Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) almeno un miliardo di persone, il 15 per cento della popolazione globale, è in condizione di disabilità. Nel nostro Paese si stima che siano circa 3 milioni e 100 mila le persone con gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere le abituali attività quotidiane, per esempio lavarsi, vestirsi, fare la spesa, preparare i pasti, prendere le medicine. Spesso vivono da sole e in condizioni di vulnerabilità; i servizi loro dedicati sono scarsi; le famiglie, sempre più in difficoltà, devono supplire alle mancanze delle istituzioni nazionali e locali. È in estrema sintesi l’analisi fatta dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, che ha sede presso l’Università Cattolica a Roma, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, che ricorre il 3 dicembre, indetta nel 1992 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per promuovere i loro diritti e il loro benessere. Il tema scelto quest’anno è il ruolo dell’innovazione e delle tecnologie nel favorire la piena inclusione nella società su base di uguaglianza con gli altri, migliorando per esempio l’accesso alla salute, all’istruzione, al lavoro, a una vita il più possibile autonoma. Diritti sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ma spesso ancora disattesi.
2 dicembre 2022 | 14:38
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, 2022-12-02 16:30:00, Oltre 3 milioni gli italiani con gravi limitazioni, uno su tre vive solo, circa il 16% ha rinunciato nell’ultimo anno alle cure per motivi economici. Un’esistenza piena di ostacoli, tra scarsi servizi, barriere di ogni tipo, disuguaglianze sociali, Maria Giovanna Faiella