Criptovalute
di Redazione Economia11 nov 2022
FTX, uno dei maggiori exchange di criptovalute al mondo (dal valore aziendale, fino a poco tempo fa, di 25 miliardi di dollari), ha annunciato che presenterà istanza di fallimento e che il suo amministratore delegato, Sam Bankman-Fried, si dimetterà in seguito a uno scandalo di trading che ha coinvolto l’azienda in indagini normative. Il drammatico disfacimento della società, ha segnato un crollo incredibile di quella che si credeva essere una delle aziende di criptovalute più stabili al mondo. Ora, invece, ci sono investitori arrabbiati e un numero crescente di enti governativi che cercano di determinare cosa sia successo. Ma dietro il collasso di Ftx, scrive Federico Fubini, quarta maggiore piattaforma al mondo per il trading delle cripto-valute, ci sono tutti gli ingredienti di uno choc sistemico che propaga il contagio a tutto il mondo della finanza digitale e oltre.
Lo stop al ritiro dei depositanti
Il Dipartimento di Giustizia americano e due autorità di regolamentazione federali hanno avviato indagini per verificare se la borsa di criptovalute ora crollata abbia eluso le regole sulla salvaguardia dei depositi dei consumatori e sui rapporti con gli affiliati di trading, secondo quanto riferito da quattro persone che hanno familiarità con le indagini. Ma l’innesco definitivo è stato il rifiuto della piattaforma rivale Binance di correre in soccorso di Ftx dopo che quest’ultima ha chiuso ai ritiri dei depositanti. Volumi finanziari ancora difficili da quantificare, ma potenzialmente equivalenti a varie decine di miliardi di dollari, restano bloccati in quel buco nero che è oggi Ttx.
I Bankman Fied, professori a Stanford
Il suo fondatore e capo carismatico, il trentenne perennemente in shorts Sam Bankman Fried, classe 1992, figlio di due professori di diritto della Stanford, smetterà di fare donazioni ai politici, di invitare profumatamente a pagamento Bill Clinton, Tony Blair o la stella del pop Katy Perry alle sue convention alle Bahamas e di farsi intervistare dalla grande stampa finanziaria globale in ristoranti con vista sulle spiagge caraibiche dove Daniel Craig ha girato le sue scene di James Bond che emerge dalle acque. Non avrà più un patrimonio personale valutato in 23 miliardi di dollari, come fino a pochi mesi fa. Piuttosto, Bankman-Fried dovrà rispondere a molte delle stesse domande che i regolatori finanziari americani hanno già rivolto anni fa a Bernie Madoff. E i regolatori finanziari a loro volta dovranno spiegare com’è possibile che volumi così vasti di transazioni, senza alcune selezione della clientela all’accesso, abbiano potuto aver luogo in tanta opacità.
Il sospetto: soldi dei clienti a copertura delle perdite
Il sospetto, scrive ancora Fubini, è che Ftx abbia dato luogo a una classica truffa, benché con le caratteristiche moderne dell’industria cripto. Semplicemente, negli ultimi mesi Bankman Fried deve aver trasferito miliardi di volumi finanziari di proprietà dei suoi clienti a supporto del trading in Fft (una criptovaluta) della sua società di investimento Alameda Research. Cioè ha usato i soldi dei clienti non per investirli, ma per tappare i buchi delle perdite sui suoi stessi investimenti. E ha perso tutto. Non è solo un giovane con pochi scrupoli a perdere la sua reputazione e il denaro di chi aveva creduto in lui. Nella sua piattaforma Ftx avevano investito anche grandi nomi della finanza tradizionale, da Wall Street al venture capital californiano.
Moneyfarm: pesa Ftx, bitcoin sotto 17 mila
Intanto, «il mondo delle criptovalute trema, con il valore del Bitcoin che scende sotto quota 17.000 dollari per la prima volta da due anni», ha spiegato Roberto Rossignoli, portfolio manager di Moneyfarm. Ftx, uno dei maggiori exchange di monete virtuali al mondo , che ha investitori del calibro di BlackRock, Sequoia e anche l’Ontario Teacher’s Pension Plan Board (fondo pensionistico per gli insegnanti delle scuole della provincia canadese con una consolidata reputazione tra gli investitori istituzionali), sottolinea l’analista, «ha visto il proprio capitale, sia economico che reputazionale, dissolversi in poche ore anche a seguito alcuni tweet rilasciati dal Ceo di Binance, competitor di Ftx, nei quali si evidenziavano alcuni rischi nella struttura del capitale sociale di Ftx».
Manca una Consob delle criptovalute
«Partiamo dal presupposto che il mondo delle criptovalute è uno strano ecosistema. Mentre la maggior parte degli operatori finanziari, incluso Moneyfarm, operano e commerciano in sedi regolamentate, nel sistema delle cripto la maggior parte degli scambi – osserva – non sono regolamentati e mancano del tutto sia un’istituzione che vigili sul mercato, come ad esempio la Consob in Italia, sia salvagenti di ultima istanza, come quelli che hanno salvato il sistema finanziario nel 1998 o nel 2008. Questa struttura ha dunque permesso la proliferazione e il commercio di prodotti esotici, complessi e potenzialmente rischiosi per gli investitori. Pertanto, quando scoppia la bolla, le ripercussioni sono drastiche se confrontate con i mercati finanziari tradizionali».
Iscriviti alla newsletter “Whatever it Takes” di Federico Fubini. Dati, fatti e opinioni forti: le sfide della settimana per l’economia e i mercati in un mondo instabile. Ogni lunedì nella tua casella di posta.
E non dimenticare le newsletter L’Economia Opinioni”
e “L’Economia Ore 18”
.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-11-11 19:01:00, Il giovane ceo di Ftx si è dimesso in seguito a uno scandalo di trading che ha coinvolto l’azienda. Il mercato delle criptovalute reagisce: Bitcoin sotto i 17 mila dollari per la prima volta da 2 anni, Redazione Economia