Gli hacker russi all’attacco di siti italiani  Quello del Senato bloccato per alcune ore Chi sono i pirati di Killnet vicini al Cremlino

di Valentina Santarpia

Su Telegram il collettivo ha pubblicato una serie di indirizzi che sarebbero stati violati. Nell’elenco, oltre a Senato e Difesa, Scuola alti studi di Lucca, Istituto superiore di Sanità, Infomedix, Aci. Ma la Difesa smentisce: «Sito bloccato per manutenzione»

Un attacco informatico a diversi siti italiani, tra cui quello del Senato, è stato lanciato martedì intorno alle 19 da parte di hacker russi. L’attacco, rivendicato dal collettivo filo russo Killnet, secondo quanto si apprende non avrebbe al momento compromesso le infrastrutture ma ha reso impossibile l’accesso ai diversi siti per circa un’ora. Intorno alle 20 la situazione è tornata alla normalità.

Su Telegram il collettivo ha pubblicato una serie di indirizzi che sarebbero stati violati, con l’indicazione «attacco all’Italia». Nell’elenco compaiono, oltre a Senato e Difesa, Scuola alti studi di Lucca, Istituto superiore di Sanità, Banca Compass, Infomedix (una società di servizi alle aziende), Imtlucca, e l’Aci. Dall’Iss confermavano che il portale risultava «fuori uso», e che i tecnici informatici erano al lavoro «per capire e valutare l’entità del danno arrecato». Mentre dal ministero della Difesa smentiscono l’attacco, precisando che «in riferimento alla notizia circolata circa l’impossibilità di raggiungere il sito internet www.difesa.it, lo Stato Maggiore Difesa precisa che la stessa è dovuta ad attività di manutenzione da tempo pianificata, in atto sul sito».

Anche la piattaforma dell’Eurovision Song Contest è finita nel mirino degli hacker che hanno attaccato diversi siti italiani. «Non puoi votare online? Forse il nostro attacco ddos ​​è responsabile di tutto», scrivevano gli hacker. Ma Claudio Fasulo, vice direttore di Rai1, ha spiegato : «Non abbiamo riscontrato nessuna criticità su eurovision.tv. Tutto funziona regolarmente».

Lo stesso collettivo, attraverso il gruppo «Jacky» chiedeva aiuto ad altri hacker per andare su altri siti polacchi e tedeschi che, nelle prossime ore, potrebbero essere oggetto di attacchi.

All’inizio della guerra in Ucraina Anonymous aveva dichiarato guerra al Cremlino mettendo i siti russi sotto attacco.

Le indagini

Si sarebbe trattato di un attacco informatico di tipo DDos (Denial of Service) da parte di più computer «zombie» controllati a distanza dagli hacker. Ma indagini sono in corso da parte della Polizia per risalire agli autori e alla provenienza dell’attacco.

Al lavoro ci sono gli esperti del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, la struttura della Polizia Postale che si occupa proprio della gestione degli attacchi a enti pubblici e aziende private italiane. Al momento in Procura, a Roma, non è stato aperto alcun fascicolo. Si attende nelle prossime ore una prima informativa delle forze dell’ordine per avviare un’inchiesta.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale – a quanto si apprende – sta «lavorando a stretto contatto con le amministrazioni colpite per ripristinare i loro siti web, analizzando il fenomeno, e suggerendo nel contempo le prime idonee contromisure tecniche».

Killnet? «Impronta cyber terroristica»

«Un fatto gravissimo- commenta Facebook il senatore di Italia Viva e componente del Copasir, Ernesto Magorno– È necessario reagire subito perché, purtroppo, l’andamento della guerra tra Russia e #Ucraina rischia di andare avanti ancora per molto e un attacco cyber dovrebbe essere riconosciuto come un atto di terrorismo». «Una dichiarazione ostile che non va sottovalutata- ha detto il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi– Per questo è necessario, ora più che mai, rafforzare la nostra cybersecurity». Parla di «azione preoccupante di Killnet» Pierguido Iezzi, Ceo di Swascan (Tinexta Cyber), spiegando che «questo gruppo di hacker russi è noto per il suo atteggiamento militante e d’impronta cyber terroristica. Durante il mese di aprile, per esempio, aveva minacciato di spegnere i ventilatori degli ospedali britannici come ritorsione per l’arresto di un presunto membro». Marco Dreosto, europarlamentare della Lega, relatore ombra del dossier al parlamento europeo sulle tecnologie critiche per la sicurezza e difesa, mostra preoccupazione e rileva che è «necessario alzare le difese per quanto riguarda la cyber sicurezza che deve diventare una priorità per questo governo».

11 maggio 2022 (modifica il 11 maggio 2022 | 21:43)

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, 2022-05-11 19:43:00, Su Telegram il collettivo ha pubblicato una serie di indirizzi che sarebbero stati violati. Nell’elenco, oltre a Senato e Difesa, Scuola alti studi di Lucca, Istituto superiore di Sanità, Infomedix, Aci. Ma la Difesa smentisce: «Sito bloccato per manutenzione», Valentina Santarpia

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