Giorgia Meloni e la conferenza stampa di fine anno: cosa si riserva per il mondo della scuola? DIRETTA ore 11.30

Giovedi 29 dicembre, alle ore 11.30, dalla Nuova Aula dei Gruppi parlamentari (via Campo Marzio 78), in diretta la conferenza stampa di fine anno della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Durante il suo discorso, la presidente del Consiglio ripercorrerà gli ultimi mesi dell’anno facendo un bilancio di ciò che è successo. Molto probabilmente parlerà anche dei cambiamenti del mondo della scuola.

E oggi è anche la giornata in cui il personale scolastico vedrà accreditato l’importo degli arretrati relativi all’anticipazione della parte economica del C.C.N.L. del comparto Istruzione e Ricerca e agli effetti economici del C.C.N.L. Funzioni Locali, per il triennio 2019-2021.

A iniziare la conferenza stampa è stato il presidente dell’ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, che ha parlato dell’attività giornalistica degli ultimi anni trattando temi che riguardano il giornalismo responsabile, la retribuzione e il contratto.

Giorgia Meloni: “Disponibile a lavorare insieme per il mondo dei giornalisti, una professione che è fondamentale e che deve fare il suo lavoro nel migliore dei modi in condizioni di libertà e stabilità anche salariale”.

Alla domanda sulla manovra, la presidente risponde: “Mi fido dei miei alleati al Governo, al di là delle visioni e dei dibattiti. Per me contano molto i fatti. Abbiamo approvato una legge di bilancio scritta in tempi molto rapidi e siamo riusciti a iniziare a mantenere gli impegni che avevamo preso. La volontà è di lavorare bene e rispettare le scadenze. Per quanto riguarda le risorse, lavoriamo su ciò che accade nel presente, vedi caro energia. In questa manovra abbiamo scelto di spostare le risorse sul futuro e ciò su giovani, disoccupazione e imprese. Abbiamo preso le risorse dalle pensioni e le abbiamo spostate”.

Covid: “Voglio dire finora la situazione in Italia è sotto controllo. Adesso con il caso scoppiato in Cina, il ministro Schillaci ha introdotto il tampone obbligatorio a chi proviene dalla Cina. Ma deve essere l’Unione Europea a prendere posizione al riguardo. Sono sempre d’accordo che sono sempre utili tamponi e mascherina, ma al momento dai dati la situazione in Italia sia sotto controllo”.

Disoccupazione: “Non è lo Stato che genera lavoro, lo Stato può creare le condizioni, il lavoro lo creano le aziende. Ed è quello che stiamo facendo: aiutare le aziende. In Italia l’eccesiva rigidità ha prodotto il lavoro nero. Se io non accetto un lavoro dignitoso solo perché non mi piace e rimango a casa facendomi pagare dallo Stato, non è corretto. Creare un ponte tra mondo dell’Istruzione e mondo del lavoro per guidare gli studenti. La sfida che dobbiamo affrontare è questa, formare persone per il mondo del lavoro e farle mettere in gioco senza che si cullino della presenza del reddito di cittadinanza”.

Caro energia: “Sono contenta che l’Italia sia riuscita a raggiungere i 55 obiettivi per la terza trance del PNRR. Abbiamo proprio una task force che si occupa di come investire queste risorse per lavorare velocemente”.

Riforma fiscale: “Sul tema della riforma fiscale noi contiamo di andare avanti. Le questioni sulle quali si deve lavorare sono il taglio del costo del lavoro e taglio del cuneo fiscale. Siamo attenti al tema del sostegno alla genitorialità e la denatalità”. Da questo Governo non partirà mai un aumento della tassa sulla casa, soprattutto della prima casa”.

Mediterraneo: “Il prossimo consiglio europeo avrà al centro il tema dei migranti e della difesa dei confini. L’Italia può giocare un ruolo strategico anche con i paesi che si affacciano sul mediterraneo, un ottimo rapporto di collaborazione”.

Corruzione: “Il primo provvedimento di questo Governo è stato quello contro la mafia, salvando l’ergastolo ostativo. Come ho già detto io mi ispiro molto al lavoro di Paolo Borsellino. La mia, la nostra battaglia contro la mafia sarà a 360°. Nella nostra legge di bilancio non ci sono i condoni, c’è un provvedimento che chiede a tutti di pagare ma con delle rateizzazioni. Abbiamo solo stralciato le cartelle vecchie di sette anni e inferiori a mille euro. Sulle intercettazioni, sono uno strumento eccezionale. Quello che vogliamo fare è limitarne l’abuso, soprattutto sul caso di intercettazioni finite sui media senza che abbiamo un peso nell’informazione”.

Iran: “Io sono stata colpita dalla storia della campionessa di scacchi senza velo e mi ha fatto riflettere. Noi siamo abituati ai gesti simbolici, ma i nostri non hanno delle conseguenze di quello che ha fatto Sara o altre donne. Riflettiamo su quella libertà che noi diamo per scontata e per altri è un rischio. Quello che sta accadendo in Iran è inaccettabile e l’Italia non intende tollerare troppo. E’ inevitabile che se queste repressioni non dovessero cessare, l’atteggiamento dell’Italia dovrà cambiare radicalmente”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version