo». Mentre il proprietario del lido ribadisce: «La nostra struttura balneare è da sempre frequentata da gente perbene e nulla abbiamo a che fare con episodi criminosi».

Intanto con quello di ieri salgono a quattro gli omicidi nel Foggiano in meno di un mese. L’11 luglio scorso a Foggia è stato ucciso Alessandro Scopece, pregiudicato, legato alla criminalità organizzata; il 31 luglio in una zona di campagna di Cerignola sono stati trovati i corpi di Gerardo e Pasquale Cirillo, agricoltori, padre e figlio freddati da un presunto debitore.

13 agosto 2022 (modifica il 13 agosto 2022 | 22:52)

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, 2022-08-13 22:34:00, Assassinato il pregiudicato Maurizio Cologno all’ingresso del parcheggio di uno stabilimento balneare. Una residente: «Non si può più vivere così, potevano esserci anche dei bambini», Luca Pernice

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