I Siluri battono Cambridge in una sfida speciale: il rugby diventa solidale

di Giorgio Terruzzi

A Genova un incontro tra la squadra ligure e il team universitario. Una serata dedicata alla raccolta fondi per Giorgio Germano, il giovanissimo «ex rugger» del Rugby Recco

Sono arrivati a Genova in 22. Una intera squadra. Cambridge University. Data di fondazione: 1872. Da allora, ogni anno, salvo guerre o pandemie, sfida Oxford, l’altra metà del firmamento universitario britannico. Varsity Match, un mito del rugby: 140 incontri, 64 vittorie contro 62, 14 pareggi. L’erba di Twickenham come le acque del Tamigi, dove Cambridge e Oxford si confrontano, anno dopo anno, a colpi di remo. Canottaggio. Per convincere i ragazzi di Cambridge a prendere un aereo destinazione Liguria, è bastata una lettera. Poche parole per una reazione entusiastica e immediata. Il rugby, del resto è così: se c’è bisogno, eccomi, cosa vuoi che sia?

L’idea di scrivere quella lettera è venuta in mente a un manipolo di vecchi giocatori. Tutti liguri, appassionati e legati da antica amicizia. Autobattezzati «Siluri», in omaggio a un pesce grosso come un pilone di mischia, cosa importa se sguazza in acque dolci. Il nome indica una squadra a inviti per disputare tornei a 7, semplificazione rugbistica divertente e velocizzata. I Siluri erano insieme a Cardiff, in Galles, lo scorso anno, nel giorno della clamorosa vittoria azzurra, Torneo 6 Nazioni. Durante il terzo tempo, vuoi l’allegria, vuoi le pinte di birra, si sono detti, perché no? Perché non organizzare una partita speciale, alla vigilia di Italia-Sudafrica, in programma a Genova il 19 novembre 2022? Con l’intento di dare una mano all’«Associazione Iron Giò» fondata dalla famiglia di Giorgio Germano, giovane giocatore del Rugby Recco. Una malattia congenita, una via crucis chirurgica, amputazione della gamba destra, necessità di protesi.

E già che ci siamo, dedicare la serata a Marco Bollesan, leggendario rugbista genovese, un simbolo della storia azzurra, scomparso nell’aprile 2021. Due tempi, 80 minuti indimenticabili. Più il terzo, che a pensarci è il più importante di tutti. Durata ben più ampia, gambe sotto il tavolo. Marco Rivaro, ex atleta della Nazionale, unico italiano ad aver giocato nella squadra della prestigiosa università inglese, leader dei Siluri, ha calciato la palla. «Cari amici di Cambridge, ci aiutate a realizzare un sogno?».

E siccome la palla è ovale, i rimbalzi sono sorprendenti. Invito accettato. Incontro fissato il 18 novembre, alla vigilia del match Italia-Sudafrica, Stadio Carlini-Bollesan di Genova. Il secondo e il terzo rimbalzo li hanno raccolti il sindaco della città, Marco Bucci, e la Federazione Italiana Rugby che ha trasformato in Siluri per un giorno molti giovani dell’Italia Under 20. Anche perché va bene tutto ma si tratterebbe di fare bella figura contro gente che gioca alla grande. Basta leggere l’elenco, lunghissimo, dei giocatori di livello internazionale che, con la maglia bianca e azzurra di Cambridge, si sono fatti onore. In campo si butta anche un pool di sponsor. È fatta. Volo fissato dall’Inghilterra, Rugby Recco, Cus Genova e Rugby Vespe Cogoleto le società sportive coinvolte per ospitare gli allenamenti prepartita delle due squadre. Poi, dopo il match, dopo la cena, di nuovo insieme ad assistere all’incontro Italia-Sudafrica del sabato. In certi casi, tipo questo, conta davvero e soltanto partecipare.

Sì, ma qui il risultato comporta vanto e aneddoti da diffondere per una vita. Siluri-Cambridge: 59-31. Vittoria. Cercata anche se inattesa. Otto mete contro cinque. Davanti a una tribuna colma di appassionati e di emozioni. Scontate, del resto, dato il senso dell’incontro, le dediche, le finalità. Se poi, come inno dei Siluri, scegli «Ma se ghe pensu», beh tutto va di conseguenza. Insomma, obiettivi raggiunti. Mica facile, mica detto. O forse, come previsto. Perché se sei un rugbista non lasci indietro nessuno. Figuriamoci se si tratta di un ragazzo che giocava al tuo fianco, inciampato in un nodo del destino. Alé, dunque. Che poi, comunque vada, si mangia, si beve, si canta. In compagnia, visto che il linguaggio è uno solo. Un po’ sghembo, come ogni rimbalzo della palla ovale.

28 novembre 2022 (modifica il 30 novembre 2022 | 15:21)

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, 2022-11-30 14:22:00, A Genova un incontro tra la squadra ligure e il team universitario. Una serata dedicata alla raccolta fondi per Giorgio Germano, il giovanissimo «ex rugger» del Rugby Recco, Giorgio Terruzzi

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