Gioia Tauro, per lomicidio di Massimo Lo Prete i carabinieri hanno fermato un uomo

A distanza di meno di 24 dall’omicidio del 50enne Massimo Lo Prete, ucciso venerdì sera in un distributore di carburante sulla statale 18 a Gioia Tauro, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Gruppo di Gioia Tauro hanno fermato un uomo. In seguito alle prime indagini, i militari dell’Arma sono arrivati al fermo di un soggetto che, stando a quanto trapela, dovrebbe essere ritenuto legato alla criminalità locale. Ancora non sono state rese note le generalità dell’uomo la cui posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria. Nelle prossime ore la Procura di Palmi, guidata da Emanuele Crescenti, deciderà che provvedimento assumere. SlideSlide Le indagini al momento restano aperte anche se, stando a quanto appreso, l’omicidio potrebbe essere maturato in ambienti legati alla droga. Lo Prete è stato ucciso mentre era a bordo della propria auto, una Fiat Panda, ferma vicino alla pompa di benzina del distributore, da qualcuno che gli ha sparato contro con un’arma da fuoco. Già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti, Lo Prete gestiva un’attività di autonoleggio e viene indicato dagli inquirenti come personaggio vicino alla ’ndrina dei Molè, per delle frequentazioni che sono messe nero su bianco anche nella relazione di accesso eseguita dalla Prefettura di Reggio Calabria nel 2008 che portò allo scioglimento del Comune.

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