Holten: «Boris Godunov»?Un messaggio più che attuale

di Pierluigi Panza

Il regista dell’opera ha inaugurato con successo la stagione del Teatro: Mi sono divertito a lavorare con tutti alla Scala,e sono molto orgoglioso del modo in cui abbiamo svolto quest’opera speciale e insolita.

Kasper Holten, ieri stata applaudita anche la regia, come ha lavorato alla Scala?

Ho collaborato con Dominique Meyer alla Wiener Staatsoper nel 2014 e quando mi ha invitato a fare Boris Godunov insieme a Chailly ovviamente ero molto emozionato e ho detto subito di s. Mi sono divertito a lavorare con tutti alla Scala, il coro, il cast e sono molto orgoglioso del modo in cui abbiamo svolto quest’opera speciale e insolita.

Cosa pensa delle polemiche sul Boris Godunov perch un’opera russa?

Sono, come tanti, sconvolto e scioccato dall’invasione della Russia e da tutte le sofferenze che sta causando. Penso, ovviamente, che dovremmo evitare collaborazioni con lo Stato e con le istituzioni russe. Ma Boris stato scelto prima della guerra e cancellare un’opera critica nei confronti di uomini che cercano cinicamente il potere sarebbe decisamente controproducente. Il mondo ha bisogno di pi arte, non di meno, e il messaggio di Boris pi attuale che mai. Penso che chiunque abbia visto la produzione scoprir che la nostra attenzione rivolta alle vittime innocenti — non da ultimo i bambini — di cinici leader politici, e abbiamo anche un riferimento diretto alla violenza che si commette in Ucraina gi dal manifesto della produzione.

In Italia c’ chi chiede pi attenzione per la tradizione italiana, anche nella gestione, cosa ne pensa?

Credo che il linguaggio dell’arte possa aiutarci a superare le differenze, a essere connessi al di l dei confini e delle diversit. Penso che il mondo sia arricchito da artisti che vanno oltre i confini e le tradizioni nazionali. Il patrimonio culturale italiano sorprendente ricco, e va ovviamente celebrato, sia in Italia che in tutti gli altri Paesi — e viceversa.

Il successo in tv cambia il modo di dirigere l’opera?

L’opera un medium speciale e penso che ci si debba concentrare sui punti di forza di questa forma d’arte, invece di imitarne altre. L’opera il luogo in cui tutte le forme d’arte si uniscono, in un’esibizione dal vivo, e ci offre un linguaggio unico per esprimere qualcosa sull’anima umana.

Ha scelto di tenere in scena il fantasma il figlio di uno zar e usato la calligrafia con rimandi un po’ a William Kentridge: quali differenze con i Boris di Tarkovsky e Lyubimov?

In realt mi sono ispirato a Shakespeare, poich Puskin voleva scrivere questa commedia come esercizio per fare “lo stile di Shakespeare”. Boris un uomo in cerca di potere, come un Macbeth, un Riccardo Terzo. E proprio come Shakespeare usa l’idea di fantasmi e visioni — del passato e del futuro — come dispositivo psicologico, l’ho fatto anch’io con il fantasma: il bambino che Boris aveva ucciso per ottenere il trono continua a perseguitarlo. La calligrafia nella produzione ispirata alla scrittura dei diari di Puskin pi che a Kentridge, che un artista straordinario. Non mio compito confrontare il mio lavoro con quello di altri registi.

Quale dev’essere il rapporto tra rispetto del libretto e libert inventiva?

Finch quello che fai profondamente onesto e deriva dallo studio della partitura e del testo, allora penso che tutto sia possibile. Ma se quello che faccio rilevante e di talento spetta ad altri deciderlo.

8 dicembre 2022 (modifica il 8 dicembre 2022 | 20:54)

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, 2022-12-08 19:56:00, Il regista dell’opera ha inaugurato con successo la stagione del Teatro: «Mi sono divertito a lavorare con tutti alla Scala,e sono molto orgoglioso del modo in cui abbiamo svolto quest’opera speciale e insolita»., Pierluigi Panza

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