Gino Landi e le luccicanti coreografie degne di Broadway

di Aldo Grasso

Non ci sono omaggi su RaiPlay ma su YouTube possibile trovare molti dei lavori del grande coreografo e regista. Nella speranza che anche Amadeus si ricordi di lui

Volete avere un’idea di cosa rappresenti il balletto per Gino Landi, il ballerino che divent coreografo e poi regista dei grandi variet della Rai? Landi morto marted mattina a Roma. Per scrivere questa nota, sono subito corso su RaiPlay, sperando di trovare un qualche omaggio, un ricordo, alcuni frammenti dei suoi show. Niente alla voce Landi. Allora seguitemi: andate su RaiPlay o YouTube e cercate Raffaella Carr Prisencolinensinanciusol e resterete, ne sono sicuro, a bocca aperta. Il frammento tratto da Milleluci, un variet del sabato sera scritto da Roberto Lerici e Antonello Falqui, che firmava anche la regia. Allestito nel celebre Teatro delle Vittorie, lo show vedeva alla conduzione due grandi: Mina e Raffaella Carr. Ma veniamo alla coreografia che vi ho suggerito, protagonisti Raffaella Carr, Adriano Celentano e un folto corpo di ballo.

Com’ noto, Prisencolinensinanciusol un brano del 1972 di Celentano molto ritmato scritto in un finto inglese o, meglio, in una lingua inventata, una sorta di grammelot, un inno, secondo alcuni, contro le convenzioni, anche musicali. La coreografia inventata da Gino Landi attraverso un gioco di specchi, diretta da Antonello Falqui e interpretata da Carr e Celentano, ritrae uno dei momenti pi alti del variet della tv italiana, da far invidia a Broadway. Tant’ vero che nel 2016 Roberto Bolle ha sentito anche lui il bisogno di interpretare mirabilmente una versione di Prisencolinensinanciusol, remixata da Benny Benassi e cantata da Mina e Celentano (anche questo video lo trovate su YouTube). Ma torniamo a Milleluci: a scuola da un maestro come Falqui, Landi ha poi spiccato il volo come regista. Nel 2002 ha curato la regia del Festival di Sanremo condotto da Pippo Baudo. Ecco, se Amadeus in una delle serate del festival riproponesse quel gioiello coreografico del 1974 renderebbe il giusto omaggio a Gino Landi.

18 gennaio 2023 (modifica il 18 gennaio 2023 | 20:47)

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