di Cesare ZapperiL’ex segretario lombardo scelto da Umberto Bossi per il suo Comitato del Nord: Non è possibile che in un movimento autonomista tutte le decisioni vengano prese dal centro» Dopo il clamore suscitato dalla creazione del suo «Comitato del Nord» Umberto Bossi rilancia: «Quello che sto facendo è in linea con ciò che ho fatto tutta la vita: far valere le ragioni del Nord. Ribadisco che “Comitato Nord” è un comitato interno alla Lega per Salvini premier». Per dare gambe al suo progetto il Senatùr si è affidato a due figure interne al partito: l’eurodeputato Angelo Ciocca e l’ex segretario lombardo della Lega Paolo Grimoldi. Tocca a quest’ultimo, leghista dal 1991 e già fondatore dei Giovani Padani, spiegare quali sono le intenzioni dei promotori del Comitato. Grimoldi, lei come è stato coinvolto nell’iniziativa? «Bossi ha cominciato a chiamarmi a metà agosto. Ci siamo sentiti molte volte e abbiamo condiviso la preoccupazione sulla deriva centralista che stava prendendo il partito. Poi stamattina (lunedì, ndr) Umberto mi ha chiamato a Gemonio e mi ha affidato il compito di gestire gli aspetti organizzativi». Dicono che lei è arrabbiato perché è stato fatto fuori. «Guardi, lasciamo perdere le chiacchiere. Dopo il pessimo risultato del 25 settembre o dicevo la mia o mi mettevo a scodinzolare in attesa di ricevere un incarico». E allora dica. «Semplice: non è possibile che in un movimento autonomista tutte le decisioni vengano prese dal centro. Vorrei capire perché i veneti non possano scegliersi il segretario e lo stesso dicasi per altri». I commissariamenti, compreso quello che l’ha colpita in Lombardia, non le sono andati giù, vero? «C’è un problema reale di rappresentanza democratica e di rappresentatività dei territori. Non è una banalità». Di chi è la responsabilità? «Dei vertici della Lega». Ma al di là degli incarichi, cosa ha fatto perdere tanti voti al partito? «Ma scusi, è normale che in campagna elettorale abbiamo parlato del ponte sullo Stretto di Messina e abbiamo trascurato la Pedemontana veneta? È accettabile che votiamo il reddito di cittadinanza e non diamo risposta ai pensionati del Nord? Io sono entrato nella Lega per ragioni diverse da quelle che ho sentito negli ultimi tempi». Volete cambiare il segretario? «Dovete chiederlo a Molinari, a Romeo, ai governatori. Non so se anche loro sono davvero soddisfatti e se non hanno richieste di cambiamento. Di certo, se andiamo avanti così presto la Lega arriverà al 4 per cento». Ma Salvini non pare intenzionato a cambiare idea. «Salvini la cambierà. La Lega non è “un uomo solo al comando”. È un comunità che discute e si confronta. E sa correggere i suoi errori». Cosa chiedete, allora? «Anzitutto, che si tenga subito il congresso in Lombardia. E poi che si torni a discutere e a confrontarsi per recuperare le ragioni per cui la Lega è stata fondata: difendere le ragioni del Nord. Se non ci ricordiamo da dove veniamo non c’è futuro». 4 ottobre 2022 (modifica il 4 ottobre 2022 | 08:19) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-04 06:19:00, L’ex segretario lombardo scelto da Umberto Bossi per il suo Comitato del Nord: Non è possibile che in un movimento autonomista tutte le decisioni vengano prese dal centro», Cesare Zapperi