Giorgia Meloni a Firenze: «Ridicolo Nardella sul Mandela, il Pd è in difficoltà»

verso il voto 8 settembre 2022 – 21:28 La leader FdI risponde al sindaco che l’aveva accusata di incarnare i valori opposti a quelli di Mandela al quale è intitolato il palazzetto che ha ospitato l’evento del partito di Giorgio Bernardini «Spero le ambizioni di Meloni si fermino davanti alla memoria di Mandela». «Nardella è ridicolo, quello che non pensava ieri fa finta di pensarlo oggi per ravanare due o tre voti per il Pd in enorme difficoltà». Il botta e risposta fra il sindaco d Firenze e la leader di Fdi è a distanza. Ma nemmeno troppa, dato che Giorgia Meloni è arrivata nel capoluogo toscano. Ad aspettarla due mila e trecento persone nella cena/evento di partito – quota di partecipazione 50 euro – che da piazza Santa Croce è stata spostata Mandela Forum per il meteo minaccioso. Proprio l’intitolazione del palazzetto nel quartiere delle Cure è oggetto di scontro dalle ore che precedono l’evento: «Meloni – scrive Nardella sui social – non ha scelto un luogo qualunque. Mandela è cittadino onorario di Firenze e il suo nome è legato alla nostra città perché condividiamo gli stessi valori. Mi chiedo, Meloni si rende conto di incarnare i valori opposti?». La replica non si fa attendere. Prima dal gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, poi da Meloni stessa: «Gli segnalo che è la seconda volta che facciamo un evento qui: la prima volta il referente del Nelson Mandela Forum, nominato dal Comune e dal sindaco, mi ha consegnato la chiave della cella. Non se n’era accorto il lucidissimo sindaco Nardella? Siccome sono una persona seria e abituata ai temi seri alle cretinate non rispondo, poi quando Nardella vuol parlare di apartheid e immigrazione sono qui…mentre la sinistra nei suoi salotti fa finta di non vedere queste storie disperate». Parole replicate al pubblico nel momento centrale dello show, quando sul palco sale lei. Giornalisti e fotografi, diverse decine, si assiepano sulle gradinate. Ci sono anche l’inviato del Times e dei cronisti giapponesi: «Siamo venuti per capire – spiegano – come sarà il prossimo presidente del Consiglio e da che parte sta andando l’Europa». Il parlamentare uscente e ricandidato Giovanni Donzelli – fiorentino che vive a Prato – è come un’ombra: segue e precede la leader, al microfono detta i tempi della serata. Le colonne sonore di Ennio Morricone, My Way di Franck Sinatra, i Coldplay: un quintetto d’archi, accompagnati da tromba e piano, fa da colonna sonora dell’attesa. Su quello stesso palco dove due anni fa, a dire il vero con una buona dose di autoironia, Meloni salì per intonare la parodia-canzone che ripete ossessivamente il mantra dei suoi discorsi: «Io sono Giorgia, sono una donna…». A destra siedono a tavola (tonde da 10; menu: risotto, guancia, purè) i militanti fiorentini, più di un migliaio. Stessi numeri per l’ala sinistra, quelli che sono arrivati da tutto il resto della Toscana: vestiti da sera per le donne e camicia per gli uomini. Un manipolo di quaranta persone spinge per farsi il selfie con Ignazio La Russa. Ci sono tutti i candidati in Toscana – da Fabrizio Rossi a Chiara la Porta -, tutti i sindaci di centrodestra della Toscana tranne il grossetano Vivarelli Colonna, «trattenuto da un impegno personale». «Nel caso invece di una maggioranza che manca, che non credo succederà, allora rischiamo di riandare a un governo arcobaleno. A quel punto mancherebbe l’apporto di Fratelli d’Italia», assicura Meloni. Che parla della «fine delle roccheforti» – «dove si pensa che ci siano come qui a Firenze si smette di governare e si amministra solo il potere, il Pd perderà consenso com’è accaduto a Pistoia». Infine il tema più caldo in Toscana, il rigassificatore di Piombino: «Comprendo la posizione del sindaco (Francesco Ferrari, FdI), io e lui capiamo benissimo che i rigassificatori in Italia servono e che servono il prima possibile. Quindi qual è la soluzione questo problema? Noi abbiamo l’obbligo di verificare se negli stessi tempi, quindi senza allungare i tempi, possa esistere una sede più adeguata di quella di Piombino per non far ricadere tutti i sacrifici sulla stessa città. Se quella alternativa non esistesse, allora bisognerà una volta tanto dimostrare che c’è una politica diversa nell’offrire le compensazioni necessarie alla città, giuste per la città». La newsletter Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Firenze iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Fiorentino. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 8 settembre 2022 | 21:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-09-08 19:28:00, La leader di Fratelli d’Italia risponde al sindaco di Firenze che l’aveva accusata di incarnare i valori opposti a quelli di Nelson Mandela,

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