Chi è Giuseppe Valditara, il ministro dell’Istruzione del governo Meloni

di Valentina Santarpia Il nuovo ministro dell’Istruzione è Giuseppe Valditara, professore di diritto all’università, studioso del federalismo ed esperto di tematiche scolastiche. Senatore dal 2001 al 2013, è stato in An e poi consigliere di Salvini Giuseppe Valditara è il ministro dell’Istruzione del governo Meloni. Nato sotto il segno del Capricorno, il 12 gennaio del 1961. Milanese di nascita, figlio di padre ex partigiano, dirigente di banca, e madre insegnante, è interista di fede calcistica. Lettore precoce, a sei anni ha letto in un’estate tutta la Storia di Roma di Montanelli. Oggi per distrarsi si tuffa periodicamente in un buon Maigret. Dopo la maturità classica al liceo Berchet di Milano, si è laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano, ha iniziato una carriera di docente universitario e attualmente è professore ordinario di Diritto romano presso l’Università degli Studi di Torino e l’Università di Roma Tor Vergata. Negli anni ha pubblicato diverse opere di diritto pubblico romano, diritto privato romano, diritto costituzionale italiano, storia del diritto privato e storia romana, vincendo nel 1993 il Premio internazionale per la storia delle istituzioni politiche e giuridiche con il libro Studi sul magister populi. Dagli ausiliari militari del rex ai primi magistrati repubblicani. È stato vicepresidente del comitato scientifico della rivista Federalismo e libertà, dirige la collana «I libri del federalismo» edita dalla casa editrice Pagione ed attualmente è presidente del think tank Lettera 150. Ama la musica classica e la buona musica jazz. Le camminate in montagna sono la sua passione, da sempre. Politicamente, è sempre stato nel centrodestra. Collaboratore di Gianfranco Miglio, nel 1993 ha contribuito a scrivere la bozza di Costituzione federale, poi approvata dal Congresso di Assago della Lega Nord. Chiamato nel 1996 da Pinuccio Tatarella in Alleanza Nazionale per sviluppare il progetto «gollista e federalista», nel 2001 è stato eletto senatore aderendo al gruppo di An, confluito nel Popolo della Libertà e poi in Futuro e Libertà. Dal 2014 si riavvicina alla Lega. Con Alessandro Amadori scrive il libro «È l’Italia che vogliamo. Il manifesto della Lega per governare il Paese», con prefazione di Matteo Salvini, di cui nel 2022 diventa uno dei consiglieri. Valditara è stato senatore per tre legislature, dal 2001 al 2013, e si è occupato spesso di scuola: è stato a lungo (2006-2013) Segretario della VII Commissione Scuola, Università, Ricerca del Senato, di cui faceva parte già dal 2001. È stato anche vicepresidente della Commissione bicamerale per l’infanzia e, nel 2000-01 assessore provinciale all’istruzione e all’edilizia scolastica della Provincia di Milano. Nel 2005 promosse la stabilizzazione di circa 60 mila precari della scuola, nel 2007 con un suo emendamento approvato con parere contrario del governo Prodi aumentò di circa 400 euro al mese l’assegno ai dottorandi di ricerca, ed è stato tra l’altro relatore della legge Gelmini, impegnando il governo con ordine del giorno a finanziare la riforma con 500 milioni di euro l’anno. È stato tra l’altro preside e poi consigliere di amministrazione della Università Europea di Roma. Nell’ottobre 2018 viene nominato Capo Dipartimento per la Formazione Superiore e la Ricerca presso il MIUR, incarico che ha ricoperto fino al 9 dicembre del 2019. 21 ottobre 2022 (modifica il 21 ottobre 2022 | 18:18) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-21 17:25:00, Il nuovo ministro dell’Istruzione è Giuseppe Valditara, professore di diritto all’università, studioso del federalismo ed esperto di tematiche scolastiche. Senatore dal 2001 al 2013, è stato in An e poi consigliere di Salvini, Valentina Santarpia

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