di Marco GalluzzoLa premier prima del rientro in Italia: «Nei nostri confronti c’era molta curiosità, non solo perché ero l’unica donna seduta al tavolo». L’incontro con Biden: ho chiesto maggiore attenzione sui prezzi del gas liquido che importiamo BALI – «È stato un successo e non era scontato, siamo riusciti a fare una dichiarazione congiunta sull’Ucraina, c’è un riavvicinamento dell’Occidente con il resto del mondo sulla condanna netta» verso Mosca. Giorgia Meloni incontra i giornalisti al termine del vertice internazionale delle prime venti economie del mondo. È trafelata, «scusatemi, ho solo una manciati di minuti», sono le prime parole, deve ancora incontrare il presidente cinese prima di ripartire e rientrare in Italia. Ma ci tiene soprattutto a rimarcare un dato: «Nei nostri confronti c’era molta curiosità, non sono nemmeno riuscita a fare tutti i bilaterali che sono stati richiesti dagli altri governi, certo c’è il fatto che sono stata l’unica donna seduta al tavolo come rappresentante di uno Stato, ma non è solo questo». Il bilancio della presidente del Consiglio alla fine del G20 parte infatti sottolineando il peso specifico del suo esecutivo, attribuendo a questo il suo punto di forza: «Sì, sono donna, ma siamo anche un governo stabile e solido, che ha una prospettiva più lunga e diversa di chi ci ha preceduto, gli altri esecutivi italiani hanno sempre avuto un orizzonte corto e in questi casi è difficile avere una visione, noi invece possiamo avere una strategia di lungo periodo, possiamo fare la differenza, impostare alcune relazioni bilaterali in modo diverso, e questo rende più facile il nostro ruolo internazionale». È il dato politico su cui più insiste Giorgia Meloni. Lo fa commentando il suo incontro con Biden, sul quale conferma di aver chiesto un’attenzione maggiore sui prezzi del gas liquido che importiamo dagli Stati Uniti. Lo fa a corredo della due giorni in cui è intervenuta due volte in plenaria e ha avuto quasi una decina di incontri con altrettanti leader, lo rimarca persino nell’interlocuzione avuta con il premier australiano, Albanese, italiano di origine, con il quale abbiamo ragionato su «due economie complementari» e questo ci consente di lavorare in modo diverso dal passato, è la conclusione del ragionamento. Un ragionamento che vale anche «per il confronto avuto con Erdogan», a cominciare da dossier di interesse reciproco su gas ed energia. Sulla guerra Meloni usa parole durissime: quello delle ultime ore «è il bombardamento criminale»di Putin contro Kiev, e l’incidente della Polonia, al di là delle ricostruzioni, «cambia poco la sostanza», resta il fatto che gli attacchi militari russi, anche quelli di questi giorni,«sono contro tutte le norme del diritto internazionale». Alla fine c’è anche una domanda sul conflitto con la Francia, sul gelo di queste ore con Macron: «L’ho incontrato diverse volte in questi due giorni, ma non c’è stato modo di parlare delle questioni europee, quelle le possiamo affrontare ogni giorno ma in un altro contesto», è la risposta, indubbiamente diplomatica. 16 novembre 2022 (modifica il 16 novembre 2022 | 15:39) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-16 13:27:00, La premier prima del rientro in Italia: «Nei nostri confronti c’era molta curiosità, non solo perché ero l’unica donna seduta al tavolo». L’incontro con Biden: ho chiesto maggiore attenzione sui prezzi del gas liquido che importiamo, Marco Galluzzo