Francesco, divulgatore 15enne: «Scopriamo insieme i dinosauri che volano tra noi»

specie a rischio

di Valeria Sforzini05 giu 2022

Ci catapultiamo indietro di 200 milioni di anni. Quello che vediamo però non è lo scenario apocalittico che abbiamo sempre associato all’era giurassica. In realtà c’è una natura lussureggiante, è un mondo pieno di vita. E di dinosauri. Ma cosa rispondereste se vi dicessero che anche oggi, nel 2022, i dinosauri sono tra noi? Non i lucertoloni verdi che siamo abituati a immaginare. Piuttosto, dei piccoli esserini con ali ricoperte di piume, che arrivano direttamente dal mondo di 200 milioni di anni fa, dopo migliaia di evoluzioni, e che pur essendo sopravvissuti alle estinzioni di massa, oggi sono in messi in pericolo da noi.

Nel primo appuntamento di “Agire per il clima”, la maratona di due giorni voluta da Pianeta 2030 di Corriere.it, per la Giornata mondiale dell’Ambiente, l’aspirante ornitologo Francesco, 15 anni e sei libri all’attivo, è intervenuto per presentare la sua ultima uscita, che svela la realtà dietro ai nostri cieli e insegna a guardare alla storia (e al futuro) con occhi diversi

«Gli uccelli non sono altro che uno dei tanti gruppi di dinosauri che si è evoluto nel tempo, l’unico riuscito a sopravvivere e ad arrivare fino a noi», spiega Francesco Barberini, 15 anni, divulgatore e aspirante ornitologo, già autore di sei libri. « I dinosauri sono tra noi ed è anche per questo che dobbiamo capire che dobbiamo capire che la natura è piena di storie da raccontare». Barberini, insignito dell’onorificenza di alfiere della Repubblica quando aveva solo dieci anni, è intervenuto all’evento di Corriere e Pianeta 2030 «Agire per il clima», organizzato in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il suo ultimo libro I dinosauri che volano tra noi, ci porta proprio alla scoperta di rondoni, passeri e merli, a partire dai loro antenati. Sempre guidato da un motto: «Se conosci la natura, la ami. Se la ami, la proteggi».

Nei talk di lunedì della maratona «Agire per il clima» (qui la pagina web per seguirli in diretta streaming) si parlerà di aria, acqua, sole, terra (e rifiuti): i punti cardinali della rivoluzione. Eppoi di «nuova economia della sostenibilità», quindi di resilienza e innovazione nel cibo e nel vino, degli effetti sulla nostra salute dei cambiamenti climatici, delle filiere che fanno bene all’ambiente, delle nuove professioni green e di innovazione

Uccelli -dinosauri

«Torniamo alle foreste inglesi di milioni di anni fa», racconta, «Tra un albero e l’altro, saltella una piccola lucertolina, che si chiama Scleromochlus. Questa aveva una particolarità rispetto alle altre: aveva evoluto una peluria con piccoli filamenti che le ricoprivano il corpo. E in questo modo aveva la possibilità di mantenere il calore corporeo, aumentare il proprio metabolismo e scappare più agilmente dai predatori». Da questa lucertolina si sono evoluti moltissimi altri animali che hanno ereditato questa caratteristica, tra cui anche i dinosauri. «Sono sempre stati rappresentati come dei lucertoloni terrificanti, ma oggi sappiamo che c’erano tantissimi tipi di dinosauri. Erbivori, carnivori. Ma sappiamo che c’erano tantissimi dinosauri che avevano mantenuto le piume». Quelli più piccoli, che hanno usato le piume per volare, e dopo secoli di evoluzione, non sono altri che gli uccelli.

Tuteliamo i nostri cieli

Il libro di Francesco Barberini è anche un modo per sfatare i miti attorno agli animali e agli uccelli. E in una giornata come quella dedicata all’Ambiente, diventano un’occasione preziosa per parlarne e capire cosa possiamo fare per dare il nostro contributo. «Quando si parla di specie a rischio si considerano sempre quelle più iconiche, come gli orsi polari e le tartarughe marine», spiega. «Ma non consideriamo le altre. Gli uccelli ad esempio sono a rischio per la perdita di biodiversità, per la caccia, per i pesticidi. Quando si pensa agli uccelli vengono sempre in mente le specie più grandi, colorate o esotiche, dalle aquile ai tucani. Ma pensiamo ad esempio a quelle specie che volano nei nostri cieli. Come passero. Nel mondo, per esempio, ci sono moltissime specie di passeri, ma nessuna è come il passero italiano, che oggi è messo a rischio da pesticidi e perdita di habitat». E per difenderli, bisogna prima conoscerli.

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, 2022-06-05 21:47:00, Il giovane l’aspirante ornitologo Francesco Barberini, sei libri all’attivo, è intervenuto all’evento di Pianeta 2030 e Corriere per presentare la sua ultima uscita, che svela la realtà dietro ai nostri cieli e insegna a guardare alla storia (e al futuro) con occhi diversi, Valeria Sforzini

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