Accelera la strategia italiana di diversificazione delle fonti energetiche, per spezzare la dipendenza nazionale dal gas russo. Secondo fonti locali, mercoledì in serata è attesa la firma al Cairo di un accordo con l’Egitto per la fornitura dell’equivalente di cinque miliardi di metri cubi all’anno sotto forma di gas liquefatto (Gnl). L’accordo si aggiunge a quello già concluso nei giorni scorsi con l’Algeria per l’acquisto dalla compagnia nazionale Sonatrach di nove miliardi di metri cubi all’anno, di cui sei via gasdotto e tre sotto forma di gas liquefatto.
Così l’Italia rimpiazzerà le forniture russe di gas
Con i nuovi contratti in Nordafrica, l’Italia si avvia ad essere in buona posizione per rimpiazzare in tempi relativamente rapidi buona parte delle forniture di gas russo che rischiano di venire meno a causa della guerra in Ucraina. Gazprom vende solitamente 29 miliardi di metri cubi di gas nel Paese, il 40% delle importazioni nazionali di metano. Gli impegni assunti dall’Algeria e quello in stato di discussione avanzata con l’Egitto dovrebbero permettere di sostituire già dal prossimo inverno metà del fabbisogno fino ad oggi coperto dalla Russia.
Il caso Regeni
Per i contatti con il Cairo e probabilmente anche per la firma degli accordi che sembrano ormai maturi, tuttavia, si è scelto di tenere una linea di basso profilo: naturalmente pesano ancora molto fra i due Paesi gli strascichi dell’uccisione di Giulio Regeni, dell’inchiesta sulla sua morte e della ricerca dei colpevoli, da parte della giustizia italiana, negli apparati di sicurezza egiziani. A qualunque accordo con il Cairo non sarà dunque attribuito un significato politico lontanamente simile a quello delle intese raggiunte in Algeria nei giorni scorsi. Non sembra prevista per il momento alcuna visita del premier Mario Draghi, né dei suoi ministri.
In contatti avviati con Congo e Angola
Le iniziative italiane però non sembrano fermarsi qui. Proprio in questi giorni sono in corso contatti molto stretti con il Congo e l’Angola per concludere nuovi accordi di fornitura di gas liquefatto in tempi molto stretti: probabilmente già la prossima settimana. Dai giacimenti del Congo dovrebbe poter arrivare l’equivalente di altri cinque miliardi di metri cubi di gas, metà già quest’anno e metà dall’anno prossimo. Dall’Angola dovrebbe poter arrivare in tempi relativamente rapidi l’equivalente di 1,5 miliardi di metri cubi. A quel punto, a termine, l’Italia avrebbe già rimpiazzato almeno due terzi delle forniture russe ed essere quasi pronta a rompere i rapporti commerciali.
Il tema dei rigassificatori
Sarà però importante per il Paese aumentare in tempi brevi la capacità di rigassificazione, dato che gran parte del nuovo metano arriverà sotto forma di Gnl da riportare allo stato gassoso. Ma già dall’inverno prossimo due rigassificatori galleggianti dovrebbero aumentare proprio questa capacità di dieci miliardi di metri cubi. E anche gli impianti attuali hanno qualche margine per aumentare la produzione.
, 2022-04-13 14:44:00, Negoziati molto avanzati con Il Cairo, Congo e Angola: vicino l’obiettivo di sostituire già due terzi del metano di Mosca, Federico Fubini