di Barbara Visentin
L’artista sar all’Olimpico: In passato mi sono bevuto troppo, bugie e alcol: ora sono libero dalle dipendenze. Magari dopo lo stadio mi ritiro, apro un allevamento di cani o un negozio
C’ un groviglio di paranoie nella musica di Gazzelle. Un mondo malinconico che negli ultimi cinque anni si popolato al punto da portarlo dritto allo Stadio Olimpico di Roma. Flavio Pardini, il cantautore romano di 33 anni che si nasconde dietro lo pseudonimo, diventato portavoce di tormenti e lacrime di tanti ragazzi: Evidentemente quella la mia cifra — ammette — Non che mi piaccia perch poi sembra che sono solo cos, ma non mi viene da fare canzoni spensierate. Magari le scrivo pure, ma poi le butto. E se la gente ha deciso che in qualche modo posso essere utile, se grazie alle mie canzoni piange, per me comunque qualcosa. A tutta questa gente, con un certo grado di incoscienza (dice lui), Gazzelle ha dato appuntamento il 9 giugno prossimo per la sua prima data formato stadio, il suo unico live del 2023. Un traguardo a cui guarda con occhi diametralmente opposti: Lo vedo pi come un punto di partenza che come un punto di arrivo, esordisce. Ma poi aggiunge: In realt magari dopo lo stadio mi ritiro, apro un allevamento di cani o un negozio. Ma un pensiero un po’ triste, di quando mi annoio. Altri giorni, invece, spero di fare altri 20 stadi.
Prima di collezionare concerti sold out e dischi di platino (due ciascuno per gli album Punk e Ok, uno per Megasuperbattito, senza contare i singoli pluripremiati), Gazzelle racconta di aver fatto, tra le altre cose, anche il postino mandato da mia madre che mi vedeva a casa senza fare niente e di essere stato un bambino dolce e affettuoso: Alle elementari stavo sempre a ridere, poi dopo andato storto qualcosa. Al liceo sono entrato nel mio mondo, forse quello fuori non mi piaceva tanto. Sono sempre stato ipersensibile, introverso e un po’ riservato. Ma anche cinico, forse per reazione, perch mi tocca tutto. Quindi metto un piccolo muro e quel muro crolla solo quando scrivo una canzone.
Anche l’aver fatto della propria passione il suo lavoro ha per avuto dei contraccolpi: Non facile gestire il cambio dirompente e immediato della tua vita. La maggior parte delle persone si trova magari a sognare per sempre delle cose. Il mio sogno era proprio questo e realizzarlo ha un impatto sul cervello. bello e gratifica, ma il contro che non hai pi troppi sogni e vivere una vita senza sogni scadente. Nel ritornello dell’ultimo singolo Non lo dire a nessuno (preludio del nuovo disco su cui al lavoro), Gazzelle ripete pi volte Io mi sono bevuto tutto: una frase metaforica riferita alle mie bugie, non alla birra, spiega, ma anche il risultato di un bilancio. Tiravo le somme degli ultimi anni e obiettivamente in queste somme c’ che mi ero bevuto tutto anche a livello alcolico. Ho passato una fase triste, due o tre anni un po’ caotici. Ho fatto un po’ la rockstar, ma sempre con la testa, perch non mi lascio sopraffare dalle cose e non mi piace avere dipendenze.
L’ultimo periodo, invece, positivo: Ho avuto degli sprazzi di semi-felicit, infatti sono preoccupato, ho paura anche di stare troppo bene. Nell’altalena dei suoi umori, comandano i sentimenti: Ho avuto dei bei guai in quel campo e invece adesso sto bene. Sono un po’ spiazzato perch da quando sono piccolo che non sto bene in una relazione. Quindi ci sono momenti in cui dico “domani mi sposo” e altri in cui penso “domani mi ammazzo”.
30 gennaio 2023 (modifica il 30 gennaio 2023 | 00:56)
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