Perché sui funerali di Ratzinger aleggiava il senso di una doppia fine

Il pontificato di Ratzinger ha mostrato le fragilit della Chiesa, l’ingovernabilit della macchina vaticana, la fine del papato europeo. E la Chiesa – ammalatasi della crisi europea – vive un momento di frantumazione, e si affaccia a un futuro nebbioso

Il clima dei funerali di Benedetto XVI era triste.
Non era solo la mestizia funebre.

Aumentava la sensazione la nebbia, rara a Roma. Ratzinger stato una personalit grande: come intellettuale e Papa. Morto — direbbe la Bibbia — sazio di giorni.

Eppure un senso di fine aleggiava sulla liturgia.
Francesco, con le rosse vesti del lutto papale, aveva un volto grave e non ha nascosto le lacrime dopo il commiato.

La fine di un uomo e di un mondo

. Wojtyla fu il primo Papa non italiano dal 1553. Sembr un salto. Ma, con Ratzinger, si vide che un Papa europeo, polacco dell’asburgica Cracovia o bavarese, non era lontano da un italiano (il bresciano Montini o il bergamasco Papa Giovanni). Il papato italo-europeo era considerato capace di gestire la Chiesa universale. Dopo la forza carismatica di Wojtyla (che, per il cardinal Martini, copriva un po’ i problemi), il papato di Ratzinger ha invece mostrato le fragilit della Chiesa e l’ingovernabilit della macchina vaticana.

Sia Ratzinger che Wojtyla hanno creduto alla funzione centrale dell’Europa nell’ecumene cattolica, origine dello slancio mondiale del Papa polacco. Questi disse drammaticamente: Se si perde l’Europa, tanto perduto del cattolicesimo.

I funerali hanno mostrato la fine del papato europeo gi manifestata dall’elezione di Francesco, venuto quasi dalla fine del mondo.

Il cattolicesimo si ammalato della crisi europea o forse parte di essa. Lo mostrano i pochi praticanti, le scarse vocazioni (in un continente che inviava missionari ovunque).

Il funerale di Ratzinger non ha mostrato la forza dei conservatori e dei tradizionalisti. Il numero dei fedeli in piazza era relativo. L’operazione di fare del Papa emerito un anti Francesco non funziona. Il mondo tradizionalista non ha coesione. E poi quanti cattolici s’interessano ai due Papi?

Il problema del cattolicesimo oggi che vive nel tempo dell’io, il soggettivismo rapido dei social, mentre il noi, la Chiesa o le varie realt sociali, si sfarinano.

Ma non ci sono due correnti nella Chiesa, bens un fenomeno di frantumazione e poche visioni comuni, come nella societ europea.

Lo stesso ceto dirigente della Chiesa, non pi centrato su un coagulo europeo, non ha trovato nuovi equilibri. I cambiamenti — lo insegna Montini — si fanno con una rinnovata classe dirigente.

Il funerale di Benedetto XVI era abitato dalla stanchezza, come in Europa. La risposta dei forti leader sovranisti, il polacco o l’ungherese, venuti ad omaggiare il Papa della tradizione, non risolutiva.

Francesco, di fronte a questo scenario, non ha parlato di storia o di futuro, limitandosi a evocative parole credenti. La sobriet del funerale sta nelle parole pi che nel rito.

Forse il Papa l’ha fatto consapevole che l’antica Chiesa di Roma vive una transizione verso un futuro ancora un po’ nebbioso.

5 gennaio 2023 (modifica il 5 gennaio 2023 | 21:20)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version