Nelle scuole un minuto di silenzio nella giornata di domani, martedì 21 novembre 2023, in onore di Giulia Cecchetin e di tutte le donne abusate e vittime di violenze. “Mercoledì presenteremo in conferenza stampa il piano ‘Educare alle relazioni’, frutto di un lavoro accurato del Ministero all’insegna di un confronto ampio e di un pluralismo di apporti“. Così su X il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. La replica del M5S: “ Il piano messo in campo da Valditara è troppo timido“. Aprea (Forza Italia): “Puntare sulla formazione dei docenti”.
“Un’ora di ‘educazione alle relazioni’ solo nelle scuole superiori, in orario extracurricolare e per tre mesi l’anno? Non basta – continuano gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione cultura alla Camera e al Senato – . Quello all’educazione affettiva e sessuale è un diritto che in un Paese civilizzato come l’Italia non può restare di fatto disapplicato. Valditara e il governo vogliono eludere la vera questione: serve una legge organica che introduca in maniera sistematica e programmata l’educazione affettiva e sessuale nei programmi scolastici fin dal primo ciclo di istruzione. Così come è necessario prevedere strumenti di sostegno psicologico per studenti di scuole e università. Il brutale omicidio di Giulia Cecchettin e la straziante conta delle vittime di femminicidio devono richiamare una volta per tutte la politica alle proprie responsabilità – esortano -. La repressione da sola non può bastare, serve una svolta culturale che non può non coinvolgere le scuole in un progetto ampio e di lungo respiro di prevenzione della violenza di genere. Chiediamo al governo, alla maggioranza e a tutta la politica un impegno concreto e immediato su questo fronte. Non ci rassegniamo alla visione retrograda e vile di chi in Parlamento ha definito l’educazione affettiva ‘porcherie’ o ‘nefandezze’, diffondendo fake news sull’argomento. E’ ora di una legge seria sull’educazione affettiva e sessuale nelle scuole e sul sostegno psicologico per i giovani”.
Anche per Valentina Aprea, responsabile scuola di Forza Italia, l’impegno del governo non sarebbe abbastanza: “Il Governo pensa di ricorrere all’introduzione di nuove materie legate all’affettività e al rispetto per prevenire comportamenti sbagliati. Troppo poco! – commenta in una nota -. Serve al contrario, puntare su una nuova formazione dei docenti che esalti la loro preparazione pedagogica e la capacità di sapersi relazionare come persone con gli studenti e le loro famiglie. Allo stesso modo, occorre non più accontentarsi di formare classi miste in cui ragazzi e ragazze siedono gli uni accanto alle altre. Siamo giunti ad affermare la parità tra uomo e donna da individualisti mentre occorre fare esperienza costante nei contesti formali ed informali di relazioni di gruppo per permettere agli studenti di arrivare a possedere capacità di gestione dello stress, empatia, problem solving, motivazione e proattività, abilità che sviluppano approcci positivi e funzionali tra le persone a prescindere dal genere. E’ questo che la scuola deve essere chiamata a fare per non consegnare alla società di domani pregiudizi e barriere di genere e di civile convivenza”.
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