Scoppia la polemica in un istituto genovese: due classi del liceo Colombo partiranno per l’Irlanda per un’esperienza di scuola in lingua e una settimana di vita in una famiglia locale. Esperienza che però, visti i 1000 euro di partecipazione, ha visto l’esclusione dalla gita di 5 studenti.
“La cifra sicuramente non è elevata per l’esperienza in sé, visto che comprende anche l’aereo– riconosce il coordinatore metropolitano del sindacato degli studenti, Francesco Devoti, si legge su Dire.it- ma lo diventa per un’attività che rientra tra le attività formative della scuola pubblica, che non possono essere un privilegio non accessibile a chi non ha i mezzi economici. In questo modo, gli ultimi resteranno gli ultimi, se i primi sono irraggiungibili“.
Secondo gli studenti, la decisione del collegio docenti “evidenzia la mancanza di attenzione verso le fasce meno abbienti e una visione intrinsecamente classista della scuola– rimarca Devoti- non è possibile che tutto questo venga ritenuto normale. La rabbia è molta, stare in silenzio di fronte a questi eventi vorrebbe dire rimanere indifferenti di fronte alle diseguaglianze che ci circondano, che vanno chiamate con il loro nome: ingiustizie. Questo sono. Non può chiamarsi pubblica una scuola che permette di godere di esperienze belle e formative come i viaggi d’istruzione solo a chi può permetterselo, privandone, di fatto, chi si trova in situazioni di difficoltà”.
“L’istruzione non deve essere un privilegio di pochi e poche, ma un diritto di tutti”, tuona Cesare Barbano, responsabile organizzazione della Rete di Genova, che contesta la discriminazione.
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