Gli esami di accesso allUniversità distraggono gli studenti dagli esami di maturità, i docenti lanciano lallarme

I test universitari incombono sulle menti degli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, distruggendo la loro concentrazione per l’esame di maturità, che viene in qualche modo messo in secondo piano. Secondo gli insegnanti del Liceo Scientifico Da Vinci di Trento, si tratta di “test ‘fuori luogo’ e ‘fuori tempo’ che sollevano interrogativi anche all’interno del mondo accademico. Ma al di là della loro utilità, dobbiamo riflettere sul costo umano, psicologico e culturale che comportano.”

Stiamo parlando dei Tolc (Test Online Cisia), i test d’accesso all’università sviluppati dal Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso. Vengono utilizzati dalle università consorziate per valutare le conoscenze minime richieste per l’accesso ai corsi di laurea e per orientare gli studenti nella scelta del percorso universitario più adatto. Ormai, quasi sempre, prima di iscriversi all’università è necessario superare un test d’ingresso.

La questione sollevata da alcuni insegnanti è l’interferenza di questi test con il momento dell’esame di maturità e l’intero percorso che lo precede, che sono di fondamentale importanza per la crescita degli studenti.

Il rischio?  Che questi momenti legati al percorso delle superiori venga visto come di minore importanza rispetto ai test universitari. Gli insegnanti, come riporta ildolomiti.it, spiegano: “Si avverte un fermento tra gli studenti, che si trovano a dover prendere decisioni universitarie importanti. Oltre all’ansia e all’incertezza naturali, subiscono una sempre maggiore pressione psicologica e prestazionale da parte di questo sistema.”

Il suggerimento per superare questa criticità è un esame di sbarramento alla fine del primo anno di studi universitari, offrendo a tutti gli studenti l’opportunità di mettersi alla prova rispetto al percorso scelto.