di Giuseppe Sarcina
Secondo l’ex consigliere per la sicurezza Usa quella di Soledar una vittoria importante per i russi ma non segna un’inversione di tendenza
Una vittoria importante per i russi. Ma la guerra resta in bilico: sar decisiva la primavera. Il generale Keith Kellogg, 78 anni, stato Consigliere per la sicurezza nazionale del vice presidente Mike Pence e poi ha ricoperto, per un breve periodo, la stessa carica con Donald Trump. un veterano di tre guerre: Vietnam, conflitto nel Golfo e invasione dell’Iraq. Oggi il co-presidente del Center for American security, un centro studi di orientamento conservatore a Washington.
La battaglia di Soledar pu segnare una svolta?
Sicuramente un successo significativo per i russi. Il primo dopo che hanno passato sei mesi da incubo, praticamente in un tritacarne. Per Mosca, quindi, oggettivamente una buona notizia. Ma penso sia solo un capitolo di un libro molto lungo. Non una svolta decisiva e neanche un’inversione di tendenza. Nelle ultime settimane abbiamo visto sostanzialmente delle schermaglie tra i due schieramenti. Andr avanti cos per il resto dell’inverno. L fa freddo, c’ la neve. Non vedo le condizioni per una spallata.
La guerra rester in bilico fino alla primavera?
Credo proprio di s. Sar in quel momento che gli eserciti potranno ricevere i rinforzi necessari e potranno tornare a spostarsi sul terreno. Mi aspetto una doppia offensiva. Si lanceranno all’attacco sia i russi che gli ucraini. Ci potrebbe essere una grande battaglia.
Chi prevarr?
Mi chiede veramente troppo. difficile dirlo. L’armata ucraina ora sembra molto sicura di s, ma il Cremlino mobiliter un numero ingente di soldati e di mezzi. Lo scontro potrebbe essere veramente furibondo.
Non vede alcuno spazio per i negoziati?
Sar il campo di battaglia a determinare quali potranno essere i margini per una trattativa. Prima ci dovr essere un chiaro vincitore. Poi si comincer il negoziato.
Nel frattempo l’Occidente continua ad armare Kiev. Lei in passato stato molto critico con gli europei. Da ultimo, per, da Bruxelles, da Berlino arrivano segnali di un maggior impegno. d’accordo?
S, gli europei stanno cominciando a fornire pi mezzi e di maggiore qualit. Vedo muoversi i britannici; tedeschi e polacchi stanno discutendo se inviare carri armati Leopard; i francesi sono pronti a schierare i blindati Amx 10. Ma gli Stati europei avrebbero ancora molto da fare, se si pensa che gli Usa finora hanno consegnato il 75% degli armamenti messi a disposizione di Zelensky.
Lei un repubblicano. Pensa che la Camera a maggioranza conservatrice taglier gli aiuti militari a Kiev?
Ci sar un’operazione trasparenza. I contribuenti americani devono sapere esattamente come sono stati spesi i soldi stanziati per l’Ucraina. Ritengo che i repubblicani chiederanno di tagliare gli sprechi.
14 gennaio 2023 (modifica il 14 gennaio 2023 | 08:49)
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