I vigili del fuoco italiani salvano due ragazzi dopo il terremoto: Li sentiamo, scavate qui sotto

di Fulvio Fiano

Il nostro personale e la drammatica corsa contro il tempo tra le macerie: Costretti a scegliere chi aiutare. Non si hanno notizie di una famiglia di nostri sei connazionali

Dal nostro inviato
ADANA — La segnalazione di un gruppo di abitanti del posto, una delle tante, tantissime che arrivano in continuazione in queste ore, a volte alimentate pi dalla speranza che rette su possibilit concrete di arrivare a un salvataggio: Venite — spiegano gesticolando — sentiamo delle voci sotto le macerie, dicono ai vigili del fuoco che dall’altra notte stanno esaminando uno a uno i palazzi crollati (quasi tutti) attorno a piazza Cumhuriyet, che affaccia sul fiume Oronte e dove sboccano tutte le grandi arterie del centro di Antiochia (o Hatay).

L’area viene circoscritta a quello che resta di una palazzina di quattro piani e l, in effetti, viene individuato senza bisogno del fiuto dei cani un superstite del terremoto di tre giorni prima. La situazione particolarmente critica, perch seppure il tono della voce sia rassicurante sul suo stato di salute, la persona da soccorrere si trova in una nicchia formatasi sotto tre solai. La prima parte dell’intervento serve a creare un varco per raggiungerlo ma una volta arrivati a lui, un ragazzo di 23 anni, si scopre che ha una gamba bloccata da un termosifone, a sua volta schiacciato da una parete.

Serve la massima cautela nel maneggiare divaricatori, flex per cemento armato e gli altri attrezzi in dotazione per estrarlo. Con la complicazione ulteriore delle scosse che impongono degli stop e spesso modificano lo scenario dell’intervento. Il ragazzo ormai stremato, comincia a perdere la calma ma la comunicazione impossibile perch parla solo turco. Vengono allora fatti avvicinare in sicurezza alcuni suoi parenti che lo rassicurano, pur non potendo tradurre le indicazioni dei vigili. Sono passate nove ore quando il suo sorriso appare infine dai calcinacci. Intanto, un altro salvataggio in corso da parte delle altre due squadre in cui diviso il contingente italiano (ieri si sono aggiunti altri 10 uomini, portando il totale a 60), senza possibilit di alternarsi.

Un palazzo poco pi in l, anche in questo caso con una voce ben udibile da sotto le macerie. Le condizioni di lavoro sono simili, l’estrazione meno complessa. Si tratta di un uomo di 26 anni che ancora abbraccia sua figlia di tre. Per la bambina purtroppo non c’ niente da fare e lui in barella non riesce a darsi pace. Arrivano altre segnalazioni. Stavolta per una donna di 65 anni e un ragazzo di 16. Dopo una prima ispezione, per non correre il rischio che passi troppo tempo, i vigili affidano la donna ai colleghi degli altri contingenti che hanno il capo base di fianco a quello italiano gestito dalla Protezione civile nell’area dello stadio (norvegesi, kosovari, cinesi, inglesi). Per il ragazzo, invece, rimasto chiuso in un sottoscala, basta assistere i volontari locali. La situazione drammatica, gli spostamenti difficili, il freddo e la lingua non aiutano, spiega Luca Cari, portavoce dei vigili del fuoco.

Sono scene disperate: le persone si inginocchiano, piangono e ci implorano di intervenire ma siamo costretti a dover scegliere di muoverci solo su speranze concrete, dice all’Ansa, Simome Pacchi, uno degli infermieri sul posto. Ai soccorritori italiani arrivano l’incoraggiamento e i ringraziamenti anche di Giorgia Meloni. Tra i dispersi in citt, rivela il ministro degli Esteri Antonio Tajani, c’ anche una famiglia italiana di origine siriana, tre adulti e tre minori. Poche ore di riposo e nella notte si ricomincia a scavare.

9 febbraio 2023 (modifica il 9 febbraio 2023 | 00:29)

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