Giulia Salemi al Tempo della Salute: «Meno filtri, più verità»

Dai tatuaggi con finalità medica alle ricostruzioni del seno nelle donne operate con tumore, passando per gli interventi nei bimbi con labiopalatoschisi (o labbro leporino) e i vari modi per camuffare le cicatrici, solo per fare degli esempi: medicina estetica e chirurgia plastica possono essere di grande utilità in chi soffre di malattie e non solo per migliorare il proprio aspetto. In ogni caso, che si tratti di «punturine» di filler e botulino o di vere proprie operazioni eseguiti sia a fini estetici sia «per necessità», è fondamentale informarsi e decidere ponderando bene pro e contro.

Lo hanno sottolineato, durante il «Tempo della Salute» Marco Iera, specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, Giulia Salemi, conduttrice e influencer e Francesco Stagno d’Alcontres, presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica (Sicpre).

Giulia Salemi allo specchio

«Quando avevo quattro anni sono stata operata per un linfangioma (una dilatazione dei vasi linfatici che provoca un rigonfiamento) al timo (organo fondamentale che si trova in una zona delicata nel mediastino anteriore superiore) – ha raccontato Giulia Salemi -. L’intervento è stato “esteso”, mi ha lasciato un’evidente cicatrice e un seno più piccolo dell’altro di una taglia. Ma mi sono salvata, sono sana e questo è sempre stato per me la cosa più importante. L’aver scampato il pericolo, come mi ha sempre raccontato mia mamma che ricorda quel periodo con grande angoscia, era il punto fondamentale. Forse per questo non ho voluto di correggere i segni lasciati dall’operazione». Eppure Giulia ha confidato il suo rapporto altalenante con lo specchio. Non diverso, in fondo, da quello di qualsiasi giovane donna. «Per molti anni non mi sono piaciuta, la svolta è di due anni fa quando nella mia vita è arrivato Pierpaolo (Petrelli, suo fidanzato dal loro incontro nel 2020 all’interno della casa del Grande Fratello Vip). Chi ti ama ti aiuta e poi l’amore ti fa sentire meglio con te stessa e con il mondo esterno. È cambiato il mio modo di vedermi, ho capito cosa significa davvero “la bellezza sta negli occhi di chi guarda”. Così ho pure smesso di usare tanto make up, mi piaccio di più. Mi sento più sicura di me stessa e non modifico più con tutti quei filtri le mie foto».

Come scegliere lo specialista

Stare bene con se stesse, per esempio, è importante nelle donne che hanno dovuto affrontare una malattia come il tumore al seno, che spesso richiede l’intervento del chirurgo plastico per la ricostruzione della mammella: «Non è un obbligo, ma il seno è un simbolo di maternità, sessualità, femminilità e quindi dopo l’intervento demolitivo c’è un impatto psicologico non secondario che può incidere sulla qualità di vita e perfino su come si affrontano i percorsi terapeutici successivi. Ciò che conta è raggiungere l’equilibrio con se stesse, sentirsi bene nella propria pelle», ha spiegato Marco Iera, che nel libro ‘La luna e le rose’ (Nulla Die Edizioni) con prefazione di Marina Di Guardo, i cui proventi andranno a favore dell’Associazione Donna Coraggio, ha raccontato le storie di dodici donne operate per tumore al seno che hanno scelto o meno la ricostruzione della mammella. A chi non si piace e pensa di migliorare il proprio aspetto ricorrendo a medicina estetica e chirurgia plastica gli esperti hanno ricordato che è fondamentale informarsi e decidere ponderando bene pro e contro, affidandosi a mani esperte e ricordando che si tratta sempre di atti medici destinati peraltro a chi ha raggiunto la maggiore età. «La prima cosa da verificare è che il medico sia specialista in chirurgia plastica, il che significa aver seguito, dopo la laurea in Medicina e chirurgia, un corso di specializzazione di 5 anni, con tanta pratica in sala operatoria – ha chiarito Stagno d’Alcontres, direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica all’Università degli Studi di Messina —. Attenzione poi al fatto che non esistono chirurghi plastici e chirurghi estetici: la specialità è una sola. Sul sito www.sicpre.it(l’unica società di chirurgia plastica riconosciuta dal Ministero della Salute) si possono cercare i chirurghi specialisti per cognome e per località. Altrettanto fondamentale è l’etica: è il paziente (con le sue criticità, anche psicologiche) a dover essere posto al centro dell’interesse del medico, non il guadagno. Alcune arrivano chiedendo di somigliare a standard trasmessi da social o vengono da noi per assomigliare alla propria immagine ritoccata dai filtri, ma bisogna avere il coraggio di dire che cosa si può fare e cosa è bene evitare, saper dire no ai pazienti. Serve senso dell’equilibrio e non stravolgere i volti come a volte accade, perfino in ragazze molto giovani». «Occorre evitare gli eccessi e aiutare i pazienti a fare le scelte più appropriate – ha aggiunto Iera . Tra medico e paziente bisogna trovarsi, fidarsi e scegliersi. Il rapporto di fiducia è fondamentale. Bisogna “fare cultura” sugli interventi di medicina estetica, plastica e ricostruttiva perché le persone facciano scelte prudenti e informate. Specie in sala operatoria ogni gesto è “unico e irripetibile” e tornare indietro può essere molto difficile, se non impossibile. Per questo è fondamentale informarsi e decidere ponderando bene pro e contro».

Giulia e l’idea di bellezza

Nell’anno 2022, i social network (Instagram e Tik tok in testa), ma in generale l’uso eccessivo che un po’ tutti facciamo di foto e video, ci pongono costantemente, molte volte al giorno, davanti a uno specchio. E poi amplificano, impongono, un canone di bellezza vincente, finendo per influenzare il benessere psicologico soprattutto dei più giovani. «C’è una grande differenza tra realtà e social e il rischio maggiore è quello di finire nella trappola che non ti fa distinguere le due cose – ha tenuto a ricordare Giulia Salemi, dall’alto dell’esperienza di chi ne ha fatto un lavoro e dei suoi quasi due milioni di follower —. Il pericolo è cadere in un meccanismo perverso che non ti fa ricordare che quello che si “posta” non è il mondo in cui si vive. Tutti scegliamo le fotografie in cui siamo venuti meglio, è naturale. Lo è ancor di più se con foto e video ci lavori. E poi oggi ci sono filtri e ritocchi che possono avere un effetto devastante, che porta alla non accettazione di sé per rincorrere una finta perfezione che non esiste. E che per di più punta a una bellezza omologata, uguale per tutte. Che fa rimpiangere il passato: Claudia Schiffer, Linda Evangelista, Sharon Stone, Audrey Hepburn, Sofia Loren sono tutte bellissime e molto diverse fra loro. Oggi la medicina estetica può essere un’alleata per chi non si sente bene con se stessa e sono finiti i tempi delle donne rifatte con eccessi: sono d’accordo quando l’obiettivo deve essere armonizzare il proprio aspetto, valorizzare qualcosa che non ci piace senza tradire noi stesse. è brutto invece entrare nel tunnel in cui non ti piaci più e avanzare ai medici sempre nuove richieste, sempre più esagerate».

Consenso informato sempre (anche sulla convalescenza)

Marco Iera ha poi ricordato un altro aspetto cruciale: «Prima di affrontare qualsiasi operazione chirurgica (comprese quelle estetiche), il paziente deve sempre firmare un modulo, il cosiddetto consenso informato, che espone in sintesi le caratteristiche dell’operazione, le possibili evenienze negative che ne possono derivare e la modalità in queste verranno affrontate. E l’interessato va informato sul “dopo” e su come gestirlo: a parte le infiltrazioni di filler e botulino (dove si possono manifestare piccoli arrossamenti e lividi) tutto il resto comporta una convalescenza. È un aspetto importante di cui tener conto, per programmare di conseguenza gli impegni personali e professionali».

La scelta dell’ospedale e i prezzi

Da Francesco Stagno d’Alcontres sono arrivati ulteriori preziosi suggerimenti per la scelta della struttura: «Alcuni trattamenti possono essere eseguiti in studio e in ambulatorio (è il caso di filler e botulino); altri necessitano della sterilità della sala operatoria; altri ancora per essere eseguiti in piena sicurezza hanno bisogno di ulteriori garanzie, come la presenza costante di anestesisti rianimatori. Attenzione poi a scegliere sempre strutture note e che risultano accreditate dalla Regione in cui si trovano». E per quanto riguarda i costi? «L’onorario del chirurgo è una voce costante, come il costo della clinica e quello dei materiali utilizzati – ha spiegato il presidente Sicpre —. Costi estremamente bassi devono insospettire: un trattamento o un intervento presuppongono sempre dei fattori che, per essere di qualità non possono essere gratuiti o sottopagati».

«Ognuno di noi mette in mostra il meglio di sé»

Un consiglio finale a giovani e giovanissimi è stato affidato a Giulia Salemi, che vive un momento molto brillante della sua carriere (è al Grande Fratello Vip per commentare il mondo social, da ottobre va in onda su La5 con la seconda edizione della sua trasmissione Salotto Salemi e va in onda su Radio 101 il sabato e la domenica dalle 17 alle 20). «Non affidate la vostra vita solo ai social e alla ricerca di una “finta” perfezione, sottoponendovi a continui paragoni – ha concluso -. Ricordate sempre che non è tutto oro quello che luccica, è davvero così, i social sono una sorta di ‘vita deforme’ che rappresenta la finzione, dobbiamo tornare ad apprezzare la verità, quello che siamo, le vere priorità. Ognuno di noi mette in mostra il meglio di sé e della sua vita, ma dietro c’è sempre dell’altro. Quando ero più piccola ero una “sfigata”, mi sentivo tale, ma guardavo lontano. Ho lavorato tanto per realizzare i miei sogni, coltivate i vostri, rimboccatevi le maniche. Senza bruciare le tappe. Tutto va guadagnato e dosato. Mostrarsi sempre un po’ più nude, più truccate, più ammiccanti non premia. Ci vuole un senso di responsabilità prima di tutto verso sé stessi: la cosa che più amo di me è che ho dovuto lottare per ogni conquista».

13 novembre 2022 (modifica il 13 novembre 2022 | 16:39)

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, 2022-11-13 14:15:00, Vantaggi e pericoli di medicina estetica e chirurgia plastica: quando tornare indietro è quasi impossibile la scelta deve essere guidata e ponderata , Vera Martinella e Elena Meli

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