Michel Claise, il giudice del Qatargate: corruzione, il Belgio è cieco. La gente scenda in piazza

di Giuseppe Guastella Senso di impunit per l’incompetenza della politica La corruzione e i crimini finanziari da cui si alimenta sono gli obiettivi contro cui da anni combatte tenacemente Michel Claise, il giudice istruttore di Bruxelles dell’inchiesta sulle tangenti che sarebbero state pagate da Marocco e Qatar per piegare ai propri interessi la politica del Parlamento europeo. Da un’intervista al quotidiano economico belga L’Echo, evidente che Claise, 67 anni, a un anno dalla pensione non ha alcuna intenzione di cedere le armi. Accettando di rispondere a patto che non si parli del Qatargate, per dovere di riserbo, quando i giornalisti Julien Balboni e Nicolas Keszei gli chiedono perch il Belgio accusato di un certo immobilismo nella lotta alla corruzione, fa una considerazione che pu valere benissimo per molti altri Paesi, Italia compresa: Bisogna porre la domanda al mondo politico. Penso, come ho detto spesso, che ci sia una cecit che fa s che in Belgio il fenomeno non venga preso in considerazione. In una recente trasmissione tv alla quale ha partecipato, due politici hanno detto che si dovrebbe fare qualcosa contro i reati finanziari. Il semplice fatto che dicano “dovrebbe” li rende quasi complici, sferza il giudice. Ha scarsa fiducia nella politica: L’incompetenza nel combattere la corruzione crea un senso di impunit per le organizzazioni criminali. Ed allora andrebbero istituite in Belgio una Procura che si occupi di reati finanziari e un’Agenzia che combatta la corruzione, indipendenti e non sottoposte al potere politico come sono le Procure del Re che devono rendere conto all’esecutivo, anche se il procuratore federale Frdric Van Leeuw un uomo molto indipendente. necessario studiare questi fenomeni per capirne la dimensione, che enorme. Questo consentirebbe agli imprenditori, dei quali alcuni politici temono la reazione negativa di fronte a misure di intervento, di capire che il crimine finanziario il pi sleale concorrente delle imprese legali. In Belgio particolarmente intensa la lotta al traffico di droga che genera miliardi di euro che vengono riciclati nei circuiti finanziari e alimentano anche la corruzione. Un grammo di cocaina pura si vende a 50 euro. In un anno e mezzo abbiamo sequestrato circa 100 tonnellate di droga. Fate il calcolo, ma le stime dicono che viene bloccato al massimo il 10-12 % di ci che passa attraverso il porto di Anversa che un colabrodo. Il giudice racconta un episodio rivelato da una intercettazione in cui da un lato c’ un commerciante onesto che non sa come pagare la bolletta dell’energia e dall’altro criminali che esitano tra l’acquisto di una Porsche o di una Ferrari e finiscono poi per comprarle entrambe. Possiamo comparare la situazione del crimine finanziario a quella climatica. Pur se il quadro grave non vuol dire che non si debba fare niente, dice arrivando ad evocare movimenti di piazza come quelli dei giovani. Ma che fare? Il sistema bancario internazionale coinvolto nel riciclaggio. Bisognerebbe pensare ad enormi multe che facciano da deterrente. Al termine dell’intervista un uomo saluta Claise con un bravo, continui cos!, riferito al Qatargate. Faccio solo il mio lavoro, la risposta. 7 gennaio 2023 (modifica il 7 gennaio 2023 | 16:01) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version