Gabriele Albertini: La sfilata in mutande mi fece finire su Newsweek. Le dovevo incorniciare

di Giangiacomo Schiavi

Corteggiato e candidato pi volte, ha deciso di restare fuori dai giochi politici: Ora faccio l’osservatore. Citando De Andr “do buoni consigli non potendo pi dare cattivo esempio”. In Lombardia vincer Fontana col 45%. Io mangiai consensi ai leghisti: lasciai loro i forconi, le corna dei Galli e il dio Po…

Gabriele sindaco, europarlamentare, senatore, imprenditore, politico, civil servant, nel 2013 presidente mancato di Regione Lombardia, ricercato, omaggiato, ricandidato, ultimamente scandidato… Un anno fa poteva tornare a fare il sindaco di Milano. Me l’avevano chiesto prima Salvini e poi Berlusconi…. Dopo lo storico strip tease con le mutande di Valentino sembrava pronto a rimettere i pantaloni. Invece? Ho rinunciato per motivi familiari. Poi l’ha chiamato Matteo Renzi. Nel 2022 attraverso Maria Elena Boschi mi ha offerto la candidatura come capolista alla Camera. Sfumata per l’alleanza di Italia Viva con Calenda, che ha scelto uno stimabilisimo collega. Infine Letizia Moratti. Mi ha offerto generosamente la candidatura in Lombardia come capolista per le regionali 2023. Sembrava fatta. Avevo accettato immaginandola candidata del centrodestra, con il bravo Fontana destinato ad altro incarico. Non andata cos. Mi sono sfilato anche da supporter perch nella sua lista comparso un ex magistrato con il quale ho avuto un contenzioso ventennale, che la Cassazione aveva bandito da Milano e trasferito a Torino per gravi motivi disciplinari….

Oggi da che parte sta?
Semplice osservatore.

Come vede da osservatore, con alle spalle 10 anni da sindaco di Milano, il voto in Lombardia?
Fontana 45%, Maiorino 30%, Moratti 15%, con un 3-4% di margine d’errore per ciascun candidato.

Letizia Moratti, come lei del centrodestra, poteva essere anche il candidato del centrosinistra?
Se il Pd avesse una leadership adeguata alle sfide della modernit avrebbe potuto accettare la battaglia: appoggiare la candidatura Moratti, e proporsi come una forza autenticamente riformista, rinunciare, per sempre a quel “nessun avversario a sinistra” che lo ha condizionato dal suo inizio… Ma cos non stato.

Il Pd con Majorino e i Cinque stelle possono essere una sorpresa?
La scelta di Maiorino con i 5 stelle non una sorpresa, una conferma: si preferisce perdere, con onore, piuttosto che provare a vincere.

Lei su che cosa avrebbe puntato, in caso di candidatura?
Sarei partito da un fatto: la Lombardia produce, da sola, il 25% del Pil dell’Italia ed abitata da oltre 10 milioni di persone. Il primo obiettivo di chi la governa quello d’occuparsi di tutto ci, dalle infrastrutture, alle agevolazioni fiscali, dalle semplificazioni burocratiche agli incentivi finanziari, dalla digitalizzazione di tutta la Pubblica amministrazione alla formazione professionale. In una parola, tutto quel che pu agevolare, migliorare, incrementare lo straordinario apporto alla produzione di ricchezza e alla diffusione del sapere e del fare.

Che cosa manca agli sfidanti del presidente Fontana e del centrodestra?
Non sono una vera alternativa alla sua leadership: Moratti per mancanza di voti, Maiorino per l’assenza di una visione e di un programma coerente con la corsa verso il futuro di una Regione che, se fosse uno Stato, sarebbe l’ottavo Pil d’Europa.

Che cosa potrebbero offrire Moratti e Maiorino in pi dell’attuale presidente della Lombardia?
”In pi”, non credo nulla, piuttosto qualcosa di diverso, ma con i connotati di una testimonianza, piuttosto che di un progetto di governo: per Maiorino, la sua appartenenza marcata alla sinistra, anche quella dei centri sociali; per Moratti, una dignitosa affermazione di una linea neocentrista, con venature tecnocratiche.

Non esiste anche l’imprevedibilit dell’urna?
Sono realista. Alle Politiche la coalizione che sostiene Fontana ha sfiorato il 55 per cento… Lui uscito dignitosamente dalla “tempesta perfetta” del Covid con epicentro europeo in Lombardia, ha l’appoggio dell’imprenditoria e di tutti i ceti produttivi e riceve il consenso dalla concretezza dei lombardi, che rifuggono da demagogie e populismi….

Per le Regioni in arrivo la riforma Calderoli con l’autonomia differenziata. favorevole?

LA SINISTRA NON MI SORPRENDE, ANZI, CONFERMA QUELLO CHE PENSO: SI PREFERISCE PERDERE, CON ONORE, PIUTTOSTO CHE PROVARE A VINCERE

Totalmente favorevole. Consiglierei a lui ed ad altri di ristudiare Il sacco del Nord , libro di un insospettabile “leghista” ante litteram: Luca Ricolfi, nato alla scuola di Claudio Napoleoni, noto economista di sinistra.

Forse Calderoli non ne ha bisogno…
…Poteva essere, per Bossi e soci, il “libretto verde” delle “Guardie Padane” come quello rosso per Mao, che spiega molto bene cosa succede nel nostro Paese tra produzione di Pil e distribuzione di sussidi e detrazioni, fortemente impropria e sperequata ed arriva alla conclusione che solo Lombardia, pi di tutte, ma, in misura minore, anche Veneto, Emilia Romagna e Piemonte sono in credito, cio danno pi pi reddito di quello che ricevono.

La tesi della beneficienza del Nord?
Semplicemente: le altre regioni si godono il lavoro di altri concittadini.

Pi che da centrista ed ex forzista, lei parla da leghista di ferro.
In un certo senso s, ma della Lega buona. La mia giunta ha mangiato consensi ai lumbard, gli abbiamo lasciato i forconi, le corna dei Galli e il dio Po: una suggestiva minoranza.

Umberto Bossi allora non la prese troppo bene.
Sono diventato sindaco di Milano con la Lega al 16 per cento e l’ho lasciata al 4. Bossi fu aggressivo con me, si rese conto che perdeva consensi e ritir la sua delegazione dalla giunta.

Il contrappasso stata la ricandidatura che dieci anni dopo le ha offerto Salvini.
Mi ha candidato e ha difeso la sua scelta. Abbiamo modi diversi di fare politica, ma ho apprezzato la sua correttezza.

Da sindaco di Milano anche con Formigoni non era troppo in sintonia.
Diciamo che c’ stato un inizio faticoso, per le nostre diversit d’origine, anche fomentato dalle rispettive “corti”. Ma dopo il rapporto con Roberto Formigoni stato una ideale collaborazione e la nostra amicizia continua tuttora, anche avvalorata dalla umana solidariet per ci che gli accaduto.

Lo sente ancora Berlusconi?
Il rapporto si raffreddato quando gli ho detto no, andando con Monti e Italia Civica. Mi chiam e mi offri il massimo che poteva offrire: un posto sicuro da senatore e il ministero che avrei desiderato. Non accettai, per una scelta che credevo giusta. Lui deve averlo considerato un tradimento.

RICEVO PARECCHIE RICHIESTE DI FARE IMITAZIONI. VANNO FORTE QUELLE DI LA RUSSA, TREMONTI E PAOLO VI. LA COSA PIU’ BELLA E’ ESSERE RIMPIANTI PRIMA DI ESSERE COMPIANTI

Ha scritto “rivoglio la mia Milano”. Insoddisfatto di quella di Sala?
Sala ha fatto meglio nel primo mandato, quando, dopo la proficua esperienza di direttore generale del Comune e poi commissario straordinario di Expo, ha interpretato il suo ruolo pi come manager-imprenditore al servizio della citt, che come esponente di partiti politici.

E non pi cos?
Ora mi sembra che voglia svolgere un ruolo pi politico, condizionato da una maggioranza composita, e dia troppo retta ai “verdi talebani”, numericamente non determinanti, ma molto aggressivi. E che tutto questo lo allontani da una visione e da una azione di governo pi civica, pi ambrosiana, pi per il bene di Milano, che della parte politica che lo sostiene.

Da ex sindaco e parlamentare, non soffre a fare da spettatore a bordo campo?
Parafrasando il massimo poeta della canzone italiana, Fabrizio De Andr: “D buoni consigli, non potendo pi dare “cattivo” esempio”… Non troppo cattivo, spero. Ma avendo pi passato che futuro, a 73 anni non mi dispiace affatto.

Vanno forte le sue imitazioni. Magari ci scappa un ingaggio in tv… Immodestamente vero. Ricevo parecchie richieste, vanno forte quelle di La Russa, Tremonti e Paolo VI… Per la tv aspetto un’offerta.

A Milano la fermano per strada. Che cosa le dice la gente?
La cosa pi bella che capita ad un anziano: essere rimpianti prima di essere compianti. Quando ti ringraziano cittadini che non conosci nemmeno, capisci che valeva la pena fare quello che hai fatto.

Ha fatto la pace con il magistrato che l’ha portato in Tribunale?
Ho vinto la causa. Mi chiedeva 80 mila euro per aver detto la verit…Sono stato ingiustamente imputato e processato per calunnia aggravata e assolto dopo 17 udienze con formula piena.

Quelle mutande di Valentino la tormentano ancora?
Ormai ci sono affezionato.

Le sono rimaste come souvenir?
Le avrei incorniciate, e invece le ho perse. Pensi che un’amica americana mi mand una pagina di Newsweek con quella famosa foto: l’articolo elogiava il colpo di teatro nella citt della moda, mi paragonarono al sindaco di New York Giuliani.

E lei vuole rimettersi i pantaloni?
…S, ma con sotto le mutande di cachemire.

RIPRODUZIONE RISERVATA

14 febbraio 2023 (modifica il 14 febbraio 2023 | 12:12)

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