Meloni premier, la standing ovation per Mattarella alla Scala: le foto dellanno

PoliticaLe foto dell’anno 2022 Dodici immagini simbolo: dalle lacrime (bipartisan) per l’addio a David Sassoli, alla standing ovation per il presidente Sergio Mattarella alla prima della Scala. Dal crollo del centrosinistra, al trionfo della destra, che porta la prima donna al governo dell’Italia. E ancora: il silenzioso addio di Mario Draghi a Palazzo Chigi dopo aver replicato il suo Whatever it takes (stavolta contro la pandemia) e dopo aver perso il sostegno della politica (che pure aveva salvato nel febbraio 2021). Dodici foto scelte per ripercorrere i momenti chiave degli ultimi 12 mesi della politica italiana, con i protagonisti della lotta alla pandemia ormai entrati nell’immaginario collettivo, alcuni dei quali (virologi in primis) sono scesi nel campo politico, speranzosi di poter contare sulla notoriet acquisita nella sfida al Covid. E a ruota la prima campagna elettorale sul bagnasciuga, in piena estate, in vista di un’altra prima assoluta: le elezioni politiche a settembre, il 25. Gennaio LE LACRIME (BIPARTISAN) PER SASSOLINella notte dell’11 gennaio smette di battere il cuore di David Sassoli, 65 anni, presidente del Parlamento europeo. Sempre (e rigorosamente) nel centrosinistra, per l’addio al volto del Tg1 poi arrivato a Bruxelles la commozione corale: da destra a sinistra. Per Sassoli, che ha lottato contro il cancro, vengono disposti funerali di Stato, officiati dal cardinale Matteo Maria Zuppi, suo amico da sempre. Di Sassoli, cristiano-cattolico passato dal giornalismo all’impegno politico, rimane anche una immagine simbolo: lui, giovanissimo, che piccona il Muro di Berlino. (foto: Patrick Hertzog/Afp) Febbraio IL BIS DI MATTARELLA SALVA I PARTITIDurante il 2021, a pi riprese, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva ripetuto di essere indisponibile per un secondo mandato. Ma mentre l’Italia tenta di rialzarsi, per ripartire dopo la pandemia, i partiti non riescono a trovare un accordo sul nome del suo successore. All’ottavo scrutinio, naufragato il piano per portare il premier Draghi sul Colle e davanti a una pericolosa impasse per il Paese, Mattarella viene eletto per un secondo mandato: 759 voti, il secondo maggior consenso nella storia della Repubblica, solo dopo Sandro Pertini (832). Il 3 febbraio, nel discorso di insediamento davanti alle Camere, la parola pi usata da Mattarella dignit, scandita per ben 18 volte. (foto: Roberto Monaldo/Ansa) Marzo ZELENSKY ALLA CAMERA: IL NOSTRO POPOLO DIVENTATO L’ESERCITOIl nostro popolo diventato l’esercito. E i russi stanno uccidendo centinaia dei nostri bambini. uno dei passaggi pi toccanti del discorso di Volodymyr Zelensky, in videocollegamento con la Camera dei deputati. Il presidente ucraino ringrazia l’Italia per il sostegno nel conflitto contro l’invasore russo. L’emozione palpabile, ma in Aula mancano almeno 300 eletti, perch non tutti condividono. Il premier Draghi applaude, cos come gran parte del governo. Ma il nemico si chiama Vladimir Putin e la battaglia si annuncia, purtroppo, ancora lunga e sanguinosa. Aprile UNA PIZZA “PRESIDENZIALE” PER LA LIBERAZIONE, NELLA TERRA DEI FUOCHIResistenza opporsi all’invasore anche perch la pace fu conquistata con le armi. Il presidente Sergio Mattarella, celebrando il 77esimo anniversario della Liberazione, ricorda cos il sacrificio di soldati e civili per riconquistare ci che il nazifascismo aveva negato. Il 25 Aprile in visita ad Acerra, nel cuore della Terra dei fuochi, una delle aree pi inquinate e complesse d’Italia. Per l’occasione, due giovani pizzaiuoli offrono al capo dello Stato una margherita fatta come si deve. (foto: Francesco Ammendola/Ansa) Maggio DRAGHI IN MISSIONE ALLA CASA BIANCA (CONTRO PUTIN)Putin pensava di poterci dividere, ma ha fallito. Il 10 maggio Mario Draghi vola alla Casa Bianca per incontrare Joe Biden. Durante l’incontro, il premier italiano e il presidente Usa rafforzano l’intesa per politica e militare per respingere l’aggressione della Russia. Al termine della missione a Washington verr varato un cospicuo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. Il primo di una lunga serie di sostegni economici che, nonostante la coesione tra Nato e Ue, ancora non sono riusciti a costringere Putin al negoziato per un cessate il fuoco. (foto: Filippo Attili/Palazzo Chigi) Giugno DI MAIO E LA SCISSIONE FLOP stata probabilmente la scissione pi sopravvalutata della storia della Repubblica. Il 21 giugno, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, gi capo del M5S, davanti alle ripetute minacce di far cadere il governo del suo leader politico Giuseppe Conte, gli porta via 61 parlamentari. Una mossa studiata al tavolino da giorni, con l’obiettivo di fare da stampella all’esecutivo Draghi. Sono giorni al cardiopalma, che faranno tirare un sospiro di sollievo alla maggioranza. Ma durer poco, perch poi sar il centrodestra a staccare a sorpresa la spina. Di Maio si presenter alle elezioni con il suo nuovo partito: Impegno civico, che conquister appena lo 0,6%. (foto: Mauro Scrobogna/LaPresse) Luglio L’ADDIO DI DRAGHI, DOPO 616 GIORNI il 21 luglio quando Mario Draghi reitera le sue dimissioni da capo del governo. Il presidente Sergio Mattarella le accetta e decreta lo scioglimento anticipato delle Camere. Termina cos la XVIII legislatura. A far cadere Draghi, per il quale a gennaio erano fallite le chance di essere eletto al Quirinale, non formalmente l’opposizione del Movimento, che lo accusa di favorire la costruzione di un inceneritore a Roma, bens Forza Italia e Lega, i partiti di centrodestra che fino a quel momento lo sostenevano con forza. (foto: ufficio stampa del Quirinale) Agosto IL BACIO LETTA-CALENDA DURA UN SOFFIOC’ chi, parafrasando Carmen Consoli, lo ha paragonato a L’ultimo Bacio. Metafore da musical politico a parte, l’affettuoso abbraccio di Carlo Calenda a Enrico Letta, con tanto di patto sottoscritto da entrambi, durato una notte e via. Il 2 agosto, in piena campagna elettorale, il leader del Pd e quello di Azione sembrano aver trovato un’intesa per provare a contrastare il centrodestra in vista delle elezioni del 25 settembre. Il paletto chiave di Calenda un argine alle candidature blindate per la sinistra pi radicale, da Fratoianni al verde Bonelli. Le cose non andranno per in questa direzione e Calenda far saltare il tavolo, alleandosi con il nemico-amico Matteo Renzi, nel nome del riformismo. Settembre IL TRIONFO DI MELONI, LA PRIMA DONNA PREMIERIl 25 settembre, come previsto da tutti i sondaggi, il centrodestra vince nettamente le elezioni. Fratelli d’Italia, che 10 anni fa incassava appena l’1,96%, si afferma come primo partito. Giorgia Meloni, nonostante le pesanti schermaglie con Silvio Berlusconi, diventa la prima donna premier nella storia della Repubblica italiana. L’Italia ha scelto noi e non la tradiremo, dice la leader di FdI prima di entrare a Palazzo Chigi. (foto: Giuliano Benvegn) Ottobre IL GOVERNO GIURA, DOPO LO SCONTRO MELONI-BERLUSCONIIl 22 ottobre, il governo Meloni giura al Quirinale: il 68esimo della Repubblica. un traguardo che viene raggiunto dopo forti fibrillazioni: Io, a differenza di altri, non sono ricattabile, arriva a dire la premier incaricata replicando all’alleato Berlusconi che reclamava un peso maggiore di Forza Italia nel governo. Tra i ministri, vice e sottosegretari, l’esecutivo composto da 65 membri. Le regioni pi rappresentate sono: Lazio, Lombardia e Veneto. Su 24 ministri ci sono appena 6 donne. (foto: Fabio Frustaci/Ansa) Novembre CON MACRON IL PRIMO VERTICE INTERNAZIONALE. POI LE SCINTILLE SUI MIGRANTIIl 22 ottobre, il primo incontro internazionale di Meloni con il presidente francese Emmanuel Macron. Un lungo faccia a faccia, informale, sulla terrazza di un hotel di Roma. Il blitz transalpino nella capitale si concluder con una nota che fa trasparire un buon clima: Collaborazione sulle grandi sfide comuni Ue. Poco dopo, per, davanti all’aumento della pressione degli sbarchi, tra Palazzo Chigi e l’Eliseo si accende un duro scontro per la diversit di vedute sulle modalit di accoglienza dei migranti in ambito Ue. Dicembre ALLA SCALA LA STANDING OVATION PER MATTARELLAAlla prima della Scala, il 7 dicembre, scatta la standing ovation per il presidente Sergio Mattarella. Cinque minuti di applausi, fino a quando il direttore Riccardo Chailly d il via all’Inno di Mameli, riconoscimento corale per la figura del capo dello Stato. Nel palco presidenziale, assieme a Mattarella, ci sono la presidente della commissione Ue Ursula von der Lyen, il presidente del Senato Ignazio La Russa, la premier Giorgia Meloni e il sindaco di Milano Beppe Sala. (foto: Francesco Ammendola/Ansa)

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