“Eppur si muove” potrebbe essere l’estrema sintesi dell’analisi sui dati dall’Osservatorio Digitale che monitora i bandi sulla formazione professionale e le politiche attive del lavoro in Italia. La piattaforma, ideata da CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale) e da PTSCLAS, evidenzia come gli impegni di spesa in Italia dei bandi per la Formazione Professionale e le Politiche Attive del Lavoro, siano cresciuti, registrando quindi un trend positivo.
Infatti, l’Osservatorio Digitale (www.cnos-fap.it e www.osservatoriodigitale.ptsclasplatform.it) esplicita che nel 2022 ci sono stati 1.220.706.006,23 di euro investiti nella Formazione, per lo più ordinamentale, in leggero aumento rispetto ai 1.011.886.306,64 di euro del 2020; mentre più evidente risulta la crescita dei finanziamenti dedicati alle Politiche Attive del Lavoro con 2.283.525.636,62 di euro del 2022 rispetto agli 822.668.967,83 del 2020. Questo è quanto risulta dallo studio critico di 262 avvisi pubblicati dalle Regioni, di cui 159 riguardanti le Politiche della Formazione e 103 relativi alle Politiche Attive del Lavoro. Si può affermare quindi, che la tendenza delle politiche europee e nazionali è quella di implementare gli investimenti in questi ambiti, ritenuti ormai determinanti per lo sviluppo dell’occupazione.
L’incontro dal titolo “Seminario sulle Politiche della formazione professionale e del lavoro. Il Sistema ITS per il rilancio di tutta la filiera professionale”, svoltosi l’8 novembre a Roma a Palazzo Giustiniani, su iniziativa del Senatore Matteo Gelmetti, ha avuto l’obiettivo di porre al centro dell’attenzione due ambiti su cui si sta concentrando l’attenzione della politica occupazionale: IeFP e PAL.
È sempre più evidente l’interrelazione tra le due voci di spesa. Nel corso degli anni la progettazione dei bandi delle Regioni e Province Autonome, è infatti diventata più matura. L’anno in esame inoltre beneficia di primi effetti del PNRR e dall’uscite dall’emergenza sanitaria e dell’effettiva attuazione del programma GOL. Per fare un esempio guardando alle tipologie di risorse impiegate per finanziare i percorsi GOL, emerge che l’86% dei finanziamenti siano derivanti dal PNRR, il restante invece ricomprende fondi FSE+, risorse regionali/provinciali o altre tipologie di fondi.
Il dibattito poi, si è spostato sul futuro, sulla recente Riforma degli Istituti Tecnici e Professionali, il potenziamento degli ITS Academy e la proposta di Sperimentazione della nuova filiera formativa tecnologica-professionale, così tanto voluta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Riforme e risorse che possono servire a superare certe reticenze e disegnare un nuovo sviluppo del Paese basato sulle competenze.
“Siamo di fronte a una nuova sfida con la riforma del Ministro Valditara. Auspichiamo che questa possa concorrere nella direzione di un pieno riconoscimento della IeFP, delle sue peculiarità e della sua propria identità, alla pari dei percorsi scolastici.” Afferma Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale del CNOS-FAP.
Il CNOS-FAP rileva un apprezzamento per la crescita e il consolidamento di tale filiera, che ha raggiunto un buon livello e che deve determinare gli ultimi tasselli per arrivare ad una sua piena realizzazione, ma mancano però ancora interventi strutturali che aiutino a superare le forti disomogeneità regionali.
Giacomazzi ribadisce “l’attenzione sullo sviluppo degli ITS mette bene in evidenza la ricchezza formativa ed educativa della filiera lunga della formazione tecnico-professionale, come elemento conclusivo e di eccellenza.”
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