Il 16enne che lascia la scuola: “In classe mi annoiavo, volevo imparare a fare soldi”

Oltre 70mila studenti a rischio dispersione scolastica. L’allarme, lanciato da La Repubblica, è degno di attenzione. Sempre sul quotidiano nazionale c’è spazio per le considerazioni di uno studente 16enne, Mirko.

Lo scorso settembre non si è iscritto a nessuna classe di prima superiore: “Andavo male già a undici anni, la prima media. Non mi trovavo con gli insegnanti, neppure con i miei compagni. Non studiavo e accumulavo “4”. Il primo quadrimestre è stato tutto insufficiente. La scuola ha organizzato la Didattica a distanza. All’inizio partecipavo, ma ho perso presto la voglia. Non accendevo il computer e restavo a dormire”.

E ancora: “Con la scuola italiana ho chiuso, ci metto una pietra sopra. In classe non sono mai stato in grado di darmi da fare, ho sempre e solo fatto casino”.

Poi aggiunge: “Vorrei dire che la scuola ti insegna tanto, ma non ti dà tutto quello che ti serve per la tua vita. Non ti spiega come fare i soldi”.

Numeri alti di dispersione scolastica

Come segnalano Istat e Censis, l’Italia ha un triste primato con la dispersione scolastica: i giovani 18-24enni usciti precocemente dal sistema di istruzione e formazione sono il 12,7% a livello nazionale e il 16,6% nelle regioni del Sud, contro una media europea di dispersione scolastica che si ferma al 9,7%.

, 2022-12-20 07:54:00, Oltre 70mila studenti a rischio dispersione scolastica. L’allarme, lanciato da La Repubblica, è degno di attenzione. Sempre sul quotidiano nazionale c’è spazio per le considerazioni di uno studente 16enne, Mirko.
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