di Virginia PiccolilloGiorgia Meloni vorrebbe arrivare al Cdm di lunedì con la lista completa. Ma anche ieri discussioni sui nomi. Verso il veto per il candidato di Forza Italia alle Infrastrutture Mangialavori citato (mai indagato) in indagini di ‘ndrangheta per vicinanza a un clan Giorgia Meloni oggi presenterà, salvo colpi di scena, la sua squadra al completo. Ma il rush finale non è stato fra i più rilassanti e qualche novità potrebbe spuntare stamane prima del Consiglio dei ministri. Le discussioni non sono mancate anche alla vigila, segnate dall’auspicio della premier di far risalire verso il 50% la compagine femminile ora al 25. E incentrate, ieri, soprattutto sui nomi «inopportuni». Tra questi quello di Giuseppe Mangialavori, fedelissimo di Licia Ronzulli. Silvio Berlusconi, che si dice «deluso» dalla prima tornata di nomine, lo voleva ministro e ora preme perché sia sottosegretario alle Infrastrutture. Ma Meloni non vuole le polemiche che lo accompagnano. Relative al fatto che Mangialavori è citato (mai indagato) in due inchieste di ‘ndrangheta: secondo un pentito, alla sua elezione al Senato nel 2018 avrebbe contribuito anche il clan del boss Anello, padre di una sua dipendente. «Chiacchiere» secondo i calabresi di FI che rivendicano un posto da sottosegretario alla loro componente che ha fatto schizzare al 17 la percentuale di voti di FI. Per Berlusconi quel nome è ancora in lista. Per FdI no. Altre novità potrebbero riguardare il ministero degli Esteri dove non compare più Valentino Valentini, forse al Mise forse no. Fratelli d’Italia potrebbe schierare, come vice di Antonio Tajani, Edmondo Cirielli (mentre Giulio Terzi di Sant’Agata andrebbe a guidare la commissione Esteri in Senato). La guerra però è soprattutto sulle deleghe di alcuni ministeri. Come quello della Giustizia. Berlusconi vuole assicurarsi che a seguire la battaglia garantista e contro la legge Severino, anche in vista dell’esito del processo Ruby ter, ci sia come vice di Carlo Nordio Francesco Paolo Sisto, con ampia delega. Fratelli d’Italia invece vuole in quel ruolo Andrea Delmastro Delle Vedove. La Lega vorrebbe aggiungere Andrea Ostellari o Jacopo Morrone come sottosegretari. Al ministero dell’Interno, Matteo Salvini vuole come viceministro Nicola Molteni, FI reclama lo stesso incarico per Paolo Barelli e FdI per Wanda Ferro, che, in alternativa, è in corsa per la presidenza della Commissione Antimafia. Anche le commissioni sono servite per chiudere l’accordo. E già si è parlato di affidare la Giustizia, al Senato, a Giulia Bongiorno, anche se FdI vorrebbe Alberto Balboni (che concorre anche alla Affari costituzionali con il forzista Marcello Pera) e l’Agricoltura a Luca De Carlo. Per i sottosegretari alla presidenza del Consiglio confermata la delega ai servizi per Alfredo Mantovano. Quasi certe quelle all’editoria per Barachini, all’innovazione tecnologica per Alessio Butti e all’ attuazione del programma per Giovambattista Fazzolari. Al Mef viceministro di Giancarlo Giorgetti sarà Maurizio Leo (FdI), sottosegretari Federico Freni (che potrebbe anche andare Mise) e Maurizio Casasco (FI). Alla Difesa con Guido Crosetto quasi certa Isabella Rauti (FdI) — in tal caso capogruppo al Senato sarebbe Lucio Malan — e Matteo Perego. Alla Salute, con il ministro Orazio Schillaci, in arrivo Marcello Gemmato (FdI) e Andrea Mandelli (FI). Alle Infrastrutture Salvini vuole con sé Edoardo Rixi. FdI resiste. Viceministro di Gennaro Sangiuliano alla Cultura sarà Federico Mollicone (FdI), sottosegretaria Lucia Borgonzoni. Con Giuseppe Valditara all’Istruzione andrà Paola Frassinetti (FdI), per FI, forse, Valentina Aprea e il leghista Rossano Sasso. Al Lavoro, accanto a Elvira Calderone, la Lega vuole Claudio Durigon. Al ministero del Mare, con Nello Musumeci, dovrebbero andare Giuseppina Castiello (Lega) e Matilde Siracusano (FI). Con Gilberto Pichetto Fratin all’Ambiente, Vannia Gava (Lega). Al Mise Galeazzo Bignami (FdI). Spendibili per FdI i nomi di Augusta Montaruli e Carmela Bucalo. Per la Lega di Pasquale Pepe, Bitonci Centemero e Morelli. Per FI di Elvira Savino e Deborah Bergamini. Per i centristi di Giorgio Silli, Renzo Tondo, Michaela Biancofiore e Andrea Causin. 30 ottobre 2022 (modifica il 30 ottobre 2022 | 22:43) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-30 21:43:00, Giorgia Meloni vorrebbe arrivare al Cdm di lunedì con la lista completa. Ma anche ieri discussioni sui nomi. Verso il veto per il candidato di Forza Italia alle Infrastrutture Mangialavori citato (mai indagato) in indagini di ‘ndrangheta per vicinanza a un clan, Virginia Piccolillo