Il Comitato Organico Ata ex Covid: Si è investito tanto nellistruzione, perché siamo stati dimenticati dalla politica?

“Si è investito molto nello sviluppo e nell’innovazione della scuola, con l’assunzione di nuovi insegnanti e staff. Tuttavia, la questione dei collaboratori scolastici è stata trascurata, nonostante siano una componente vitale del sistema educativo”. Inizia così una nota Comitato Organico ATA ex Covid.

Il Direttivo è intervenuto per difendere i diritti dei collaboratori scolastici ex-Covid. Questi professionisti sono stati arruolati per gestire l’emergenza Covid nelle scuole in base al Decreto Rilancio 34/2020, ma sono stati dimenticati dalla politica.

Essi hanno affrontato la carenza di personale dovuta ai tagli precedenti, lavorando in prima linea durante l’emergenza, pur avendo la possibilità di contrarre il virus ogni giorno. A differenza di altre figure professionali, come gli assistenti amministrativi e tecnici, che hanno avuto la possibilità di lavorare in smart working, i collaboratori scolastici erano obbligati a essere presenti fisicamente.

I collaboratori scolastici ex-Covid hanno lavorato duramente per garantire la sicurezza dei plessi scolastici, nonostante l’esposizione a un rischio biologico elevato. Hanno dovuto affrontare la mancanza di dispositivi di sicurezza adeguati, il contatto con materiale contagioso e la sorveglianza di bambini potenzialmente infetti.

Durante il lockdown, i collaboratori scolastici ex-Covid sono stati obbligati a lavorare in presenza poiché le loro mansioni non potevano essere svolte in smart working. Hanno eseguito la pulizia e la sanificazione di tutti gli spazi scolastici, nonostante questi compiti dovessero essere svolti da ditte specializzate.

Con l’arrivo dell’anno scolastico 2022/23 e il calo dei casi di Covid, le scuole si sono trovate in una situazione di difficoltà. Nonostante il miglioramento della situazione epidemiologica, la mancanza di personale ha portato le istituzioni scolastiche sull’orlo del collasso.

I collaboratori scolastici ex-Covid, entrati nelle scuole come precari, sono usciti nelle stesse condizioni. In loro assenza, è venuta a mancare la tutela e la sicurezza dei minori. Gli incidenti recenti evidenziano l’importanza di questo personale per le scuole.

Il Direttivo del Comitato personale ATA ex-Covid chiede quindi un riconoscimento adeguato per i collaboratori scolastici ex-Covid, sottolineando la loro necessità e urgenza nelle scuole. Auspica un piano di assunzione per queste figure e si affida alle istituzioni per mettere fine a questa discriminazione.

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