Si è tenuto a Roma il VI Convegno dell’Anp (Associazione Nazionale Presidi), intitolato “Orientare e orientarsi, come cambia la scuola nell’era dell’intelligenza artificiale”.
Il clou dell’evento è stata la tavola rotonda che ha visto il confronto di vari esponenti del mondo educativo e politico, dibattendo sul tema degli investimenti nella scuola italiana, una questione sempre più pressante nell’era dell’intelligenza artificiale.
Durante il dibattito, si è discusso ampiamente sull’importanza degli investimenti nel settore educativo. Antonello Giannelli ha sottolineato la cruciale esigenza di una crescita professionale per i docenti. “Serve una carriera per i docenti, se non si fa questo il Paese rimane arretrato”, ha affermato. Il presidente ha poi criticato l’attuale approccio alla gestione del personale nelle segreterie scolastiche e ha proposto l’assunzione diretta del personale da parte delle scuole, eliminando le ipocrisie dei concorsi.
Per il leader del sindacato dei presidi per supplire alla mancanza di personale nelle segreterie didattiche non è possibile farlo con i bidelli. Infatti, con tutto il rispetto per la categoria, chiarisce Giannelli, “non è detto che uno che sia esperto di mocio lo sia anche di ricostruzione della carriera o di appalti”. Secondo Giannelli, la scuola dovrebbe essere un luogo di inclusione e di sviluppo, dove l’attenzione è focalizzata sul far studiare e crescere ogni studente.
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