“La Giornata del Ricordo vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia delle migliaia di italiani uccisi e infoibati e delle centinaia di migliaia di nostri connazionali costretti ad abbandonare le terre dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia nel secondo dopoguerra”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara questa mattina al Quirinale, durante la cerimonia di celebrazione del “Giorno del ricordo”.
“Al di là dello specifico contesto storico, quelle tragedie sono state possibili perché l’ideologia ha misconosciuto la centralità della persona umana, e rinnegato i valori della democrazia – ha proseguito il Ministro -. Proprio oggi che la violenza è tornata ad insanguinare terre d’Europa, è fondamentale ribadire come il rispetto verso ogni essere umano e lo stato di diritto siano i due decisivi baluardi contro ogni barbarie”.
Il Ministro si è congratulato con le scuole vincitrici del concorso “10 febbraio” “Amate Sponde – Ricostruire l’esistenza dopo l’esodo tra rimpianto e forza d’animo”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dalle associazioni degli esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, “che ringrazio sentitamente”, ha aggiunto.
“Questi istituti – ha concluso il Ministro Valditara – rappresentano l’opera di un intero sistema scolastico che si prende cura di conservare e tramandare il preziosissimo bene immateriale che si esprime nella memoria e nella testimonianza”.
Le scuole vincitrici del concorso
Per la Scuola primaria: Scuola “Balbino Del Nunzio” della Direzione Didattica di Spoltore (PE), con l’opera “Amate sponde!”.
Per la Scuola secondaria di I grado (ex aequo): Scuola “Enea Salmeggia”, dell’IC “San Paolo D’Argon” di Bergamo, con l’opera “La chiave dei miei sogni”; Scuola “Giovanni Pascoli”, dell’IC “Zanzotto” di Caneva-Polcenigo (PN), con l’opera “Villotte 56 – 65: un percorso lungo le strade e le storie del ricordo”.
Per la Scuola secondaria di II grado: Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Algeri Marino” di Casoli (CH), con l’opera “Memoria negata”.
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