Gas, Putin: «Nord Stream 2 è pronto a rifornire Ue». E Gazprom: Europa non sopravviverà all’inverno

crisi energetica

di Valentina Iorio12 ott 2022

«La Russia è pronta a fornire ulteriori volumi di gas all’Europa in autunno-inverno, la palla è nel campo dell’Ue. Mosca è pronta a fornire gas attraverso la linea del Nord Stream 2». A dirlo è il presidente russo Vladimir Putin. Il sottotesto, o meglio il ricatto, è chiaro: se l’Europa toglie le sanzioni, la Russia è pronta a riaprire i rubinetti. «Possiamo trasferire il volume di transito perso lungo i gasdotti Nord Stream, sul fondo del Mar Baltico, alla regione del Mar Nero. Rendere quindi principali le rotte di approvvigionamento del nostro carburante, del nostro gas naturale verso l’Europa attraverso la Turchia, creando il più grande hub del gas per l’Europa in Turchia. Certamente, se i nostri partner sono interessati a questo», ha aggiunto Putin, secondo quanto riporta la Tass. «Le forniture di gas via Nord Stream 2 possono iniziare immediatamente», se arriveranno le autorizzazioni, ha fatto sapere il colosso del gas russo Gazprom. «Non ci sono garanzie che l’Europa sopravviva a questo inverno con le attuali riserve negli impianti di stoccaggio sotterranei di gas», ha aggiunto l’ad Aleksej Borisovič Miller.

Putin: niente gas a chi mette il «price cap»

«Dirò una cosa: la Russia non agirà contro il buon senso, pagando di tasca propria per il benessere degli altri. Non forniremo energia a quegli Stati che impongono un tetto ai prezzi dell’energia. Verso coloro che preferiscono i trucchi sporchi e i ricatti spudorati, e sono decenni che viviamo in un paradigma di questo tipo, in ambito politico, non agiremo a nostro discapito», ha ribadito il presidente, intervenendo al forum della Settimana dell’energia russa, rispetto all’ipotesi di introdurre un «price cap» sul gas a livello europeo. Misure come il tetto ai prezzi per le risorse energetiche russe sono un «gioco truccato», ha aggiunto.

La replica di Berlino

Dopo le affermazioni di Putin sul Nord Stream 2, non si è fatta attendere la replica di Berlino. «La Russia non è più un fornitore affidabile. Già prima dei danni al gasdotto Nord Stream 1 il gas non è più fluito», ha detto la portavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann, liquidando così il tentativo di ricatto di Putin. La portavoce ha poi ricordato che non esiste un embargo sul gas russo, rispondendo alle domande in conferenza stampa a Berlino.

Nord Stream 2: cosa sapere

Il gasdotto Nord Stream 2 è stato completato il 6 settembre 2021, ma non è mai entrato in funzione. Dopo l’attacco militare russo all’Ucraina di febbraio, infatti, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato il congelamento dell’autorizzazione. Questo gasdotto è stato ideato per potenziare le forniture di gas dalla Russia, raddoppiando il tracciato del già esistente Nord Stream 1 che corre parallelo al nuovo progetto. Il «gasdotto gemello» è stato fortemente voluto dalla Germania, che ha portato avanti i lavori durante il mandato di Angela Merkel nonostante la contrarietà degli Stati Uniti e i dubbi espressi da altri Paesi Ue, che temevano l’aumento della dipendenza dell’Europa da Mosca. Se entrasse in funzione, Nord Stream 2 consentirebbe di trasportare verso la Germania ulteriori 55 miliardi in metri cubi di gas naturale all’anno.

Perché Putin cita il «gasdotto gemello»

Sia il Nord Stream 1 che il Nord Stream 2 sono stati pesantemente danneggiati dal sabotaggio di settembre. Ma mentre il primo gasdotto rischia di rimanere fuori uso per un tempo indefinito. Una linea del Nord Stream 2, che sarebbe rimasta intatta, secondo alcune valutazioni potrebbe entrare in funzione a pieno e sarebbe in grado di trasportare 27,5 miliardi di metri cubi di gas l’anno. Non a caso, parlando di una possibile ripresa delle forniture dalla Russia, Putin ha citato proprio il secondo gasdotto.

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